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All’Università di Parma prendono il via le lezioni della Cattedra Franco Maria Ricci: con cadenza annuale nomi illustri della cultura contemporanea terranno conferenze e incontri nel nome del grande editore e designer. Un’iniziativa nata dalla sinergia fra l’Ateneo (Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali), il Comune di Parma (Assessorato alla Cultura) e la Fondazione Franco Maria Ricci.

Oggi la presentazione al ParmaUniverCity Info Point, con gli interventi del Rettore Paolo Andrei, della Presidente della Fondazione Laura Casalis Ricci, della Consigliera Gabriella Corsaro in rappresentanza del Comune di Parma e del Direttore del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali Diego Saglia.

Il progetto, triennale, prevede l’organizzazione annuale di un ciclo di lezioni attraverso l’invito di studiose, studiosi, artiste e artisti collegati, nel senso più ampio, agli ambiti culturali approfonditi da Franco Maria Ricci nella sua lunga carriera di editore, grafico e collezionista.

L’idea che anima la “Cattedra” è quella di costruire opportunità di approfondimento letterario, artistico, storico, ovvero culturale in senso lato, per studiose e studiosi, studentesse e studenti, ma anche per tutte le persone interessate. In questo modo Ateneo, Comune e Fondazione intendono fissare un appuntamento annuale incentrato sul mondo del sapere umanistico e delle arti, e sulla loro valenza per la società in cui viviamo; e, contemporaneamente, mantenere vitale e feconda nell’oggi la presenza di Franco Maria Ricci, figura di altissimo prestigio artistico internazionale cui il Comune di Parma ha tra l’altro dedicato un’importante mostra nell’autunno 2021, a circa un anno dalla scomparsa, all’interno delle attività di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21.

La selezione di relatrici e relatori e dei temi da trattare nelle lezioni della “Cattedra”, di cui è prevista la pubblicazione, sarà a cura di un Comitato scientifico ad hoc. Il progetto prevede inoltre la possibilità di organizzare incontri o eventi collegati, anch’essi aperti alla cittadinanza, e di favorire la collaborazione (anche sotto forma di tirocinio o stage) con studentesse o studenti Unipr le cui ricerche siano coerenti con le finalità e gli ambiti d’azione e d’interesse della Fondazione.

L’ospite di quest’anno è Pedro Manuel Cátedra, docente dell’Università di Salamanca, studioso di letteratura spagnola medievale e di storia del libro, che il 12 ottobre alle 17 nella Sede centrale dell’Università di Parma (Aula dei Filosofi) terrà la lectio L’autorità di Bodoni. Un tema assolutamente vicino a Franco Maria Ricci, che in tutta la sua carriera ha coltivato con profonda dedizione il legame strettissimo con Bodoni e con la sua eredità culturale.

L’appuntamento è aperto a tutte le persone interessate.

Sul sito dell’Università di Parma www.unipr.it è prevista la diretta streaming della lectio, che resterà poi fruibile sui canali di Università, Comune e Fondazione.

La lectio affronterà un argomento poco studiato, quello di Bodoni scrittore, sulla scorta di esempi tratti da fonti specifiche, tra cui l’epistolario del tipografo e due tipi di paratesto che firmava nei libri che stampava, ossia la dedica e la prefazione. Scopo di questa esplorazione sarà mostrare che, sebbene la maggior parte degli inserti da lui firmati siano riconducibili a suoi collaboratori (uomini della “Republica delle Lettere” settecentesca), in alcuni di questi interventi, soprattutto nei prologhi o negli avvisi ai lettori, sono esplicitate le basi dei principi estetici che, a loro volta, delineano la figura intellettuale e la conseguente autorità di Bodoni ben oltre la sua primordiale condizione di tipografo o editore.

La lectio, che prende le mosse dal rapporto di amicizia del prof. Cátedra con Franco Maria Ricci e Laura Casalis Ricci, nasce dalle approfondite ricerche dello studioso nella sede della Fondazione, dove si trova la collezione bodoniana Franco Maria Ricci, e dal lavoro di preparazione del catalogo della collezione stessa, attualmente in corso di stampa, condotto in collaborazione con Daniela Moschini.

Oltre alla lectio del 12 ottobre, in date che saranno comunicate più avanti sul sito di Ateneo il prof. Cátedra terrà due lezioni, sempre su temi legati alla storia del libro e dell’edizione, rivolte a studentesse e studenti dei corsi di studio del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali ma anch’esse aperte a tutte le persone interessate.

Pedro Manuel Cátedra è docente dell’Università di Salamanca, studioso di letteratura spagnola medievale e di storia del libro, critico letterario, direttore dell’Instituto Universitario de Estudios Medievales y Renacentistas (IEMYR), membro straniero della British Academy e della Academia de Ciências di Lisbona e membro corrispondente de la Reial Acadèmia de Bones Lletres di Barcelona. Recentemente è stato eletto membro di numero della Real Academia Española. Tra i suoi interessi di ricerca, nell’ambito della storia del libro e della lettura, spiccano quelli relativi al diciottesimo secolo e alle relazioni italo-spagnole, e in particolare gli studi su Giambattista Bodoni e sull’impatto transnazionale della sua produzione.

Riflessioni sul significato della “Cattedra”

Laura Casalis Ricci – Presidente FMR

L’amore per i libri è un sentimento che in certi casi va oltre il puro possesso, oltre il piacere della lettura e oltre la conoscenza. Infatti, vi sono persone che per i libri vivono, che dai libri derivano il senso della propria finalità sulla terra. Sono chiamati bibliofili e costituiscono una categoria di accaniti cultori, quasi una congrega religiosa. Umberto Eco, nel Nome della Rosa ne ha tracciato un insuperabile profilo. Da un lato lo scettico Guglielmo da Baskerville dall’altro Jorge da Burgos, il custode dei segreti librari.
Il debito della civiltà moderna nei confronti dei bibliofili è impagabile. Al di là dei cultori dei libri e degli autori che ne hanno scritto, esistono coloro che i libri li hanno fatti e hanno insegnato a farli, coloro, cioè, che hanno inteso i libri come prodotti dell’immaginazione, del gusto e della tecnica. Parlo di Bodoni naturalmente: Bodoni l’umanista e l’artefice, il tipografo e l’inventore, quel maestro geniale che ha riscoperto il rapporto fra la forma e il contenuto, traducendolo sulla carta stampata a maniera di teorema euclideo.
Franco Maria Ricci, a cui è intitolata questa cattedra, di Bodoni è stato discepolo ideale e delle edizioni bodoniane collezionista fra i più importanti del mondo. Ricci e Bodoni: entrambi “da Parma”, entrambi eredi, pur con le dovute differenze, di una temperie culturale – quella parmigiana – fra le più feraci d’Europa. Desidero sottolineare come Ricci abbia raggiunto l’eccellenza editoriale seguendo l’esempio bodoniano e aggiungere essendogli stata accanto e avendo collaborato ai suoi progetti per decenni, che l’insegnamento è valido quando viene trasceso, quando cioè l’allievo diviene maestro di se stesso. La chiarezza di Bodoni ha permesso a Ricci d’imparare a scoprire.
Il senso di questa cattedra che rende omaggio a Bodoni e a Ricci risiede nell’insegnamento che sarà in grado di impartire sulla base del loro esempio. Un esempio molto semplice: i veri maestri additano il cammino della libertà.

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Ultimo aggiornamento: 21-09-2023, 12:58