Nel dopoguierra L'espansione urbana evidenziò ben presto la necessità di far intervenire più rapidamente i vigili nei luoghi ove si rendesse necessaria la loro presenza e già nel 1947 il corpo si dotò di quattro motociclette, - erano residuati bellici - fra cui una M.N. 350 , una Guzzi 230 del modello già in dotazione alla Marina Militare ed una Bsa con il sidecar che serviva, oltre che al Comandante, anche come " auto blu" per il Sindaco e gli Assessori.

La motorizzazione del corpo proseguì con l 'acquisto, nel 1952, di due Moto Guzzi 250 e solo successivamente venne introdotto il Falcone della Guzzi, per molti anni simbolo dell'agente motocicli­sta.

1947, i vigili urbani sotto al palco all'inaugurazione del Gonfalone della Camera del Lavoro mentre parla Giuseppe di Vittorio

1° maggio 1948, Ponte di Mezzo, il Gonfalone della Città di Parma scortato dai vigii urbani durante la manifestazione

1949, Teatro Regio, il vigile Pelizzardi alla mostra civica allestita presso il Ridotto, foto Amoretti

1950, vigile urbano in servizio al Ponte di Mezzo

1950, strada della Repubblica, il vigile Pelizzardi in servizio appiedato

1950, Cinema Lux, nella foto il vigile Pelizzari con Vittorio De Sica alla presentazione del film Ladri di biciclette

1951, Strada Farini, i vigili bigliardi, Catelli e Zilioni

22 settembre 1953, vigili urbani con l'uniforme estiva in servizio al Ponte di Mezzo, foto Zambini e Maccagli, collezione privata Bonomini

Nel maggio 1953, in ottemperanza all’obbligo di assunzione di invalidi di guerra, l’Amministrazione Comunale assunse, destinandoli al Corpo dei Vigili Urbani, 6 invalidi: Bianchi Attilio, Nalati Lino, Baroni Ernesto, Guastalla Ezio, Serventi Giovanni e Valenti Fanore, quest’ultimo decorato di medaglia di bronzo al V.M.

1951, Fanore Valenti mentre viene decorato con la Medaglia di Bronzo al Valor Militare

10 ottobre 1951, Pilotta, in primo piano un vigile urbano con un carabiniere sotto al palco dove il Presidente della Repubblica Einaudi inaugura il monumento in onore di Giuseppe Verdi

1951, Teatro Regio, alcuni vigili urbani durante la pausa dal servizio, foto Giaimo, collezione privata Bonomini

La "pedana" era un servizio estremamente pesante che veniva utilizzato anche come punizione per le infrazioni al regolamento; oltre a quelle mobili ne esistevano alcune fisse in cemento armato le quali vennero eliminate dopo che, il 23 luglio 1958, un rimorchio staccatosi dalla motrice, ne aveva spazzata via una a strada Eleva­ta . Solamente grazie alla prontezza di riflessi il vigile Guido Boni, che vi prestava servizio, gettandosi a terra era riuscito ad evitare di essere travolto cavandosela con un braccio fratturato.

1952, biglietto di auguri in occasione delle festività natalizie, collezione privata

1954, Barriera Garibaldi, vigile urbano in uniforme estiva durante l'installazione dell'impianto semaforico

1954, foto di gruppo, vigili urbani in moto ed in bicicletta al Parco Ducale, collezione privata Ziliotti

1954, foto sul tesserino di riconoscimento, foto Carra

30 giugno 1956, Residenza Municipale, vigili urbani in alta uniforme durante la visita del Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi

21 settembre 1956, vigili urbani impegnati in controlli stradali in Strada dei Mercati, foto Zambini e Maccagni, ASCPR n. 39622