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12.01.10 / CULTURA / Ufficio Stampa

PREMI SANT’ILARIO, I CURRICULA DEI PREMIATI

PREMI SANT’ILARIO, I CURRICULA DEI PREMIATI


Cinque medaglie d’oro e sette attestati di civica benemerenza verranno consegnati dal sindaco Pietro Vignali durante la cerimonia di domani. Le medaglie d’oro sono assegnate alla Comunità Educativa Biondi, storica istituzione cittadina impegnata nell’accoglienza di minori; Gianni Grassi, imprenditore e innovatore nel settore della macinazione del grano; Giuseppe Marchetti, scrittore e critico letterario; Istituto Salesiano San Benedetto, che da 120 anni opera a Parma nella formazione ed educazione dei giovani; Parma Football Club, oggi rilanciata ai vertici della massima serie calcistica nazionale. Sette invece gli attestati di civica benemerenza, assegnati a Paolo Camaioni, per l’inserimento lavorativo dei disabili; Anna e Gianfranco Carrera, una famiglia impegnata nell’accoglienza e nell’animazione missionaria; Comitato Provinciale dei Volontari della Protezione Civile, per l’opera di intervento in casi di calamità naturali, come dimostrato a seguito del tragico terremoto in Abruzzo; Comunità di Sant’Egidio, per il servizio a favore di anziani e delle fasce più deboli della popolazione; Emilia Borella Contino, per la sua attività nella sezione femminile nella Croce Rossa di Parma; Francesco Mineo, per la sua opera all’interno dell’Unitalsi; Alberto Zanchetti, per i progressi scientifici e clinici a livello mondiale nella terapia dell’ipertensione legati al suo nome. Medaglie d’oro COMUNITA’ EDUCATIVA BIONDI La comunità educativa Biondi ha origine antiche. Fu il canonico Giovanni Biondi (1747-1808) a fondare nel 1792 l’Ospizio delle Margheritine allo scopo di “provvedere gratuitamente al ricovero, mantenimento, educazione morale e fisica di fanciulle povere e abbandonate”. Il Governo Ducale di Maria Luigia, nel 1827, riconobbe l’Istituto con il nome di Ospizio Biondi. Nel 1950 la gestione dell’Istituto passò alle Suore Orsoline Figlie di Maria Immacolata nell’attuale sede di Borgo San Domenico. Il Biondi è una comunità educativa che accoglie oggi 20 tra bambine e ragazzi dai 3 ai 18 anni di età. Giovani le cui famiglie, per diversi motivi, non sono in grado di garantire ai figli un ambiente favorevole alla loro crescita. La Comunità Biondi opera in stretto raccordo con i Servizi Sociali del Comune di Parma, svolgendo l’importante ruolo di ente affidatario. Attorno alla comunità gravitano giovani, adulti, famiglie e volontari, in virtù di un genuino spirito di collaborazione e gratuità di cui le Suore sono il primo tangibile e costante esempio. Proprio per la sua missione di accoglienza, la presenza del Biondi è una grande ricchezza per tutta la comunità e una risorsa per la cittadinanza. All’interno del Biondi sono previsti due tipi di inserimento, residenziale e diurno. Due piccoli appartamenti accolgono i giovani ospiti, e questo consente di creare un clima familiare che favorisce le relazioni interpersonali. Molteplici sono le attività educative a favore dei ragazzi, dallo studio alle lezioni personali, dalla gestione del tempo libero alla pratica sportiva alla gestione dei fine settimana per i ragazzi che non rientrano in famiglia. GIANNI GRASSI La storia professionale di Gianni Grassi s’identifica con quella della sua azienda, la Molino Grassi S.p.A., società della quale è Presidente. L’azienda fu fondata nel 1934 dal padre Silvio, che iniziò in quegli anni l’attività di macinazione del grano tenero per la produzione di farina. Insieme al padre, i figli Gianni, Walter ed Erminio acquistarono nel 1945 un molino per aumentare la capacità produttiva. Dagli anni ’60 la Molino Grassi si distingue per investimenti e ampliamenti che consentono all’azienda di diventare leader del mercato, anche attraverso l’entrata nel settore del biologico e l’ottenimento di accreditamenti quali la certificazione dei sistemi di gestione per la qualità aziendale e per la sicurezza alimentare. L’intuizione di Gianni Grassi è stata quella di credere nell’importanza di quelle innovazioni tecnologiche che hanno permesso all’azienda di raccogliere le sfide del mercato, diversificando la produzione e promuovendo continui investimenti, con una grande attenzione per la qualità e la sicurezza dei prodotti. Le esperienze acquisite nel settore cerealicolo consentono a Gianni Grassi di ricoprire per diversi periodi l’incarico di Capo Gruppo del settore Molitoria – Prodotti Zootecnici presso l’Unione Parmense degli Industriali, per la quale ha svolto anche la funzione di componente del Consiglio Direttivo. Le sue intuizioni in materia di mercato lo portano inoltre a ricoprire incarichi presso la Borsa Merci di Parma per il settore delle granaglie. Negli anni ’90 è stato Sindaco in Gazzetta di Parma srl. Le numerose attività imprenditoriali non impediscono a Gianni Grassi di dedicarsi con attenzione ed affetto alla propria famiglia e di trasmettere ai propri figli e nipoti la dedizione al proprio lavoro e l’ambizione imprenditoriale sempre nel rispetto dei principi di onestà e lealtà che hanno fatto da sfondo ad ogni sua scelta. GIUSEPPE MARCHETTI Giuseppe Marchetti è nato nella Bassa modenese. Ha studiato a Urbino e a Roma dove ha frequentato le lezioni di Ungaretti. Critico letterario, scrittore, poeta, saggista e studioso di letteratura italiana contemporanea. Da anni è attivo in città in varie iniziative e manifestazioni culturali, anche come curatore del ParmaPoesia Festival. Dopo gli studi e una breve parentesi d’insegnamento, è stato nominato bibliotecario alla Palatina, dove ha lavorato per trent’anni. Dal 1970 è critico letterario della Gazzetta di Parma e nel 1994 Indro Montanelli lo chiama a ricoprire lo stesso incarico per il suo nuovo giornale, “La Voce”. Marchetti ha inoltre collaborato a riviste letterarie quali “Nuova Antologia”, “Paragone”, “Nuovi Argomenti”, “Nuova Rivista Europea”, “Il Ponte”, “Letture” e al quotidiano “Il Giorno”, “Il Messaggero veneto” e “Il Giornale d’Italia”. Ha pubblicato raccolte di poesie e di saggi e monografie. I suoi saggi hanno riguardato tutti gli scrittori italiani del Novecento, e in particolare volumi su Piovene, Delfini, Soffici, Rebora. Ha pubblicato studi sulla letteratura russa moderna, La petite capitale, Questo ‘900 e Poeti nel Novecento. Nel ’78 esce il suo primo romanzo La passivazione, successivamente riscritto e rivisto per le edizioni Diabasis con il titolo La noia fitta delle primavere. Ha, tra l’altro, curato la monumentale storia della città Parma vicende e protagonisti con Molossi e Capelli, Giornali umoristici di Parma, l’antologia Poesia parmigiana del ‘900 e alcuni capitoli del volume Pizzetti e Parma. Per le edizioni MUP ha pubblicato il romanzo breve Una grande innocenza. Ha collaborato con decine di schede al Dizionario Bompiani degli Autori. Nel 2008 ha visto la luce un suo volume di saggi critici dedicati alla narrativa italiana del Novecento, Centolibrinovecento, una singolare rivisitazione dei testi in prosa più importanti del secolo in Italia. Va infine ricordato che l’editore Guida di Napoli ha pubblicato una sua piccola storia di Parma. ISTITUTO SALESIANO SAN BENEDETTO Nel 150° anniversario della fondazione della "Pia Società San Francesco di Sales" da parte di don Giovanni Bosco, dopo avere inoltre superato il traguardo dei 120 anni di presenza nella nostra città, sono premiati i Salesiani di Parma. L’Istituto Salesiano fu inaugurato nel novembre 1888 con l’apertura della parrocchia San Benedetto e dell´Oratorio. Le attività scolastiche iniziarono il 12 ottobre 1889, sotto la direzione don Carlo M. Baratta. Presto il San Benedetto divenne un centro culturale per la città. La parificazione del ginnasio avvenne nel 1930, con immediato aumento delle iscrizioni e conseguente ampliamento degli edifici. Il 25 aprile 1944 parte di questi edifici sono stati distrutti dai bombardamenti. Nel 1951 si decise di chiudere la 4° e 5° ginnasio per iniziare il Liceo Scientifico, continuando e potenziando la Scuola Media. Nel 1954 fu inaugurata la prima parte della costruzione del Liceo e nel 1968 la seconda parte. Nel 1956 iniziò il Convitto per studenti di scuola superiore e nel 1980 il Convitto per universitari. Nel 1994 don Egidio Viganò, settimo successore di don Bosco, inaugurò la nuova palestra dedicata al dottor Vero Pellegrini, per molti anni medico dell´Istituto e presidente degli ex-allievi. Nel 2001 è stata aperta anche la Scuola Elementare, gestita prima dalle Figlie di Maria Ausiliatrice in Piazzale San Benedetto. LA SCUOLA E LA COMUNITA' SALESIANA OGGI - Oggi sono attive una sezione della scuola primaria (elementare), tre sezioni della scuola secondaria di primo grado (medie) e una sezione del Liceo Scientifico. La comunità, diretta da don Giuliano Giacomazzi, si compone di 15 membri (14 sacerdoti e un giovane salesiano), impegnati a vari livelli, insieme agli insegnanti laici e ai volontari, nell'educazione dei giovani. Da ricordare inoltre le importanti realtà della parrocchia e del Collegio Universitario "don Bosco". IL METODO EDUCATIVO - Il sistema preventivo è la metodologia pedagogica ideata da Giovanni Bosco e caratterizzata da diversi obiettivi: la volontà di stare tra i giovani condividendo la loro vita, guardando con simpatia il loro mondo, attenti alle loro vere esigenze e valori; l´accoglienza incondizionata che si fa forza promozionale e capacità instancabile di dialogo; il criterio preventivo che crede nella forza del bene presente in ogni giovane, anche il più bisognoso, e cerca di svilupparla mediante esperienze positive di bene. PARMA FOOTBALL CLUB Il Parma Calcio nasce ufficialmente il 27 luglio 1913 con il nome Verdi Football Club, che cambierà presto, il dicembre dello stesso anno, in Parma Football Club. La divisa è bianca con croce nera sul petto. Le competizioni iniziano nella stagione 1919/20, terminata con un secondo posto nel girone eliminatorio del campionato emiliano. Nel 1928/29 il Parma vince la prima divisione ed è ammesso alla serie B su girone unico. Dopo qualche anno in B, il ciclo in serie C negli anni precedenti la seconda guerra mondiale, fino alla stagione 1953/54 che vede il Parma chiudere il campionato al primo posto. Il Parma resta in B per 11 stagioni: sono gli anni di Ivo Cocconi, che con 308 presenze diventa il fedelissimo nella storia del club. Nella stagione 1960/61 il Parma si affaccia per la prima volta sul palcoscenico europeo, ottenendo due vittorie contro il Bellinzona nella Coppa delle Alpi. Segue il ritorno in C nel 1964/65 e un altalenarsi tra B e C per tutti gli anni ’70. Gli anni ‘80 si aprono all’insegna della serie C, abbandonata una prima volta al termine del torneo 1983/84 con Marino Perani. La stagione 1985/86 è l’ultima di terza serie della sua storia, perché a riportare il Parma in B è Arrigo Sacchi, che l’anno successivo guiderà gli emiliani al settimo posto grazie ad un gioco moderno e spettacolare. La storica promozione in serie A è datata 27 maggio 1990. Il Parma la conquista alla penultima giornata battendo in casa gli storici rivali della Reggiana con gol di Osio e Melli. Nel 1991/92 dà il via a un ciclo vincente che porterà quattro titoli in altrettanti anni: Coppa Italia, Coppa delle Coppe, Supercoppa Europea, Coppa Uefa. Il ciclo di Nevio Scala finisce con il sesto posto nella stagione 1995/96. Dopo due anni sotto la guida di Carlo Ancelotti arriva Alberto Malesani, che nel 1998/99 vince la Coppa Italia e la Coppa Uefa. All’inizio della stagione 1999/2000 un altro trionfo: a San Siro il Parma si impone 2 a 1 sul Milan vincendo la prima Supercoppa di Lega. Dal 2000 sono diversi i cambi di allenatore: dopo Malesani il breve ritorno di Sacchi, quindi l’arrivo di Ulivieri che conduce gli emiliani al quarto posto finale e alla qualificazione ai preliminari di Champions. Ultimo trofeo per il Parma è la conquista della Coppa Italia contro la Juventus, cui segue l'arrivo di Prandelli e due quinti posti in classifica. Nel mezzo il crac della Parmalat. Ancora tre stagioni in A prima della retrocessione in B, subito riscattata dalla promozione nella stagione 2008/09 con mister Francesco Guidolin. Nel gennaio 2007 la società è rilevata da Tommaso Ghirardi, imprenditore bresciano con il quale è iniziato un progetto che ha l'obiettivo di riportare il Parma Fc in Europa nel giro di alcuni anni. La richiesta al Sindaco Pietro Vignali per assegnare la medaglia d'oro alla squadra crociata è arrivata dai circa 5000 soci del Centro di coordinamento dei Parma club. Attestati di civica benemerenza PAOLO CAMAIONI Paolo Camaioni è da sempre impegnato nel mondo della disabilità e, dalla fine del 2008, ha spostato la propria attenzione anche sulle problematiche legate alle tossicodipendenze. Attualmente è un educatore dell’Ausl in servizio al Sert e si occupa del recupero dei ragazzi alle prese con problemi di dipendenze, attraverso il loro inserimento nel mondo del lavoro. Nel 1984 assieme a Mario Tommasini, Beatrice Daverio e diverse famiglie fonda la cooperativa “I Girasoli”, una realtà simbolo del mondo dei disabili che lavora nel cuore dell’Oltretorrente per potenziare l’autonomia dei suoi ospiti e, quando possibile, inserirli nel mondo del lavoro. Nel corso degli anni si è occupato per conto dell’Ausl dell’integrazione e occupazione di giovani diversamente abili, riuscendo a inserire nel mondo del lavoro centinaia di persone. Una parte significativa dei collocamenti è avvenuta nelle aziende e istituzioni più importanti della città: Barilla, Bormioli, Ausl, Comune di Parma, Chiesi Farmaceutici e tante altre realtà. Ha collaborato a vari progetti a livello regionale e nazionale con Mario Tommasini, stando al suo fianco anche durante la malattia. Il suo impegno è stato apprezzato da quanti hanno avuto modo di lavorare al suo fianco. ANNA E GIANFRANCO CARRERA Originari della provincia di Cremona, sposati da 23 anni, i coniugi Carrera hanno due figlie, Maria Silvia e Benedetta. Vivono nella canonica di Roncopascolo da 8 anni, da quando hanno fondato l’associazione “di mano in mano”. La loro storia di famiglia e l’attività dell’associazione si imperniano intorno al lavoro, all’accoglienza e all’animazione missionaria. Per il lavoro, gestiscono un “mercato del riutilizzo”, un negozio del vestito usato e d’occasione, attività di sgomberi e di piccoli trasporti. Per l’accoglienza, negli spazi della canonica, accolgono persone in difficoltà, in particolare giovani immigrati, ma anche mamme con bambini e altre persone bisognose di nazionalità italiana. Il 15 gennaio apriranno una casa di accoglienza per giovani immigrati a Viarolo. Per l’animazione missionaria, organizzano campi di lavoro per giovani, giornate di ritiro spirituale, visite nelle scuole ecc. L’attività no-profit permette anche il sostegno e la realizzazione di progetti di cooperazione e sviluppo: il progetto “Acqua potabile” in Cameroun, “Tutti a scuola” in Benin, il progetto “Albania”, il sostegno a missionari e l’accompagnamento a famiglie del territorio. Hanno vissuto esperienze di vita missionaria un anno in Uganda e 3 anni in Brasile. COMITATO PROVINCIALE DI PARMA DEGLI ORGANISMI DI VOLONTARIATO PER LA PROTEZIONE CIVILE- CPPAVPC Il CPPAVPC nasce nel 1986 e diventa il perno della Protezione Civile in ambito provinciale e interlocutore nei confronti della Pubblica Amministrazione, in dialogo con tutte le istituzioni del territorio. Sin dal 1976, nel territorio della Provincia di Parma, esistevano delle realtà operative interassociative ampiamente sviluppate, nate in occasione del terremoto del Friuli e consolidatesi ulteriormente sugli altri eventi calamitosi del 1980 in Irpinia, nel 1984 nel Molise, e nel 1986 a Parma. Ad oggi il Comitato è composto da 30 realtà associative. Gli obiettivi primari del Comitato sono l’intervento unitario e programmato nelle piccole e grandi calamità, la formazione dei volontari e la sensibilizzazione della opinione pubblica sugli eventi calamitosi. Nel 1991 il Comitato ufficializza la propria posizione giuridica con la stesura dello Statuto. Nel 2002 dà vita al primo Centro Unificato di Protezione Civile in Italia con sede in via del Taglio. In situazioni di emergenza il Comitato svolge soprattutto un compito di coordinamento operativo delle associazioni di volontariato, impegnate nelle attività di supporto alle istituzioni preposte, e concorre agli interventi di emergenza dichiarate dal Sindaco del Comune o dal Prefetto, mediante personale volontario adeguatamente formato a fronteggiare gli eventi calamitosi, In situazioni di normalità, invece, il Comitato cura la formazione dei volontari delle associazioni inscritte, organizza periodiche esercitazioni, in autonomia o insieme alle istituzioni statali preposte, promuove ed organizza con gli altri organismi deputati momenti di formazione sulla cultura della sicurezza e della protezione civile rivolti alla popolazione ed alle scuole di ogni ordine e grado. Nel corso di questi anni il Comitato ha stretto convenzioni con Comune di Parma, Provincia di Parma e Regione Emilia - Romagna per la gestione operative di attività di previsione, prevenzione e controllo in materia di attività di antincendio boschivo, controllo dei corsi d’acqua, formazione e istruzione del personale docente e non docente delle scuole ad affrontare momenti di emergenza nei plessi scolastici, gestione e mantenimento di mezzi ed attrezzature della Colonna Mobile Regionale e del Centro Unificato di P.C. di Parma. Nel 2009, in Abruzzo, il Comitato è intervenuto con più di 500 volontari su turni di 7 giorni. COMUNITA’ DI SANT’EGIDIO DI PARMA La Comunità di Sant'Egidio, nata a Roma nel 1968, si costituisce a Parma nel 1989 per iniziativa di alcuni studenti del Liceo classico “Romagnosi”. Lo stesso anno inizia la “scuola popolare”, un'esperienza di sostegno educativo e scolastico per i bambini del quartiere Cinghio e Montanara. In parallelo al diffondersi dell'immigrazione a Parma, dal 2001, la “scuola popolare” cambia nome e diventa la “scuola della pace”: costruire la città del domani, garantire a Parma un futuro di convivenza diventa il tema principale a partire dal fatto di favorire l'integrazione e l'amicizia tra bambini italiani e stranieri. Risale invece al 1992 l'impegno della Comunità di Sant'Egidio di Parma con gli anziani, che è presente in Oltretorrente con una rete di visite domiciliari in quartiere, a “Villa Parma” e nella Comunità alloggio del “XXV aprile”. La scelta della Comunità è quella di svolgere il proprio servizio gratuitamente e senza compenso alcuno, fedele al detto evangelico “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”. Per il suo servizio Sant'Egidio trae linfa dalla preghiera comune, che si tiene tre volte la settimana. La Comunità di Sant'Egidio di Parma svolge inoltre alcune note iniziative come il pranzo di Natale, il Rigiocattolo, la festa della Pace (in collaborazione con svariate scuole), e la marcia della Pace. Si tratta di iniziative che hanno carattere cittadino ma che al contempo si innestano nella missione internazionale della Comunità di Sant'Egidio, contribuendo a progetti di sviluppo in Albania e in Africa. EMILIA BORELLA CONTINO Attiva nella Sezione femminile della Croce Rossa di Parma da oltre 25 anni, dal 1996 ne è ispettrice provinciale, dopo essere stata eletta all’unanimità per tre mandati. Il suo ruolo la porta a coordinare il lavoro di 130 volontarie, che assistono 350 famiglie bisognose della città distribuendo generi alimentari e vestiario, fornendo medicinali, protesi, occhiali, donando giocattoli e dolci ai bambini seguiti, aiutando le persone in difficoltà nel disbrigo delle pratiche burocratiche che la loro condizione richiede. Una particolare attenzione è rivolta all’infanzia. Molti bambini giungono da Paesi lontani, vengono ricoverati a Parma e seguiti dal Comitato femminile, che si occupa anche dei viaggi e dell’alloggio di un genitore. Dopo la guarigione i bambini tornano nei Paesi d’origine dalle loro famiglie. Nell’organizzazione dell’assistenza umanitaria e degli eventi per la raccolta fondi Emilia Borella Contino ha sempre dimostrato un grande impegno, spirito di servizio, notevoli capacità organizzative e di coinvolgimento. Oltre all’attività in Croce Rossa, la signora Contino svolge a titolo personale attività in vari campi del volontariato, in particolare a favore dei bambini della Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale di Parma, a favore di “Casa Francesco” a Marore, di cui è stata fondatrice, e di contrasto alle povertà dei Paesi stranieri. FRANCESCO MINEO Francesco Mineo è nato a Trapani e risiede a Parma dal 1970. Dal 1987 medico ospedaliero presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, attualmente è responsabile della struttura semplice di Medicina di Urgenza. Presidente della sezione locale dell’Unitalsi (Unione nazionale italiana trasporti ammalati Lourdes e santuari internazionali), è un personaggio molto noto nel mondo del volontariato cittadino. Mineo fa parte dell’Unitalsi dal 2001 e si impegna a portare avanti le finalità dell’associazione, che si rivolge soprattutto alle persone non autosufficienti, come disabili e anziani. Radicata nel territorio, l’associazione ha come momento forte della sua vita ordinaria il pellegrinaggio mariano a Lourdes. Nel territorio ricerca la vicinanza alle persone più bisognose, come testimoniato dall'impegno cittadino nel trasporto diurno e serale di persone disabili (servizio Arianna) e nella Protezione Civile (in particolare nel recente terremoto in Abruzzo). Nella Chiesa si impegna a educare i suoi associati alla fede. Direttore sanitario dell’Avis comunale, Mineo è inoltre membro dell’Hospitalitè Notre Dame de Lourdes, del consiglio direttivo Amci di Parma, e della segreteria del consiglio pastorale diocesano. Laico associato della Carità di Nevers, è da sempre credente, ma dal momento in cui si è recato a Lourdes ha intrapreso un nuovo cammino, vivendo la propria vocazione nei servizi di volontariato che svolge. ALBERTO ZANCHETTI Alberto Zanchetti è nato a Parma, dove ha frequentato tutte le scuole fino al Liceo Romagnosi e all’Università, laureandosi in Medicina e Chirurgia. Zanchetti inizia la sua carriera di medico come assistente all’Istituto di Fisiologia Umana dell’Università di Pisa, quindi all’Istituto di Patologia Medica dell’Università di Siena. Nel 1953/54 è Fellow della Rockfeller Foudation presso la University of Oregon School of Medicine (Usa). Nel 1996 segue il maestro Prof. Cesare Bartorelli all’Università di Milano, dove diventa professore ordinario di Semiotica medica, poi di Patologia Medica ed infine di Clinica Medica. Attualmente è professore emerito dell’Università di Milano e Direttore scientifico dell’Istituto Auxologico Italiano di Milano. Gli studi di Alberto Zanchetti sono soprattutto rivolti alla fisiopatologia clinica e terapia dell’ipertensione arteriosa e delle malattie cardiovascolari e al controllo nervoso della circolazione e delle funzioni renali. In questi campi ha pubblicato oltre 500 articoli su riviste internazionali, trattati e monografie. Attualmente è coordinatore di un “Network of Excellence” finanziato dalla Commissione Europea per lo studio della genetica dell’ipertensione arteriosa e delle complicanze. Il nome di Alberto Zanchetti è associato a tutti i maggiori progressi scientifici e clinici che negli ultimi cinquant’anni hanno segnato i successi della terapia dell’ipertensione. Dal 1995 Zanchetti è “editor in chief” del Journal of Hypertension di Londra ed è membro del board editoriale di numerose altre riviste mediche di prestigio. E’ membro di numerose società scientifiche nazionali ed internazionali. Da oltre vent’anni è consulente per le malattie cardiovascolari dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dal 1978 ha partecipato alla redazione di tutte le principali linee guida per l’ipertensione arteriosa dell’OMS.

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