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L’Assessora Vernizzi rappresenta il Comune di Parma nel consiglio direttivo nazionale dell’ANCSA.

«Il Premio Argan, arrivato alla ventesima edizione, è stato attribuito a personalità di grande autorevolezza, riconosciute per l’impegno civile e professionale e per il loro apporto culturale e progettuale nei processi di rigenerazione urbana e dei centri storici” sottolinea Chiara Vernizzi, Assessora alla Rigenerazione Urbana. “Sono temi che oggi incidono profondamente sul benessere delle comunità, chiamate a vivere in spazi che dobbiamo recuperare, rendere più sicuri e inclusivi. Suad Amiry, vincitrice di quest’anno, docente, architetta impegnata nella protezione del patrimonio architettonico palestinese, ha ricordato come salute, istruzione e cultura dovrebbero rappresentare le priorità nelle spese di un Paese, se si vuole costruire una società equa e in equilibrio. Un principio che condividiamo pienamente».

Il Premio intitolato a Giulio Carlo Argan, riconoscimento di grande prestigio a livello internazionale, vuole omaggiare l’impegno professionale e civile profuso nel corso della propria attività da progettisti, amministratori e studiosi impegnati nella rigenerazione dei centri e delle città storiche.

Il consiglio direttivo dell’Associazione ha deliberato di assegnare il Premio Argan 2025 all’architetta palestinese Suad Amiry, che da Ramallah – dove vive – ha svolto nel tempo un’importante azione di salvaguardia delle strutture insediative storiche e dell’identità culturale dei centri che ancora popolano i territori della Palestina.

Cresciuta ad Amman, in Giordania, Suad Amiry ha studiato architettura in Libano, presso l’American University di Beirut, quindi alla University of Michigan e a Edimburgo. Dal 1981 vive a Ramallah, dove ha fondato il Riwaq Centre for Architectural Conservation (“riwaq” in arabo significa portico, elemento in grado di fornire riparo dal sole e dalla pioggia) che si dedica alla salvaguardia di centri e edifici storici nelle città e nei villaggi posti nei Territori occupati.

Al suo impegno professionale Suad Amiry ha affiancato un’attività di scrittrice che ha permesso a milioni di persone di conoscere la realtà di vita della Palestina. Ha esordito nel 2003 con Sharon e mia suocera. Se questa è vita, che le è valso il Premio Viareggio nel 2004. Tra i libri successivi tradotti in italiano si ricordano: Niente sesso in città (2007), Golda ha dormito qui (2013), Damasco (2016) e Storia di un abito inglese e di una mucca ebrea (2020) ambientato a Jaffa, la città di origine del

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Ultimo aggiornamento: 28-11-2025, 18:46