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La riorganizzazione della gestione del verde cittadino, che ha permesso una maggiore efficienza e tempestività nella manutenzione di parchi e aree verdi, sta portando risultati concreti, migliorando la qualità degli interventi su tutto il territorio. La nuova organizzazione ha infatti già permesso il completamento di due cicli completi di sfalcio sul territorio di competenza comunale non sottoposto ad attività di tutela della biodiversità e il terzo ciclo è attualmente in corso. Nelle aree più sensibili, come ad esempio piazzale della Pace, il DUC, le rotonde monumentali (es. Petitot, Arco di San Lazzaro), i parchi monumentali (es. Ducale, Cittadella, Falcone Borsellino e Parco della Musica) sono già stati compiuti quasi 5 cicli di sfalcio. A dimostrazione dell’efficacia di questo approccio, nei mesi di marzo e aprile le segnalazioni di problematiche da parte dei cittadini, raccolte tramite l’app “Comuni-Chiamo”, hanno registrato una diminuzione del -76% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Il nuovo modello prevede la suddivisione del servizio in cinque lotti distinti, ognuno affidato a operatori dedicati e focalizzato su una specifica porzione di città o sui principali parchi monumentali. Questa strategia consente un presidio più puntuale e un controllo diretto da parte dell’amministrazione, rendendo gli interventi più mirati e coerenti con le reali esigenze delle diverse zone.

Parallelamente, prosegue anche l’impegno per una città più verde e sostenibile con il progetto Prati Fioriti, pensato per tutelare la biodiversità urbana. In aree selezionate, come il Parco Cittadella, il Parco Ducale, il Parco del Dono e il Parco Ferrari, si sperimentano sfalci meno frequenti per favorire la crescita naturale di fiori e piante autoctone. Queste aree non solo arricchiscono il paesaggio cittadino, ma svolgono un ruolo fondamentale nel supportare insetti impollinatori come api e farfalle, migliorare la qualità dell’aria e contribuire alla regolazione del microclima urbano.

Prato con sfalcio ridotto

“Abbiamo inaugurato una nuova modalità di gestione del verde, dividendo la città in quadranti e affidandone ognuna a una ditta diversa – ha commentato il Sindaco Michele Guerra. Inoltre abbiamo investito milioni in più nella manutenzione. Quest’anno abbiamo fatto una riunione con le ditte - a cui ho partecipato - perché non volevamo si ripetessero le criticità del passato. Adesso i risultati si vedono, con le segnalazioni sostanzialmente azzerate. I cittadini e le cittadine hanno compreso il tema degli sfalci selettivi che non solo tutelano la biodiversità, ma contribuiscono anche a mantenere un migliore raffrescamento delle aree verdi”.

“La nuova gestione del verde pubblico rappresenta una scelta strategica che va oltre l’efficienza operativa: è un investimento sulla qualità della vita urbana. Abbiamo voluto imprimere una visione che coniughi decoro, funzionalità e bellezza, ma anche responsabilità ambientale. La riorganizzazione del servizio, con una struttura più capillare e specializzata, ci consente di intervenire con maggiore tempestività e, al contempo, di promuovere un approccio sostenibile e rispettoso dell’equilibrio ecologico delle nostre aree verdi” commenta Francesco De Vanna, Assessore ai Lavori Pubblici e alla Legalità con delega al Verde Pubblico. “Tutta l’amministrazione è impegnata nel costruire una città in cui la cura del verde dialoghi con la tutela della biodiversità, valorizzando il territorio. I dati positivi che emergono da Comuni-Chiamo ci confermano che siamo sulla strada giusta, non solo per la maggiore efficacia degli interventi che permettono una città sempre più ordinata e accogliente, ma anche per una maggiore efficienza nella comunicazione della strategia e degli interventi programmati. Continueremo a lavorare affinché il verde urbano sia sempre più uno strumento di benessere collettivo, identità e bellezza condivisa”.

Antonio Mortali, Direttore Tecnico del Consorzio Forestale KilometroVerdeParma, sottolinea l'importanza degli sfalci differenziati: "Adottare pratiche di sfalcio differenziato significa prendersi cura del territorio in modo intelligente e responsabile. Modulare tempi e modalità di taglio dell’erba permette di salvaguardare la biodiversità locale, creando habitat favorevoli per impollinatori, insetti e piccoli animali. È un gesto semplice, ma altamente strategico, che valorizza ogni spazio verde e ne moltiplica i benefici ambientali".

“Il progetto Prati Fioriti del Comune di Parma è un passo importante per la tutela della biodiversità urbana e per il benessere dei cittadini. Si tratta di una scelta significativa dell’Amministrazione comunale, in particolare dell’Assessorato con la delega al Verde Pubblico, che, seguendo le indicazioni scientifiche, punta a migliorare la vita di piante, animali e, soprattutto, esseri umani. Come associazione e come cittadini supportiamo questa scelta, indice di una rinnovata attenzione agli spazi verdi della città” commenta Laura Dello Sbarba, di ADA – Associazione Donne Ambientaliste.

“Ormai da anni in molte città, europee e non solo, si è compreso come il decoro urbano non debba necessariamente minacciare gli insetti impollinatori, oggi in forte calo. Un prato completamente tosato non è più un ecosistema funzionante, ma diventa un ambiente arido e con scarsa presenza di vita. Inoltre, trattenendo l’umidità del suolo, l’erba alta abbassa la temperatura e riduce così l’effetto isola di calore, con la formazione della rugiada. Per questo sosteniamo che, con le dovute aree di rispetto per panchine, giochi bimbi, sentieri, aree cani, sia importante proteggere la biodiversità sfalciando meno frequentemente le zone di prato non utilizzate per il passaggio di persone. Auspichiamo anche che dal prossimo anno si possano vedere aree seminate appositamente con fiori amici delle api per sostenere, oltre alla bellezza, l’importante funzione ecologica degli insetti che popolano i prati” commenta Chiara Bertogalli, Presidente di Legambiente Parma.

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Ultimo aggiornamento: 19-05-2025, 16:15