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Entra nel vivo il percorso di candidatura di Parma a Capitale Europea dei Giovani 2027 con un grande evento partecipato, aperto a tutti giovani del territorio di età compresa fra i 16 e i 35 anni.

Dopo la selezione dello Young Advisory Board, una “commissione” composta da 27 giovani individuati con una call pubblica, e dopo l’adozione dello strumento dello Youth Check, il primo modello europeo di valutazione di impatto generazionale delle politiche locali, si svolgerà il prossimo sabato 21 ottobre la terza grande tappa verso il dossier di Candidatura di Parma Capitale Europea dei giovani 2027, interamente finanziata da Fondazione Cariparma.

“Prosegue il nostro percorso – ha detto il sindaco Michele Guerra – di candidatura di Parma a Capitale Europea dei giovani, un percorso che ci arricchisce di pratiche e di idee che lasceranno un segno per la nostra città indipendentemente dal risultato che otterremo che noi speriamo sarà positivo: la candidatura infatti non è solo un dossier ma un vero e proprio progetto intersettoriale di città. L’evento del 21 ottobre farà incontrare e confrontare i 27 componenti della Consulta giovanile, che già hanno iniziato a lavorare in questo anno, con tanti altri giovani per sviluppare nel concreto le idee che costituiranno l’ossatura della candidatura”.

“Abbiamo creduto nei giovani, nella loro voglia di esserci, di partecipare e di costruire in prima persona il loro futuro. Non abbiamo creduto a chi li descriveva solo come “sdraiati”; e abbiamo avuto ragione. Sono arrivate un numero di iscrizioni di gran lunga superiore alle aspettative e questo è già di per sé un forte segnale che i giovani stanno dando al territorio di Parma – ha commentato l’assessora alla Comunità Giovanile Beatrice Aimi - Voglio ringraziare davvero sinceramente i ragazzi della Commissione dei 27 per il loro straordinario impegno nell’organizzare l’evento del 21 ottobre. Si sono attivati in prima persona per la buona riuscita dell’evento e dell’intera candidatura partecipando – insieme ai nostri esperti – alle varie fasi del progetto: dalla comunicazione, al coordinamento e lo hanno fatto con un entusiasmo e un’energia davvero fuori dal comune”.

“Ci sentiamo o non ci sentiamo europei? Questa domanda che tanti giovani oggi si stanno ponendo, in modo onesto e propositivo, insieme al sincero desiderio di fare rete, di conoscersi e di sperimentare cosa significhi idealmente e concretamente l’Europa per una generazione che è nata quando l’Unione Europea era già formalmente costituita, ci porta a proporre la città di Parma come una grande Piazza per l’Europa, un laboratorio sperimentale dove discutere e testare nuovi modelli di società in un momento storico cruciale e difficilissimo per il nostro continente” ha detto Paolo Verri, coordinatore della Candidatura, che ha inoltre sottolineato che Parma sarà l’unica candidata italiana per il titolo di Capitale Europea dei giovani e questo potrà creare la moltiplicazione di interessi da parte delle reti europee che potranno sentirsi rappresentate da Parma, dall’Emilia-Romagna e dall’Italia.

“Siamo orgogliosi – ha sottolineato il direttore generale di Fondazione Cariparma Antonio Lunardini - di essere al fianco del Comune di Parma in questo importante percorso. Mettere al centro i giovani nei processi decisionali della vita politica è un tema di primaria importanza nel nostro operare quotidiano. Lavorare con le nuove generazioni ci permette di progettare nel presente, raccogliendo sogni, desideri, aspettative dei nostri giovani, per renderli davvero protagonisti dei contesti sociali, economici e culturali nei quali vivono”.

“Far sentire chi vive il nostro territorio naturalmente parte di una comunità in cui le generazioni presenti si integrano con quelle future è quello che emerge dalla visione co-creata del piano #dieci – ha dichiarato Alessandro Chiesi, Presidente di “Parma, io ci sto!” impossibilitato a partecipare alla conferenza stampa - Il nostro sogno è che Parma sia un luogo dove arrivare, vivere e tornare per scelta e questo può accadere se il territorio evolve diventando sempre più a dimensione dei suoi abitanti e costruendo un ambiente che attrae persone anche da tutto il mondo e, in particolare, le giovani generazioni. Proprio per ripensare la geografia del territorio in questa chiave, è fondamentale dare voce a chi sarà il cittadino di domani, per capirne bisogni e aspirazioni e costruire insieme le priorità da affrontare; in tale ottica, infatti, la nostra Associazione ha ritenuto strategico accendere il primo passo della candidatura a Capitale Europea dei Giovani con la selezione dello Young Advisory Board”.

“Crediamo molto in questo evento – ha infine detto Eleonora Urbanetto, portavoce dei 27 ragazzi della Consulta giovanile – perché permetterà la partecipazione di tutti i giovani in un modo paritario e di reciproco ascolto. Sarà una tavola rotonda aperta di condivisione e dialogo sui problemi e sulle criticità vissute e percepite, ma anche di elaborazione di proposte concrete e efficaci per la nostra città”.

Già da luglio scorso i 27 ragazzi dello Young Advisory Board hanno lavorato intensamente per individuare un tema forte, che sta a cuore ai giovani, da proporre ad una comunità allargata in un grande evento pubblico in cui si aprirà la discussione alla partecipazione di altri coetanei provenienti dalla città e dal territorio provinciale. Si tratta di un grande Open Space Technology (OST), una metodologia che offre la possibilità di coinvolgere un ampio numero di partecipanti, alternando sessioni plenarie a momenti di lavoro in gruppi più piccoli, con una partecipazione libera e collaborativa di tutti i presenti.

Questa metodologia consentirà di lavorare in modo efficace su tre diverse linee di intervento, vale a dire: la scelta del tema portante del dossier con le sue declinazioni, in modalità totalmente partecipata, come richiesto dallo European Youth Forum che bandirà a breve il concorso europeo; una discussione aperta e approfondita su quale possa essere il ruolo dei giovani di Parma e del suo territorio in ambito non solo locale ma anche nazionale ed europeo; la chiamata a raccolta intorno ad un ambizioso e visionario progetto dell’Amministrazione, di diversi stakeholder pubblici e privati andando a consolidare un network che già ha contribuito in maniera decisiva al successo di Parma a Capitale Italiana della Cultura 2020+21.

L’evento si svolgerà al Pala Ponti nel centro sportivo “Ernesto Ceresini” in via Luigi Anedda 1 a Parma, a partire dalle 14, con la registrazione dei partecipanti, per concludersi alle 18.30.

Seguirà un momento di festa, con la musica dal vivo dei Caledune e dj set a cura di Dj Delca.

Terra di Danza, associazione che si occupa di diffondere danze popolari e folk, animerà l’accoglienza coinvolgendo i giovani in danze di diversi Paesi europei.

Sarà messo a disposizione un servizio di trasporto per consentire ai ragazzi più giovani di raggiungere il luogo dell’evento.

Il progetto della candidatura di Parma Capitale Europea dei giovani, oltre che da Fondazione Cariparma, è supportato anche da “Parma, io ci sto!”, che crede da sempre nel ruolo attivo dei giovani per la costruzione di una nuova società per Parma e da qui per l’Europa.

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Ultimo aggiornamento: 12-10-2023, 15:13