2021 - Le uniformi del 1832
Le divise all'epoca di Maria Luigia
Sua Maestà l'arciduchessa Maria Luisa d'Austria, duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla, con l’art. 28 della Sovrana Risoluzione riguardante la Polizia Generale dei Ducati del 16 giugno 1821 aveva stabilito: “Tanto gli incaricati della Polizia Comunale, quanto le rispettive guardie avranno una divisa differente da quella dei Commissari di Polizia Generale e delle Guardie di Polizia Generale”. Questa disposizione non aveva avuto alcun seguito tanto che il Commissario Bolzoni proponeva al Podestà, con nota del 18 settembre 1829, “a voler dotare i Commissari di buongoverno del Municipio di una divisa identificativa della loro carica”. Il Governo Ducale per mezzo della Presidenza dell’Interno comunicava al Podestà, a distanza di un anno, il 6 ottobre del 1830 che Sua Maestà non giudicava conveniente assegnare l’identità di vestiario ai due Commissari Bolzoni e Peruzzi come il Podestà aveva proposto. Ma da parte della Polizia Comunicativa non si demordeva; in data 30 novembre 1831 i Commissari Bolzoni e Testi (quest’ultimo avevano sostituito Peruzzi) inviavano una nota al Podestà riproponendo l’annosa questione della divisa o di un distintivo che li contraddistinguesse. Il Podestà provvide a trasmettere la nota alla Presidenza dell’Interno il successivo 2 dicembre, e non ottenendo alcuna risposta, la inoltrò nuovamente il 21 febbraio ed il 6 agosto 1832.
Immagini della cerimonia in occasione del 200° Annuale di Fondazione del Corpo di Polizia Locale (1821 - 2021), 17 giugno 2021, Piazzale della Pace
Il Presidente dell’Interno del Ducato comunicherà sulla necessità di distinguere, con divise diverse, Commissari e Guardie Comunali da quelli della Polizia Generale dello Stato suggerendo di adottare i fregi ed i colori del blasone del Comune. Il Podestà chiese una perizia, in triplice copia, all’Ingegnere del Comune sul costo del vestiario e dell’armamento dei 2 commissari e delle 8 guardie che era così composto:
- un’uniforme di panno turchino chiaro con le mostrine di panno giallo;
- due paia di calzoni lunghi;
- due paia di uose di panno nero (ghette);
- un pastrano di panno dello stesso colore;
- un cappello “appuntato”;
- una sciabola con fodero e tracolla di cuoio nero;
- un gallone d’argento per il comandante dalle guardie.
La sospirata autorizzazione giungeva finalmente il 17 dicembre 1832 per mezzo del Governatore della città che autorizzava il Podestà alla spesa inviandolo, su sollecitazione della Presidenza dell’Interno, “a voler utilizzare un panno di colore più chiaro per distinguere maggiormente la divisa delle Guardie Comunali da quelli dei Dragoni Ducali”. Così dal gennaio del 1833 le Guardie saranno in servizio con la nuova divisa.
(Foto: Archivio di Stato di Parma)
La riproduzione delle divise del 1832
In occasione delle celebrazioni del Bicentenario di Fondazione della Polizia Locale di Parma (2021) grazie ad un lavoro di squadra che ha coinvolto il Comune di Parma, il Teatro Regio di Parma, il Museo Glauco Lombardi, il Museo dell'Ordine Costantiniano di San Giorgio e Roberto Spocci, storico locale già Direttore dell’Archivio Storico Comunale, sono state ricostruite le divise del 1833 ed è stato riprodotto l'abito dell'Arciduchessa Maria Luigia.
Dopo un’accurata e approfondita ricerca storica nella quale sono stati visionati e analizzati i bozzetti delle divise e i campioni dei tessuti che furono approvati e gli inventari degli armadi di Maria Luigia, conservati presso l'Archivio storico ed il Museo Glauco Lombardi, le divise e l’abito di Maria Luigia sono stati realizzati dalla Sartoria del Teatro Regio di Parma sotto la guida di Lorena Marin costumista, docente di storia del costume e direttrice presso l’Accademia del Teatro Regio di Parma del Corso di Alta Sartoria “Dal segno alla nascita di un sogno”.
Determinante il contributo fornito dal Museo Glauco Lombardi: Francesca Sandrini, direttrice del Museo, ha messo a disposizione il materiale storico custodito dal museo e le conoscenze sulla foggia e sui ricami dell’abito indossato da Maria Luigia nel ritratto realizzato dal pittore Giovan Battista Callegari (Parma 1785-1855) e fedelmente confezionato in questa occasione. Sono stati inoltre riprodotti fedelmente da Luca Dall’Alpi, docente al Corso di Alta Sartoria del Regio anche i gioielli che la duchessa indossa nel ritratto: un collier corredato da un paio di orecchini pendenti e il collare del Gran Maestro dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio, oggi conservato in originale al Museo dell'Ordine Costantiniano di San Giorgio presso la basilica di Santa Maria della Steccata. La Sartoria del Teatro Regio di Parma ne ha effettuato un calco e lo ha quindi fedelmente riprodotto.
Le divise storiche sono custodite dal Corpo di Polizia Locale mentre l’abito e i gioielli di Maria Luigia, sono conservati nel Teatro Regio.
Bottone con lo stemma del Ducato di Parma e Piacenza al tempo degli Asburgo-Lorena (1814-1847)