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"Tu del cielo.... ad ogni gente ascose, scoprirai nuove luci e nuove cose. Correggio e il cielo barocco." è i titolo dell'intervento che il famoso storico dell'arte Tomaso Montanari offrirà alla città di Parma presso la Basilica di San Giovanni Evangelista, alle 18.30 giovedì 23 gennaio ad ingresso libero.
La citazione dell'elogio di Galileo, contenuta nel canto X dell’Adone di Giambattista Marino concentra il tema dell'incontro: guardare alle innovazioni dell'arte del XVI secolo. Un volo in quel Rinascimento maturo tra cupole e nuvole, tra i principali centri artistico-culturali, tra i quali Parma si posizionò proprio grazie a Correggio, attraverso le sue sperimentazioni artistiche. Se l'arte del Quattrocento propose una consapevole rinascita
dell'antico, una fondamentale invenzione della prospettiva attraverso norme e regole che permisero agli artisti di possedere la realtà progettandola attraverso la splendida utopia di
creare un ambiente ideale per l'uomo, l'arte del Cinquecento fu, invece, un'indagine continua: una sperimentazione che quelle regole volle interpretarle. All'arbitrio, al contrasto, alla serena visione universale il Cinquecento preferì l'espressione individuale. Quell'espressione che per Correggio significò comporre, in San Giovanni, la prima cupola della storia dell'arte priva di elementi architettonici. Proprio sotto quella cupola Tomaso Montanari giovedì 23 gennaio porterà il pubblico in un volo affascinante tra molti artisti e molte opere d'arte immortali.
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Ultimo aggiornamento: 15-01-2025, 13:11