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Otto anni fa, il 25 gennaio del 2016 Giulio Regeni ha scritto il suo ultimo messaggio alla famiglia, prima di sparire nel nulla. Come sappiamo, dopo il suo sequestro, il corpo di Giulio è stato ritrovato con indicibili segni di tortura.
Oggi il popolo giallo, i sostenitori della richiesta di Verità e Giustizia per il caso Regeni raccolgono da tutta Italia, con l’hastag #Giuliosiamonoi i contributi dalle città, dalle persone e dalle istituzioni nel nome di Giulio.
Anche Parma è in mezzo a loro: il Municipio e i licei hanno affisso, da anni, lo stendardo per Regeni.
In mattinata insieme al Vice Sindaco e Assessore alla Cultura Lorenzo Lavagetto gli studenti del Liceo Linguistico e Classico Romagnosi accompagnati dalle docenti Emiliana Mastrobattista ed Elisa Zimarri hanno posato in piazza per questa iniziativa.
Legati dal filo di un gomitolo giallo hanno testimoniato la vicinanza ad una richiesta di Verità e Giustizia difesa e portata avanti da migliaia di persone, tra omissioni e tentennamenti. Il movimento giallo e i genitori di Giulio hanno recentemente ottenuto il via libera ad un processo che giudicherà i funzionari vicini al dittatore egiziano colpevoli dell’omicidio del giovane ricercatore con una sentenza della Corte Costituzionale.
Paola e Claudio Regeni sono stati invitati in città nei prossimi mesi.
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Ultimo aggiornamento: 25-01-2024, 15:26