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...per l’anno 2024 fra le pratiche presentate al Comune sono presenti 708 nuove aperture a fronte di 330 cessazioni, con un saldo positivo di 378 attività. Questo dato, che testimonia il progressivo rafforzamento del tessuto economico cittadino dopo un triennio difficile, è in contro-tendenza con il dato nazionale: secondo un’analisi condotta da Confesercenti, nel 2024 in Italia per ogni nuova attività aperta ci sono state tre chiusure....

Lo studio prende in considerazione sette settori: commercio in sede fissa, on-line, ingrosso, pubblici esercizi di somministrazione, strutture ricettive, artigianato di servizio e strutture sanitarie.

Nel 2024, le pratiche presentate al Comune per tutte le possibili tipologie di intervento (aperture, cessazioni, subingressi, trasferimenti ecc.) hanno visto una crescita del +11,13% rispetto all’anno precedente. Sono state infatti presentate 5.172 pratiche, contro le 4.654 del 2023. Lo studio evidenzia il progressivo aumento dopo la contrazione registrata nel 2020, quando erano state presentate 3.978 pratiche: 4.285 nel 2021 (+7,72%); 4.387 nel 2022 (+2,38%); 4.654 nel 2023 (+6,09%).

Più nel dettaglio, per quello che concerne il commercio in sede fissa (esercizi di vicinato, con superficie di vendita fino a 250 mq, e medie strutture di vendita, con superficie di vendita superiore a 250 mq e inferiore a 2.500 mq), nel 2024 emerge un andamento positivo sia per le medie strutture che per gli esercizi di vicinato: 161 aperture contro 118 chiusure per i negozi di vicinato; 11 aperture e 2 chiusure per le medie strutture.

Nel complesso dei cinque anni dal 2020 al 2024, per le medie strutture, a fronte di 21 nuove aperture si sono registrate 9 cessazioni; per gli esercizi di vicinato a fronte di 758 nuove aperture sono state comunicate 575 cessazioni.

Sul fronte del commercio on-line nel 2024 si registra l’apertura di 91 attività contro la cessazione di 20.

Questo conferma il continuo rafforzamento del digitale anche in città, dove, tra il 2020 e il 2024, si sono registrate 458 le nuove aperture a fronte di 84 cessazioni, con un saldo positivo pari a +374. Ad avviare attività di commercio su internet non sono state solo nuove imprese, ma anche attività preesistenti, attive soprattutto nei settori tradizionali del commercio in sede fissa o dell’artigianato, che hanno reagito alla crisi attraverso questo nuovo canale di vendita.

Per quanto riguarda le attività di commercio all’ingrosso, comprese quelle svolte in modalità on-line e dell’esercizio di attività di deposito merci alimentari e/o non alimentari, nel 2024 sono state registrate 81 aperture contro 8 chiusure.

Nel quinquennio l’andamento mostra un costante incremento, con un saldo positivo complessivo pari a +371, dato da 414 nuove aperture e 43 cessazioni.

Per quanto riguarda il settore della somministrazione di alimenti e bevande (bar e ristoranti), l’andamento è differenziato fra le imprese situate in aree soggette a tutela, sostanzialmente coincidenti con il centro storico (sottoposte a regime autorizzatorio) e quelle ubicate in aree non soggette a tutela, corrispondenti alle zone periferiche e alle frazioni (sottoposte a regime semplificato di SCIA. Segnalazione certificata di inizio attività).

Nell’area del centro storico, nel 2024 si registrano 12 nuove aperture a fronte di 3 chiusure. Nelle zone periferiche e frazioni, invece, 26 aperture contro 17 chiusure. Nel quinquennio, il saldo del Centro Storico registra +21 attività, mentre nelle aree periferiche, pur manifestando una significativa inversione di tendenza, il saldo rimane –3 a causa del significativo numero di chiusure registrate negli anni della pandemia.

Molto vivace si è dimostrato il settore delle strutture ricettive, anche grazie al trend di aumento dei flussi turistici che interessa la città da “Parma Capitale Italiana della Cultura 2020-2021”. Nel 2024 sono state registrate 231 aperture contro 95 chiusure: se il numero degli alberghi è rimasto stabile nel periodo considerato, è aumentato quello delle strutture extralberghiere (b&b, case e appartamenti per vacanze, affittacamere e appartamenti ammobiliati per uso turistico).

Fra le strutture ricettive extralberghiere emerge in particolare il dato relativo alla locazione di appartamenti ammobiliati ad uso turistico: delle 231 aperture registrate nell’anno, 161 riguardano questa tipologia di attività.

Per quanto riguarda le attività di artigianato di servizi, acconciatori ed estetisti, nel 2024 sono state registrate 38 aperture contro 17 chiusure; mentre per le attività di autoriparazione, tinto-lavanderia, pulizie, sanificazione, disinfezione, disinfestazione, derattizzazione 44 aperture contro 10 chiusure.

Il settore dell’artigianato denota un andamento positivo nei cinque anni oggetto di indagine, questo vale sia per le attività artigianali di servizio alla persona (+92), sia per quelle di servizio ai beni durevoli (+219). 

Anche le strutture sanitarie soggette ad autorizzazione da parte del Comune nel 2024 mostrano un andamento complessivamente positivo; questo si riscontra sia per le strutture più complesse, quali ospedali, case di cura e poliambulatori (9 aperture contro 3 chiusure), sia per gli studi odontoiatrici (4 aperture, 2 chiusure); per diverse delle strutture sanitarie più complesse si è registrato un ampliamento del numero delle specialità esercitate nelle stesse nonché dei reparti di degenza, il cui dato è ricompreso nella voce aperture strutture. Il saldo positivo complessivo fra il 2020 e il 2024 è pari a +66.

A completare il quadro, nel 2024 sono state autorizzate 690 manifestazioni temporanee; 283 occupazioni di suolo pubblico a pubblici esercizi, 891 occupazioni effettuate per cantieri edili, interventi di manutenzione di piante o di aree verdi, traslochi. Segno di una significativa vitalità dimostrata dal sistema città nel suo complesso.

“I dati del Commercio che presentiamo oggi restituiscono numeri di aperture in crescita, segnale di una vitalità economica importante e in controtendenza rispetto all’andamento nazionale e alla narrazione di una città dove prevarrebbero le chiusure. Ci sono aree che crescono più di altre e aree che fanno più fatica ed è su queste che concentriamo maggiormente il nostro lavoro” commenta il Sindaco Michele Guerra. “Partire dai numeri reali e dall’analisi dei dati è fondamentale per leggere con chiarezza l’evoluzione della città e intervenire con gli strumenti a disposizione dell’Amministrazione nell’interesse pubblico. In questo, lavoriamo a stretto contatto con le associazioni di categoria, sia nell’analisi dei dati che nella definizione degli interventi che hanno un impatto reale. Andiamo avanti a operare e investire in questa direzione, continuando a rendere Parma sempre più attrattiva per nuove imprese e investimenti.”

“I dati raccolti mostrano come l’economia parmigiana, pur attraversando anni complessi segnati dalla pandemia e dalle tensioni internazionali, abbia saputo mantenere un significativo tasso di vitalità e competitività. La crescita rilevata testimonia un progressivo rafforzamento del tessuto economico cittadino che, dopo anni complessi, vede tornare il numero di attività ai livelli pre-pandemia” sottolinea Chiara Vernizzi, Assessora alla Rigenerazione Urbana. “Come Amministrazione siamo consapevoli delle difficoltà che tuttavia persistono in alcuni ambiti più che in altri e in alcune aree; per questo, continueremo ad investire per supportare la vitalità della città nel suo complesso. Vanno in questa direzione gli oltre 500 mila euro che abbiamo investito in bandi e altre attività per supportare la crescita del commercio e i negozi di vicinato e guardiamo con ottimismo alle opportunità di nuove progettualità e finanziamenti legati all’HUB urbano (di recente riconosciuto dalla Regione Emilia-Romagna) e agli HUB di prossimità che andremo a studiare”.

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Ultimo aggiornamento: 03-09-2025, 12:50