Contenuto
Il Farnese Festival vuole essere, in un connubio esclusivo, l’unica rassegna musicale al mondo dei secoli XVII e XVIII ospitata all’interno di un edificio monumentale coevo, il Teatro Farnese, fatto costruire dal duca Ranuccio tra il 1617 e 1618 al cuore dell’odierno Complesso Monumentale della Pilotta. Non soltanto sala barocca senza eguali, il Farnese, con le sue scene mobili e le sue serliane che anticipano i palchetti delle sale “all’italiana”, è anche considerato dagli esperti il primo teatro moderno della storia occidentale.
La rassegna, curata dal direttore artistico Fabio Biondi e ideata dal direttore del Complesso monumentale della Pilotta, Simone Verde, è un’iniziativa, già in questa prima edizione, dalle ambizioni internazionali e resa possibile dai fondi della Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura e dalla sinergia istituzionale con numerosi soggetti della città che la ospita. Tra questi, spicca la collaborazione con il Comune di Parma, il contributo finanziario della Fondazione Monteparma e il supporto tecnico della Fondazione Arturo Toscanini.
Indispensabile, ovviamente, il supporto di importantissimi soggetti artistici e scientifici del settore con cui sono stati sottoscritti protocolli d’intesa: l’ensemble Europa Galante, innanzitutto, diretta dallo stesso Maestro Biondi e riconosciuta come una delle migliori al mondo per l’estro, la meticolosa cura nell’interpretazione del repertorio barocco, che eseguirà tre concerti; Concerto Italiano, fondato da Rinaldo Alessandrini, sodalizio vocale-strumentale specializzato nell’esecuzione di musiche madrigalistiche e barocche, ambasciatore nel mondo di tre figure tutelari della musica antica in Italia quali Monteverdi, Bach e Vivaldi; l’ensemble vocale e strumentale LaBarocca di Milano, una delle realtà italiane di maggior qualità a livello internazionale, specializzata nella prassi esecutiva del periodo barocco per esplorarne i capolavori e portarne alla luce rarità dimenticate e la Filarmonica Arturo Toscanini, orchestra sinfonica italiana tra le più affermate nel panorama concertistico internazionale, la cui programmazione è caratterizzata da una straordinaria duttilità – dal Settecento alla musica d’oggi – guidata dal suo Direttore principale Enrico Onofri, interprete italiano di riferimento per il repertorio antico e barocco.
Farnese Festival si concluderà il 19 giugno, con un concerto promosso dalla Fondazione Arturo Toscanini che prevede l’esibizione del Quartetto Vanvitelli, un ensemble italiano specializzato nel repertorio cameristico della prima metà del Settecento.
“Con il Farnese Festival all’interno di uno dei più straordinari teatri al mondo – afferma Fabio Biondi, direttore artistico del Festival – si rende giustizia a un repertorio legato alla ricca vita musicale della città di Parma che, fra il 600 e 700, ospitò tra i più insigni Maestri dell’epoca: figure come Monteverdi, Farinelli, Carestini, Giacomelli, Mozart per citarne solo alcuni, oltre alla cappella ducale, una delle più ammirate orchestre d’Europa. Con una sede così prestigiosa, una città così unica e un territorio così ricco possiamo solo augurarci che questa edizione sia l’inizio di una nuova, fortunata stagione musicale.”
“La primavera di Parma capitale dell’arte, dell’architettura e della musica – afferma Simone Verde, direttore del Complesso Monumentale della Pilotta – si arricchisce di un nuovo e importante appuntamento: il Farnese Festival. Una iniziativa che testimonia la vivacità del progetto sviluppato dal Complesso Monumentale della Pilotta, finalizzato al rinnovamento della struttura, al riallestimento delle sue collezioni e alla creazione di un centro culturale di respiro internazionale, che è stato premiato da un largo consenso di pubblico”.
“La prima edizione di Farnese Festival – prosegue Simone Verde che lavora da ben sei anni alla realizzazione di questo progetto – s’inserisce proprio in questa direzione, ospitando, sulla spettacolare quinta del Teatro Farnese i più prestigiosi specialisti di musica antica d’Italia, che si alterneranno nell’esibizione di un repertorio che copre un vasto arco cronologico che dal XVII secolo giunge fino al XVIII. Dopo tanti anni di lavoro è un sogno che si avvera, uno di quelli con cui insediai la nuova direzione sei anni fa”.
La varietà e la ricchezza delle proposte artistiche del Farnese Festival comprendono un ampio repertorio concertistico costituito da numerosi musicisti che gravitavano attorno alla corte dei Farnese, grandi mecenati. Il cartellone è arricchito da spettacoli, proiezioni e installazioni digitali site-specific che costituiscono un’offerta culturale di rilievo per un pubblico colto e appassionato, ma in grado di coinvolgere e richiamare anche una platea più vasta ed eterogenea, non specificatamente esperta.
Con questa iniziativa Parma con il suo territorio si conferma come una delle capitali italiane della musica, luogo di elezione di Giuseppe Verdi, Arturo Toscanini, Niccolò Paganini, città che ospita il Teatro Regio, uno dei punti di riferimento del teatro d’opera ottocentesco, e la Filarmonica Arturo Toscanini, orchestra sinfonica della Regione Emilia-Romagna protagonista di un’intensa attività sinfonica in Italia e all’estero.
Il programma del Farnese Festival è introdotto da una preziosa anteprima venerdì 19 maggio 2023 alle ore 20.30, con la Filarmonica Arturo Toscanini, diretta da Enrico Onofri. Il concerto propone la Suite in mi minore per due oboi, fagotto, archi e cembalo di Fortunato Chelleri, la Sinfonia n. 12 in sol minore per archi di Felix Mendelssohn-Bartholdy, la Fuga (Ricercata) a sei voci di Anton Webern e la Sinfonia n. 41 in do maggiore K 551 Jupiter di Wolfgang Amadeus Mozart.
Il Farnese Festival s’inaugura invece martedì 6 giugno alle 20.30 con Europa Galante e Fabio Biondi (violino e direttore) impegnati in un programma ricco di proposte che, partendo da uno dei protagonisti della vita musicale italiana della prima metà del ‘600, qual è Girolamo Frescobaldi, si conclude con uno dei capolavori di Claudio Monteverdi, musicista che nel 1619 inaugurò il teatro Farnese. Andrà quindi in scena Il Combattimento di Tancredi e Clorinda accompagnato da Dario Castello e Giovanni Legrenzi sempre esponenti della scuola musicale veneziana. L’orchestra Europa Galante ritorna mercoledì 7 giugno, alle 20.30, interpretando brani di Luigi Boccherini e ancora giovedì 8 giugno, alle 20.30, con Invenzioni e Stravaganze, il 600 musicale italiano all’epoca del Teatro Farnese.
Sabato 10 giugno, alle 20.30, il Teatro Farnese ospita l’orchestra LaBarocca di Milano, diretta da Ruben Jais, che presenta Scipione in Cartagine, opera seria in tre atti del compositore parmigiano Geminiano Giacomelli, su libretto di Carlo Innocenzo Frugoni, dedicata a Enrichetta d’Este, rappresentato per la prima volta nella primavera del 1730 all’antico Teatro Ducale di Parma.
Il Festival prosegue sabato 17 giugno, alle 20.30, con Come veggiamo usarsi ne’ madrigali moderni, un repertorio di madrigali di Claudio Monteverdi, Giovanni Battista Fontana, Marco Uccellini, interpretati da Concerto italiano, diretto da Rinaldo Alessandrini.
Il Farnese Festival si chiuderà lunedì 19 giugno con la presenza del mezzosoprano Giuseppina Bridelli e l’esibizione del Quartetto Vanvitelli. Costituito nel 2017, il Quartetto conduce il pubblico alla scoperta di un repertorio legato ai compositori bresciani del ‘600 riuniti sotto l’Accademia degli Erranti, accademia culturale fondata a Brescia nel 1619. Il concerto presenta la relazione tra i compositori bresciani e i colleghi veneziani di Claudio Monteverdi con i quali lavorò durante il suo ultimo periodo di grande fervore artistico.
Anche il logo della rassegna, realizzato dall’agenzia pubblicitaria Area Italia in sinergia con l’equipe scientifica del Complesso monumentale della Pilotta, sottolinea ulteriormente il rapporto strettissimo tra il Festival e il Teatro Farnese, evidenziando l’unicità di questo progetto musicale.
Con il Festival verrà dunque celebrato il Teatro Farnese, e verrà quindi svelato al pubblico uno spettacolare videomapping prodotto da Kaos Produzioni di Stefano Gargiulo grazie al quale sarà possibile ammirare l’Arcoscenico della sala seicentesca in tutto il suo cromatico, originario splendore assieme a una mirabolante animazione finalizzata a far rivivere lo spirito dell’artificio divino del Seicento.
A cura di
Questa pagina è gestita da
Persone
Ultimo aggiornamento: 18-05-2023, 15:57