1927 - 1933
L'applicazione delle norme sulla circolazione dei veicoli nelle strade cittadine e periferiche, le competenze in materia di vigilanza igienica, e l'ampliamento della circoscrizione territoriale del Comune resero numericamente insufficiente il corpo dei Vigili Urbani. Il Podestà Mario Mantovani deliberò per l'assunzione provvisoria di 15 vigili urbani (Deliberazione del Podestà n. 1 del 22 luglio 1927) e di un idoneo elemento in grado di riorganizzare ed istruire il Corpo dei Vigili. Il Podestà, con proprio atto n. 5 del 29 luglio 1927, assunse provvisoriamente il cap. Aldo Magiera allo stipendio lordo di 1.000 lire mensili.
I 15 neo-vigili vennero selezionati dapprima attraverso le in formazioni ottenute dai Carabinieri e dalla Questura e, successivamente, per mezzo di un "esperimento di coltura generale"; inoltre, per la loro scelta, si tenne conto dei seguenti criteri: altezza non inferiore a m. 1,65, condizioni economiche non floride, appartenenza preferenziale alle categorie dei mutilati ed invalidi di guerra, di ex-combattenti.
I Vigili nominati con la deliberazione podestarile n. 1 del 29 ottobre 1927 furono: Angelini Eriberto, Borrini Adelmo, Barantani Alfredo, Calestani Guglielmo, Caricati Mario, Forni Antonio, Folli Wolfranco, Ferrari Pietro, Maani Paride, Rambelli Bonfiglio, Rodolfi Dante, Salvarani Angelo, Sartori Luigi, Verti Mario, Marino Pasquale.
1927, i vigili Sartori, Visconti e Illari con l'uniforme invernale
1927, i vigili Sartori, Visconti e Illari con l'uniforme estiva
1928
L’undici febbraio 1928 la vettura tranviaria che percorreva via Vittorio Emanuele fu sul punto d’investire un anziano che stava attraversando la strada e, confuso per il pericolo, si era fermato in mezzo ai binari. Un vigile urbano, Amleto Varoli, che si trovava sulla piattaforma resosi conto del pericolo si slancio dalla vettura, la oltrepassò e riuscì a dare una spinta all’anziano, gettandolo fuori dai binari e salvandolo da morte certa, la stampa cittadina ebbe parole di elogio e ammirazione per il Varoli e l’Amministrazione, oltre all’encomio, gli elargì un premio di 250 lire. Al Varoli fu concesso dal Ministero dell’Interno un attestato di benemerenza.
1930 , foto di gruppo con i vigili urbani motociclisti
1930, vigili in bicicletta al Parco Ducale
1933, il vigile Rambelli con il Comandante Visconti a bordo del sidecar
La pianta organica dei vigili risultava costituita da: 1 Maresciallo, 3 Brigadieri, 6 ViceBrigadieri e 30 Vigili effettivi oltre i 15 Vigili provvisori assunti mediante l'atto podestarile del 29 ottobre1927; si dispose, inoltre, ad unificare nel corpo dei vigili urbani i 4 messi comunali, i 4 vigili sanitari, i 3 vigili messi ed i 2 addetti alla riscossione delle tasse di posteggio, assumendo, contemporaneamente 5 vigili urbani straordinari.
Si dispensò il Cap. Aldo Magiera dall'incarico temporaneo del Comando dei Vigili Urbani e, dopo aver modificato il posto di maresciallo dei Vigili Urbani con quello di Brigadiere Capo, si provvide a promuovervi il Brigadiere Alessandro Visconti; per effetto di questa riorganizzazione il Corpo dei Vigili Urbani, alla fine dell'anno 1933, risultava forte di 1 Brigadiere Capo , 2 Brigadieri, 8 Vicebrigadieri e 46 vigili.
In questi anni si provvide a sperimentare il primo semaforo per la regolamentazione del traffico nell’incrocio fra Strada Mazzini con Strada Garibaldi e l’attuale Via Cavestro; i risultati ottenuti furono soddisfacenti ed eliminarono gli ingorghi stradali ma, soprattutto, ridussero gli incidenti. Questo positivo esperimento fu ben presto seguito dall’installazione di altri sei semafori in diversi punti della città.
Nel video dell'Archivio Luce si intravedono i vigili urbani con il casco nero:
1931 - Vittorio Enanuele III a Parma