Autorizzazione Unica Ambientale (AUA)
Autorizzazione Unica Ambientale
Quali sono i vincoli per l’accesso al servizio?
Possono richiedere l'AUA:
- le Piccole e Medie Imprese (PMI) come individuate dall'art. 2 del DM 18 aprile 2005
DM 18 aprile 2005, articolo 2
"1. La categoria delle microimprese, delle piccole imprese e delle medie imprese (complessivamente definita PMI) è costituita da imprese che:
a) hanno meno di 250 occupati, e
b) hanno un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro, oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro.
2. Nell'ambito della categoria delle PMI, si definisce piccola impresa l'impresa che: a) ha meno di 50 occupati, e
b) ha un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro.
3. Nell'ambito della categoria delle PMI, si definisce microimpresa l'impresa che:
a) ha meno di 10 occupati, e
b) ha un fatturato annuo oppure un totale di bilancio non superiore a 10 milioni di euro”.
Le imprese attestano l'appartenenza a tali categorie mediante autocertificazione (dichiarazione sostitutiva di certificazione ai sensi dell'art. 46 del DPR n. 445/2000).
- gli impianti non soggetti ad Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), cioè le categorie di attività industriali che non rientrano tra quelle specificate nell'Allegato VIII alla Parte Seconda del D.Lgs n. 152/2006 e s.m.i.;
Le imprese attestano che gli impianti per i quali si richiede l’AUA non sono soggette ad AIA (dichiarazione sostitutiva di certificazione ai sensi dell'art. 46 del DPR n. 445/2000).
L'A.U.A. non può essere richiesta:
sel progetto è soggetto alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), che sostituisce tutti gli atti di assenso di tipo ambientale;
Modulistica
Qual è la documentazione necessaria?
Non obbligatori
Obbligatori
Obbligatori sotto condizione
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01 )
Planimetria, timbrata e firmata da tecnico iscritto all'albo, indicante diametri e pendenze delle tubazioni, l'esatta ubicazione del punto di scarico e del punto di impatto con la pubblica fognatura, l'ubicazione del sifone firenze ed apparecchiatura antirigurgito e del pozzetto di ispezione/campionamento, la rete fognaria delle acque bianche e nere e di lavorazione, l'ubicazione di eventuali sistemi depurativi adottati
in caso di Autorizzazione allo scarico di acque reflue industriali in pubblica fognatura e domestiche in superficie-suolo
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02 )
Scheda tecnica del sistema di depurazione e dell'impianto eventualmente adottati
in caso di Autorizzazione allo scarico di acque reflue industriali in pubblica fognatura e domestiche in superficie-suolo
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03 )
Relazione tecnica dell'attività svolta
in caso di Autorizzazione allo scarico di acque reflue industriali in pubblica fognatura e domestiche in superficie-suolo
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04 )
Analisi delle acque di scarico
in caso di Autorizzazione allo scarico di acque reflue industriali in pubblica fognatura
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05 )
Estratto di Strumento urbanistico con individuata l'area di intervento
in caso di Autorizzazione allo scarico di acque reflue industriali in pubblica fognatura e domestiche in superficie-suolo
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06 )
Modulo fatturazione diritti ARPA
in caso di Autorizzazione allo scarico di acque reflue domestiche in superficie-suolo
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07 )
Planimetria in scala 1:100 firmata e timbrata
in caso di Autorizzazione allo scarico di acque reflue industriali in superficie-suolo, per stabilimenti con superfici fino a 2000 mq - nella planimetria vanno evidenziati:
a) il punto o i punti di scarico (indicandolo/i con S1, S2, ecc);
b) i punti in cui sono collocati gli eventuali sfioratori (che verranno indicati con Sf1, Sf2, ecc);
c) i punti di prelievo per i controlli (indicati con PC);
d) la configurazione della rete fognaria interna agli stabili con l'indicazione di: reti per acque industriali, per acque industriali assimilate alle domestiche, per acque domestiche e di dilavamento, con indicazione dei manufatti e degli eventuali impianti speciali;
e) la configurazione della rete fognaria esterna agli stabili, con l'indicazione di: condotte, manufatti ed impianti speciali
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08 )
Planimetria in scala 1:200 o 1:500 firmata e timbrata
in caso di Autorizzazione allo scarico di acque reflue industriali in superficie-suolo, per stabilimenti con superfici fino a 2000 mq - nella planimetria vanno evidenziati:
a) il punto o i punti di scarico (indicandolo/i con S1, S2, ecc);
b) i punti in cui sono collocati gli eventuali sfioratori (che verranno indicati con Sf1, Sf2, ecc);
c) i punti di prelievo per i controlli (indicati con PC);
d) la configurazione della rete fognaria interna agli stabili con l'indicazione di: reti per acque industriali, per acque industriali assimilate alle domestiche, per acque domestiche e di dilavamento, con indicazione dei manufatti e degli eventuali impianti speciali;
e) la configurazione della rete fognaria esterna agli stabili, con l'indicazione di: condotte, manufatti ed impianti speciali
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09 )
Relazione descrittiva dell’impianto di depurazione
in caso di Autorizzazione allo scarico di acque reflue industriali in superficie-suolo completa di schema a blocchi e dei dati di progetto che dimostrano l'efficienza depurativa dell'impianto (art. 125 comma 1, D. Lgs 152/2006)
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10 )
Relazione con l’indicazione delle misure di sicurezza adottate in caso di disfunzione o blocco dell’impianto di depurazione
in caso di Autorizzazione allo scarico di acque reflue industriali in superficie-suolo con allegati al questionario:
a) sistemi di allerta per evidenziare eventuali guasti a componenti dell'impianto
b) reperibilità dei responsabili
c) protocollo di pronto intervento
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11 )
Relazione del processo produttivo
in caso di Autorizzazione allo scarico di acque reflue industriali in superficie-suolo. Devono essere indicati le materie prime lavorate, i prodotti finiti, le lavorazioni che producono reflui, tutta la catena produttiva fino allo scarico. A questo proposito ci si riferisce anche al punto 33 del questionario
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12 )
Relazione che dimostri l’esistenza delle condizioni per assimilare le acque reflue industriali a
quelle domestiche
in caso di Autorizzazione allo scarico di acque reflue industriali in superficie-suolo, in base all'art. 101 comma 7, lett. a), b), c), d), f) del D. Lgs 152/2006
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13 )
Certificati analitici dell’acqua di scarico/scarichi a seguito del processo depurativo
in caso di Autorizzazione allo scarico di acque reflue industriali in superficie-suolo, in base all'art. 101 comma 7, lett. a), b), c), d), f) del D. Lgs 152/2006 se lo scarico/gli scarichi sono già esistenti (già autorizzati)
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14 )
Relazione tecnica in cui si dimostri l’assimilabilità delle acque reflue industriali a quelle domestiche, facendo riferimento a dati e documentazioni sugli scarichi provenienti da processi produttivi e stabilimenti industriali analoghi, oppure facendo riferimento alla più aggiornata letteratura tecnica di settore
se è un nuovo scarico, nel caso di scarichi di acque reflue industriali assimilate alle domestiche, con caratteristiche quantitative e qualitative equivalenti alle acque domestiche (in base al punto 5 della Del. di G.R. 1053/2003, così come disposto dall'art. 101 comma 7 lett. e) del D.Lgs 152/2006
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15 )
Stralcio di Carta Tecnica Regionale (C.T.R.) in scala 1:10.000 su cui individuare l’insediamento e lo/gli scarichi per cui si richiede autorizzazione
in caso di Autorizzazione allo scarico di acque reflue industriali in superficie-suolo
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16 )
Stralcio di Catastale del Comune di pertinenza su cui individuare l’insediamento e lo/gli scarichi per cui si richiede autorizzazione
in caso di Autorizzazione allo scarico di acque reflue industriali in superficie-suolo
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17 )
Autocertificazione, da parte del titolare/legale rappresentante della ditta, su modello predisposto dall’Amm.ne Provinciale, riguardante la presenza o meno nello scarico, per cui si è richiesta l’autorizzazione, di sostanze pericolose (previste dall’art. 108 del D.Lgs 152/06) (Allegato 1)
in caso di Autorizzazione allo scarico di acque reflue industriali in superficie-suolo
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18 )
Concessione/parere/nullaosta allo scarico, rilasciata dall’autorità addetta alla gestione del corpo idrico
se già si possiede
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19 )
copia della richiesta concessione/parere/nullaosta allo scarico avanzata al gestore del corpo idrico
se non ancora rilasciata
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20 )
certificazione del titolare dello scarico a questo Servizio circa la presenza o meno di punti di captazione e/o di derivazione acque al fine dell’utilizzo idropotabile
per rispettare quanto specificato nell'art. 94 del D. Lgs 152/2006 che riguarda la disciplina delle aree di salvaguardia delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano
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21 )
Precedente titolo autorizzatorio
se già la si possiede
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22 )
Ricevuta di pagamento del versamento di €. 51,65
su ccp 16390437 con causale "Acconto spese di istruttoria agli scarichi D. Lgs 152/2006 Parte terza" intestato all'Amministrazione Provinciale di Parma - Ufficio Tesoreria
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23 )
Scheda B - Utilizzazione agronomica affluenti
consultare il link contenuto nel file allegato
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24 )
Scheda C - Emissioni in atmosfera
consultare il link contenuto nel file allegato
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25 )
Scheda D - Emissioni in atmosfera di impianti ed attività in deroga
consultare il link contenuto nel file allegato
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.docx
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26 )
Scheda E - Impatto acustico
Asseverazione del tecnico competente
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27 )
Scheda F - Fanghi derivanti da processi di depurazione in agricoltura
consultare il link contenuto nel file allegato
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.docx
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28 )
Scheda G1 - Operazioni di recupero rifiuti speciali non pericolosi
consultare il link contenuto nel file allegato
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.docx
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29 )
Scheda G2 - Operazioni di recupero rifiuti speciali pericolosi
consultare il link contenuto nel file allegato
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Modalità di presentazione
La domanda di AUA va presentata allo Sportello Unico delle Attività Produttive (SUAP) competente territorialmente tramite PEC (posta elettronica certificata).
Il SUAP trasmette la domanda di AUA ad ARPAE, che è l'Autorità competente, e ai soggetti competenti in materia ambientale che intervengono nei procedimenti sostituiti dall'AUA.
In mancanza del modello semplificato e unificato che dovrà essere adottato con apposito Decreto Ministeriale, per la presentazione della domanda di AUA dovrà essere compilato l’apposito modulo, corredato dai necessari allegati contenenti tutti i documenti, le dichiarazioni e le attestazioni richieste dalle vigenti norme di settore, con le semplificazioni previste, in relazione ai titoli abilitativi in materia ambientale da sostituire e comprendere con l'AUA.
Qual è la tempistica del procedimento?
Il SUAP ha 120gg di tempo dall’avvio di procedimento per rilasciare l’autorizzazione e 150gg se presente una richiesta di autorizzazione all’emissione in atmosfera. E’ prevista la convocazione della Conferenza dei Servizi ai sensi della L. 241/90 e smi. L’eventuale richiesta di integrazioni avviene nel contesto della Conferenza e sospende i tempi di istruttoria fino al recepimento della documentazione integrativa da parte del gestore. I termini vengono invece interrotti nel caso in cui l’azienda decida di apportare modifiche all’impianto in seguito ad osservazioni o contributi espressi dal pubblico interessato
Per la domanda :
- Marca da bollo di Euro 16,00 se non inclusa all'interno di una pratica edilizia per la quale sia già dovuta la marca da bollo;
Per il ritiro o trasmissione dell'autorizzazione pagamento di Euro 16,00 per Marca da bollo
a PARMA GESTIONE ENTRATE SPA:
■ allo sportello presso il DUC in Lgo Torello de Strada n. 11/A (dal Lunedì al Venerdì: 08,45/13,00 - 14,00/17,15).
■ allo sportello di viale Fratti n. 56 (dal Lunedì al Venerdì: 08,20/13,20 – 14,30/15,30)
oppure
a PARMA GESTIONE ENTRATE SPA con bonifico bancario c/o Intesa Sanpaolo SpA l'IBAN IT80 D030 6912 7650 0000 0044 193
–oppure
su c/c postale n. 70708177 intestato a PARMA GESTIONE ENTRATE
Nella causale devono essere indicati i dati anagrafici del titolare / ragione sociale della Società.
• allo sportello di Parma Gestione Entrate S.p.A. nel Centro Servizi al Cittadino presso il DUC – Largo Torello de Strada n. 11/A
• alla sede di Parma Gestione Entrate S.p.A. - viale Fratti, 56
Data inizio validità : 18/03/2016
Ultimo aggiornamento : 31/10/2019