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Si è svolta, questa mattina, al cimitero della Villetta, la commemorazione del senatore Giacomo Ferrari (1887 – 1974), a 50 anni dalla scomparsa.

Al momento hanno partecipato autorità civili e militari ed i rappresentanti delle Associazioni Partigiane.

Si è trattato di un cerimonia toccante e partecipata che ha visto gli interventi del sindaco Michele Guerra, dell’assessora regionale Barbara Lori, del prefetto Antonio Lucio Garufi, di Marzia Moreni in rappresentanza delle associazioni partigiane, e dell’ex vicesindaco di Parma, dal 1975 al 1986, Gianni Cugini. Tra i presenti anche il consigliere regionale Matteo Daffadà, il presidente della Fondazione Cariparma Franco Magnani, Albertina Soliani vice presidente nazionale di Anpi, il questore di Parma Maurizio Di Domenico ed i rappresentanti dell’arma dei carabinieri, di aeronautica e guardia di finanza, assieme alle associazioni Partigiane ed ai familiari.

Il sindaco Michele Guerra ha rimarcato l’importanza della ricorrenza per il 50mo anniversario della morte di Giacomo Ferrari ed ha anticipato che il prossimo 18 settembre, alle 10, nella sala del Consiglio Comunale, si terrà un convengo dedicato a Giacomo Ferrari in cui verrà scoperto il busto, realizzato dalla scultrice Jucci Ugolotti.

Il primo cittadino ha ricordato la figura di Giacomo Ferrari partendo dal suo impegno antifascista nella lotta partigiana, da padre costituente, membro del Governo, prefetto e sindaco di Parma. “Giacomo Ferrari è stato un antifascista che ha combattuto per la libertà e la democrazia, per la ricostruzione dell’Italia post bellica. E’ stato il sindaco che ha governato più lungo la città di Parma in un tempo delicato dopo le ferite della guerra, affrontando temi di grande attualità come quello della casa e del lavoro. Lo ricordiamo oggi attraverso chi lo ha conosciuto e chi ha portato avanti i suoi ideali ed i suoi valori. Il convegno in programma nella sala del consiglio comunale il prossimo 18 settembre alle 10 e lo scoprimento del busto saranno un’ulteriore occasione per ricordarlo ed approfondire gli aspetti legati al sua figura di uomo e di politico”.

L’assessora regionale alla programmazione territoriale, edilizia, politiche abitative, parchi e forestazione, pari opportunità e cooperazione internazionale allo sviluppo, Barbara Lori, ha dichiarato: “Ringrazio l’Amministrazione Comunale e tutti coloro che si sono impegnati per ricordare Giacomo Ferrari a 50 anni dalla morte e rivolgo i mie saluti a familiari. Ricordare Giacomo Ferrari rappresenta un momento di condivisione e di riconoscenza per un uomo che ha incarnato nel suo operato quotidiano i valori della democrazia, della libertà, del senso dello stato e delle istituzioni. Per questo resta un modello a cui guardare anche oggi, per riaffermare, nella quotidianità, i valori fondanti della nostra Costituzione frutto dell’opera dei padri costituenti di cui Giacomo Ferrari fece parte”.

Il prefetto Antonio Lucio Garufi si è soffermato sul valore dell’uomo e del politico ed ha rimarcato come siano le persone che fanno le istituzioni e come Giacomo Ferrari sia stato un uomo delle istituzioni democratiche repubblicane che si è impegnato a fondo per la nazione e per la sua comunità.

Marzia Moreni ha preso la parola a nome delle associazioni partigiane ripercorrendo la vita di Giacomo Ferrari: “Una vita, la sua, - ha spiegato – che ha attraversato la tempesta e ha saputo contribuire energicamente alla costituzione della Repubblica. La sua figura ha dato un’impronta indelebile, un modello per la res pubblica nel segno della democrazia e della partecipazione".


L’ex vicesindaco, Gianni Cugini, ha dichiarato: “Dobbiamo essere orgogliosi di avere avuto Giacomo Ferrari alla guida della nostra città, per la quale è stato un punto di riferimento imprescindibile. Sapeva guardare alle istituzioni e non solo al partito. Ringrazio il presidente di Fondazione Cariparma per aver accolto e cofinanziato la proposta di un busto a ricordo di Giacomo Ferrari in municipio ed il Comune anche per l’impegno nel ricordarlo con un convegno".

Giacomo Ferrari ha rappresentato un punto di riferimento per la città come uomo e politico in un momento difficile come quello post bellico e nella successiva fase legata alla ricostruzione di Parma, segnata dalle ferite dalla guerra. La sua vita è stata contrassegnata da diverse azioni svolte in nome della libertà e della democrazia, a partire dalle battaglie contro il fascismo in occasione delle “barricate” del 1922, attraverso l’impegno come partigiano, membro dell’Assemblea Costituente, Ministro dei trasporti, Sindaco di Parma (1951 – 1963), Prefetto della città e senatore.

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Ultimo aggiornamento: 22-08-2024, 11:59