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Parma Pet Friendly è il titolo che caratterizza l'insieme di progetti e lo spirito con cui l' Assessorato al Benessere Animale guidato dal vice Sindaco Lorenzo Lavagetto porta avanti il programma e le forme di tutela e attenzione che la città di Parma promuove nei confronti degli animali, domestici e selvatici che vi risiedono.
Da diverso tempo per rispondere alle preoccupazioni della cittadinanza nei confronti delle colonie di nutrie presenti da un ventennio in città è allo studio un progetto innovativo. "Per rimuoverli dal territorio, o limitare la crescita degli esemplari, in passato è stata prevista la loro cattura in apposite gabbie e la soppressione" ha raccontato Lorenzo Lavagetto "abbiamo promosso un confronto con esperti e considerato esperienze di altre città che ci hanno confortato nell'intraprendere una direzione diversa: più efficace, più rispettosa degli animali, più etica, ma anche più economica".
Un tavolo autorevole e partecipato ha illustrato in mattinata il nuovo intervento che prevede, invece, dopo la cattura dei roditori la loro sterilizzazione e la destinazione ad un ampio spazio semi naturale appositamente predisposto per la vita delle colonie grazie alla presenza di un laghetto di raccolta in un ambito periurbano recintato (Via James Watt - zona nord).
Andrea Summer, Direttore del Dipartimento di Scienze Medico Veterinarie Università degli Studi di Parma ha illustrato come "abbiamo ridotto all'osso i costi per l'amministrazione nel proporci come partner specialistico in questa iniziativa: era doveroso verso l'istituzione e verso la comunità. Riteniamo anche che la sterilizzazione di animali non convenzionali rappresenterà per i nostri studenti un'occasione didattica e il progetto un caso di studio interessante verso animali alloctoni"
Francesco Di Ianni Responsabile del Servizio di Medicina e Chirurgia degli Animali non Convenzionali dell'Ospedale Veterinario Universitario Didattico - OVUD a cui competerà la catena gestionale del percorso (dalla stabulazione all'intervento) ha sottolineato come "la nostra è una struttura all'avanguardia che opererà in laparoscopia per garantire la minima invasività e accelerare i tempi di rilascio in ambiente, molti importanti per gli animali selvatici". Cristina Marchetti Patologo Forense Veterinario ha voluto sfatare la convinzione che le nutrie trasmettano virosi come la leptospirosi o nuocciano alla biodiversità, denunciando quindi le crudeltà nei tradizionali metodi di eradicazione come ingiustificate. Alessandro Piacenza Responsabile del Settore Giuridico dell'Organizzazione internazionale protezione Animali ha detto "gli esperti lo dicono i piani di controllo per uccisione degli animali non sono la prima scelta e lo dicono anche le norme che in primo luogo bisogna prevedere piani di controllo non cruenti. Sassuolo, ma anche comuni nel bolognese e nell'interland milanese li hanno già previsti con successo. Anche Parma sarà tra le città apripista e fornirà ulteriori informazioni per proseguire in questa direzione". Anche Gabriella Meo come Garante dei Diritti degli Animali del Comune di Parma appoggia il progetto: "la parola giusta per un progetto innovativo come questo è coraggio, perchè normalmente quando si ha un problema con gli animali la soluzione più utilizzata è sparare. Parma non sarà la prima in questa direzione, ma coraggiosamente ha scelto di fare la sua parte". Yuri Bautta Responsabile della Sezione Vivisezione Lav di Modena ha raccontato gli esiti di progetti di infertilizzazione in 13 comuni del nord Italia dove gli animali sono stati poi immessi in ambienti loro dedicati con piccoli specchi d'acqua aggiungendo "questi percorsi sono la risposta giusta ad un senso di disgusto che alcune parti della cittadinanza riserva a questi roditori e un impegno della politica affinchè nuove linee di condotta nei confronti degli animali diventino la normalità". Angela Pia Mori Gialdi Presidentessa Enpa Parma ha dichiarato "Enpa non può che essere al fianco di questa nuova progettualità che interviene su una specie di cui è stato detto tutto da persone senza nessuna competenza facendone animali odiati. E' un progetto pionieristico che ha già pregressi in diverse realtà urbane dove si è dimostrato che la sterilizzazione, oltre che etica e rispettosa dell'art. 41 della Costituzione, rispetta un carattere di economicità, perchè sappiamo che l'uccisione e la rimozione delle carcasse rappresentano un costo maggiore per la collettività. Sono quindi orgogliosa che Parma porti avanti questo progetto". Progetto che operativamente sarà portato avanti da Donatella Signifredi Dirigente della SO Tutela Animali e Moira Anna Balbi Funzionaria Responsabile della SO Tutela Animali. "Sappiamo di aver scelto un progetto atipico, fuori dagli iter consolidati, ma abbiamo avuto il supporto di un tavolo di lavoro autorevole e allargato a competenze diverse e qualificate che ci ha rappresentato una sfida che realizzerà un cambio di passo verso la tutela della vita degli animali. Speriamo quindi che Parma ne farà una buona pratica di esempio per altre realtà urbane". La modalità dell'infertilizzazione delle nutrie è già stata ampliamente sperimentata in ambito urbano in numerose città italiane e il confronto avuto con altre amministrazioni che hanno adottato questi piani di sterilizzazione, ha dimostrato come possano essere utilmente messe in pratica strategie prive di crudeltà.
In tal senso è stato individuato e preparato un apposito ampio spazio con un laghetto, dove sono presenti dei prati e sono stati messi a dimora numerosi alberi da frutta, l'intera area è sta recintata in modo da impedire la fuoriuscita degli animali che, nel tempo, si auto sosterranno con la vegetazione già presente e quella che sarà via via incrementata.
Il progetto prevede la cattura degli esemplari, la loro sterilizzazione grazie ad un'apposita convenzione fra il Comune e Università di Parma – Dipartimento di Veterinaria ed altri enti e la loro successiva liberazione negli spazi protetti appositamente predisposti.
L'obiettivo è quello di andare incontro a chi lamenta della presenza di questi roditori, che per quanto siano vegetariani, pacifici e non siano portatori di malattie, ancora suscitano sentimenti negativi da parte di molti, ma senza mettere in atto procedure crudeli che mal si coniugano con un diffuso sentire di nuove attenzioni nei confronti degli animali e del loro benessere.
Sarà inoltre verificata l'interazione ambientale della nutria, con l'intento di studiare e documentare l'eventuale modifica dell'ambiente dovuta alla sua presenza e al suo impatto sull'ecosistema urbano.
Altro punto importante di questo progetto è l'apertura di un confronto con la città, anche attraverso appositi momenti di informazione necessari per capire l'origine di questa specie sul territorio, gli effetti della sua presenza, e la sua relazione con le persone fra disagi reali e fake news.
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Ultimo aggiornamento: 09-04-2024, 08:56