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Il Comune di Parma conferma il proprio impegno verso le persone anziane non autosufficienti, consolidando un modello integrato di intervento sociale e sanitario capace di rispondere in modo tempestivo e personalizzato ai bisogni di una popolazione in continua crescita. La collaborazione strutturata tra Comune, Azienda USL , Azienda Ospedaliero-Universitaria,  Terzo Settore, Cooperazione Sociale e volontariato permette di garantire percorsi di assistenza continui e coordinati, fondati su oltre 2.200 valutazioni multidimensionali annuali e su progetti personalizzati di vita e di cura.

Nel 2024 il Servizio Sociale ha affiancato oltre 3.400 famiglie, assicurando supporto qualificato attraverso l’assistenza domiciliare, che rimane il fulcro dell’intervento. I progetti attivi, integrati con la frequenza ai centri diurni e con gli assegni di cura, hanno incluso 85 accoglienze temporanee di sollievo per caregiver, garantendo un aiuto concreto nella gestione quotidiana dei bisogni degli anziani. L’intero sistema è sostenuto da risorse economiche significative, pari a circa 26,85 milioni di euro, di cui 19,68 milioni provenienti dal Fondo per la Non Autosufficienza, a cui si aggiungeranno ulteriori 770 mila euro nel triennio 2025–2027 per incrementare i posti nelle Case Residenza per Anziani.

La filosofia che guida i servizi per la non autosufficienza del Comune di Parma si fonda sulla centralità della persona, sulla tutela della domiciliarità e sull’integrazione tra reti sociali, sanitarie e comunitarie. L’obiettivo principale è preservare la qualità di vita delle persone anziane nel proprio contesto abitativo, favorendo la permanenza a domicilio il più a lungo possibile e valorizzando le risorse familiari e territoriali. Il modello bio-psico-sociale adottato considera la persona nella sua globalità e promuove percorsi di cura flessibili e condivisi, in cui il sostegno ai caregiver rappresenta un asse prioritario.

La rete dei servizi diurni, residenziali e abitativi innovativi, unita a una pianificazione strategica di lungo periodo, garantisce un sistema di welfare territoriale capace di adattarsi ai cambiamenti demografici e sociali, promuovendo solidarietà intergenerazionale, prossimità e partecipazione attiva della comunità. Nel 2024 la rete abitativa e le Case Residenza per Anziani hanno accolto rispettivamente 31 utenti in comunità alloggio, 51 persone in alloggi con servizi e 879 ospiti nelle CRA con un tasso di occupazione pari al 99%, a dimostrazione della qualità e della capillarità dell’offerta.

Entro i primi mesi del 2026 sono previste nuove strutture e potenziamenti:  verrà consegnata la nuova Casa Residenza per Anziani (CRA)  gestita da ASP (Azienda di Servizi alla Persona) nel Parco di Villa Parma, con una capacità di circa 70 posti  letto e un centro diurno da 20 posti.

Sono inoltre iniziati i lavori per la nuova Casa Residenziale per anziani di via Spezia, anch’essa gestita da ASP, che offrirà circa 70 posti letto.

Parallelamente è in fase di progettazione l’ampliamento della CRA di Alberi di Vigatto, che prevede l’attivazione di ulteriori 40 posti.

Questi interventi si inseriscono nel piano complessivo di valorizzazione che comprende la riqualificazione e potenziamento delle strutture Nuove Tamerici e Ines Ubaldi, con un ampliamento dei posti disponibili in un’ottica di innovazione, sostenibilità e qualità dell’accoglienza.

Grazie ai progetti finanziati dal PNRR, sono in corso interventi innovativi come la Romanini Senior House, dedicata a persone anziane in dimissione da Case di Residenza per Anziani (CRA), con supervisione di Operatrici e Operatori socio-sanitari (OSS) e supporto infermieristico, e il monitoraggio a distanza di 80 anziane e anziani grazie a sensori e dispositivi collegati a equipe multiprofessionali. Il progetto di dimissione ospedaliera assistita ha già seguito 282 situazioni, garantendo oltre 9.600 ore di assistenza gratuita alle famiglie. Il potenziamento dell’assistenza domiciliare integrata, l’estensione degli orari dei centri diurni fino alle 21 per sostenere i caregiver e l’uso delle tecnologie di domotica e teleassistenza rappresentano ulteriori strumenti per promuovere l’autonomia, la sicurezza e la qualità di vita degli anziani.

L’Assessore alle Politiche Sociali, Ettore Brianti, ha dichiarato: “Nel 2024 il servizio sociale ha affiancato oltre 3.400 famiglie di anziani attraverso percorsi di sostegno e accompagnamento personalizzati, con l’obiettivo di garantire la permanenza al domicilio il più a lungo possibile e di sostenere le famiglie che si fanno carico di questa assistenza. La strada intrapresa è quella di un intervento sociale e sanitario fortemente integrato, capace di rispondere tempestivamente e in modo personalizzato ai bisogni crescenti della popolazione anziana non autosufficiente. È un progetto che trova la sua forza nella collaborazione tra Comune, Azienda USL e Azienda Ospedaliero-Universitaria, e che consente un percorso assistenziale continuo e coordinato. Entro il 2026 molti progetti giungeranno a compimento, restituendo spazi nuovi e funzionali per la cura della persona, con strutture all’avanguardia. Puntiamo all’innovazione, alla centralità della persona e alla tutela della domiciliarità, alimentando una rete sempre più flessibile e inclusiva, dove nessuno rimane solo”.

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Ultimo aggiornamento: 12-11-2025, 10:31