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È stata pubblicata la graduatoria delle iscrizioni ai servizi educativi 0-6 anni per l’anno scolastico 2025/2026.
Nidi d’infanzia
Saranno 2.072 i posti nido sul territorio comunale, grazie alla sinergia tra pubblico e privato e all’attivazione per il prossimo anno educativo di 17 nuovi posti in convenzione.
Per i nidi d’infanzia, le domande effettive in graduatoria per l’anno scolastico 2025/2026 sono state 1.478, con 710 bambine/i in lista d’attesa, di cui 643 residenti nel Comune di Parma
. Rispetto allo scorso anno – quando le domande erano 1.493 e i bambini e le bambine in attesa 754 (686 residenti) – si registra una diminuzione della lista d’attesa in valore assoluto e percentuale, passata dal 50,8% al 48%.
Un risultato che riflette l’efficacia degli investimenti messi in campo, in particolare attraverso l’attivazione di nuovi posti in convenzione e a gestione indiretta. L’intervento si inserisce in una strategia più ampia di progressiva riduzione delle liste d’attesa, che guarda al traguardo dell’anno scolastico 2026/2027, quando entreranno in funzione i nuovi nidi Eurosia e Parma Mia, finanziati con fondi PNRR, per un totale complessivo di 160 nuovi posti.
Scuole d’infanzia
Per le scuole dell’infanzia, le domande effettive in graduatoria sono state 1.412, con 451 bambine/i in lista d’attesa, di cui 365 residenti nel Comune di Parma. Lo scorso anno le domande erano state 1.499, con 483 bambine/i in attesa (393 residenti).
La percentuale di attesa risulta sostanzialmente stabile, passando dal 32,2% al 31,9%, a conferma di una progressiva stabilizzazione del rapporto tra domanda e offerta. Un equilibrio che, anche grazie al proseguimento della convenzione con le scuole paritarie, lascia prevedere il raggiungimento dei livelli di copertura percentuale ottenuti lo scorso anno.
Come già avvenuto per l’anno scolastico in corso, anche per il 2025/2026 sarà necessario attendere il mese di dicembre, con la conclusione dello scorrimento delle liste d’attesa, per disporre del dato definitivo.
Questo perché è attualmente in vigore la convenzione strutturale con le scuole dell’infanzia paritarie, che lo scorso anno ha consentito un abbattimento dell’80% delle liste d’attesa, dimostrando la sua efficacia nel garantire una maggiore copertura e accessibilità al servizio.
Scorrimento delle graduatorie e tempi d’attesa
Un ulteriore elemento di rilievo riguarda la riduzione dei tempi di scorrimento delle liste d’attesa, prevista dal nuovo regolamento approvato in Consiglio Comunale.
Questo permetterà di anticipare al 25 e 26 giugno gli incontri con le famiglie di bambine e bambini delle nuove sezioni di nido e scuola dell’infanzia, in vista dei percorsi di inserimento previsti per settembre.
Una misura importante sia per favorire la conciliazione dei tempi di vita e lavoro delle famiglie, consentendo loro una migliore programmazione, sia per garantire maggiore certezza alle famiglie in attesa, che potranno avere indicazioni più tempestive su eventuali ulteriori disponibilità di posti prima dell’estate.
I dati
L’obiettivo dell’Amministrazione è il raggiungimento dei traguardi fissati dall’Unione Europea per il 2030 in materia di copertura dei servizi educativi 0-6 anni: 45% per i nidi e 98% per le scuole dell’infanzia, calcolati sull’utenza potenziale del territorio.
Ad oggi, la copertura complessiva a Parma si attesta al 61,5% per i nidi (di cui il 43% garantito da posti pubblici) e al 93% per le scuole dell’infanzia, considerando l’insieme dei posti a gestione diretta, indiretta, statale e in convenzione.
Un dato particolarmente significativo se confrontato con la media nazionale, che per i nidi si ferma al 28% (dato Istat), e con quella regionale dell’Emilia-Romagna, pari al 41,6%. Proprio in virtù di questi risultati, la città di Parma non è rientrata tra i Comuni beneficiari dei fondi PNRR destinati alla costruzione di nuovi nidi, avendo già superato sia la media italiana che l’attuale obiettivo europeo (33%).
Questo comporta che ogni ulteriore investimento – come quelli attivati attraverso la convenzione con i gestori privati – sia interamente sostenuto dal bilancio comunale, senza copertura statale, pur rispondendo concretamente ai bisogni delle famiglie e contribuendo al mantenimento di un’offerta educativa ampia, accessibile e di qualità.
“Dato il risultato positivo dei percorsi di incremento posti in ottica di sinergia fra pubblico privato per le scuole infanzia, il nostro obiettivo ora sono i nidi – ha commentato l’assessora ai Servizi Educativi Caterina Bonetti. Se consideriamo infatti che in città una percentuale di famiglie non irrilevante sceglie servizi privati non paritari per l’educazione dei figli in età 3/6 – dato che si riconferma, pur con quote più contenute, anche nei numeri dell’educazione parentale nella scuola dell’obbligo (70 bambini nell’anno scolastico 2024/25) – possiamo ragionevolmente pensare che, con l’attuale modello di convenzione si possa traguardare all’obiettivo europeo del 2030 con concretezza, offrendo in città una copertura prossima alla piena, mantenendo un’offerta educativa plurale che consenta libertà di scelta educativa alle famiglie in un contesto di forte governance pubblica grazie al lavoro del coordinamento pedagogico territoriale”.
“Venendo ai nidi l’investimento complessivo per la costruzione dei due nuovi nidi è a oggi di 7 milioni e 700 mila euro, cui andranno ad aggiungersi le spese di allestimento spazi e quelle del personale e di gestione – prosegue Bonetti. I dati non dicono tutto, ma segnano l’importanza attribuita dal Comune alle nuove generazioni e al tema della conciliazione familiare. Una questione politica aperta resta quella dei costi di personale, vero elemento di costo per gli enti locali, rispetto al quale allo stato attuale i provvedimenti nazionali non vedono copertura di quelli che sono stati gli aumenti contrattuali, né la maggior presa in carico di bambini con disabilità certificata nei primi anni d’infanzia. Un tema urgente, che rischia di frenare lo sviluppo di ulteriori progettualità – sia pubbliche che private – nei territori, anche a fronte di una carenza strutturale di figure educative qualificate. Occorre quindi lavorare in maniera corale per garantire una maggior copertura di servizi, sempre considerando la pluralità di offerta territoriale e le differenti esigenze educative delle famiglie che, in particolare per i nidi, hanno visto un’evoluzione importante in termini di modelli e approcci negli ultimi anni, fermo restano sempre l’esigenza di un rigoroso controllo pubblico a garanzia dei piccoli cittadini”.
Le graduatorie per entrambi gli ordini di scuola (Nidi d’Infanzia e Scuola dell’Infanzia) sono pubblicate sul portale del Comune di Parma dedicato, accedendo con SPID.
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Ultimo aggiornamento: 14-04-2025, 12:43