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Apre l’8 novembre al San Paolo l’installazione “Panta Rei. Lungo la rotta balcanica”, un’iniziativa per riportare al centro anche del dibattito locale il tema della rotta balcanica e delle traiettorie dei migranti che la percorrono in cerca di protezione.

Un modo per provare a capire non solo le difficoltà reali di chi attraversa la rotta balcanica per arrivare in Italia ma capire anche cosa succede durante quel viaggio, quali i rischi enormi che i migranti affrontano ma anche gli stati d’animo e le motivazioni che spingono a rischiare la propria vita.

Il percorso, curato da Anna Clementi e Diego Saccora, sarà inaugurato mercoledì 8 novembre alle 17.30 nella sala delle Colonne nel Complesso di San Paolo (vicolo delle Asse 5), in presenza dei curatori, di Daria Jacopozzi, Assessora alla Partecipazione, Associazionismo, Quartieri del Comune di Parma che ha patrocinato l’evento, e di Chiara Marchetti dell’associazione CIAC, promotrice dell’iniziativa dell’ambito del progetto del Sistema di Accoglienza e Integrazione “Una città per l’asilo”. La mostra sarà visitabile dall’8 novembre fino a domenica 12, negli orari 9-13 e 16-19.

È possibile prenotare (negli stessi orari) una visita dell’installazione guidata dai curatori e rivolta a classi scolastiche e gruppi, scrivendo a associazione@ciaconlus.org.

Correlato all’installazione, sempre al Complesso di San Paolo, nella sala Cecilia, sabato 11 mattina, dalle 10 alle 12.30, si terrà l’incontro di approfondimento aperto al pubblico “Dai Balcani a Parma: in cerca di protezione e riconoscimento”. Interverranno Daria Jacopozzi, Assessora alla Partecipazione, Associazionismo, Quartieri del Comune di Parma, Anna Clementi e Diego Saccora dell’associazione Lungo la rotta balcanica, Opher Thomson, scrittore e videomaker dell’Università di Parma, Cecilia Marazzi, operatrice legale dell’associazione CIAC, e alcuni rifugiati ora residenti a Parma che hanno percorso la rotta balcanica.

La mostra

L’installazione “Panta Rei” è il frutto di diversi anni d'esperienza dell’associazione Lungo la rotta balcanica come operatori del sociale, ricercatori e operatori umanitari tra Siria, Palestina, Italia, Grecia e Bosnia e di viaggi in Serbia, Croazia, Slovenia, Ungheria e Albania, sempre accanto alle persone in movimento, per cercare di approfondire la loro provenienza, le tappe fisiche e psicologiche del viaggio e i piccoli rituali della quotidianità, sullo sfondo di uno scenario geo-politico sempre cangiante. L'installazione, attraverso l'uso di oggetti, foto, storie, suoni e video, racconta i diversi aspetti del viaggio che le persone sono costrette a intraprendere per raggiungere l'Europa. Si tratta di una vera e propria esperienza sensoriale per addentrarsi dentro la rotta balcanica.

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Ultimo aggiornamento: 03-11-2023, 13:58