18.05.15
/ CULTURA
/ Giorgia Cavazza
Parma celebra il Centenario della Prima Guerra Mondiale
Parma 18 maggio 2015
- 19 Maggio ore 18 - Casa della Musica – P.le S. Francesco
la Biblioteca Palatina e l’Associazione Culturale “Voglia di leggere – Ines Martorano” propongono una riflessione sul clima culturale d’inizio Novecento, permeato di tensioni irrazionaliste e violente, che fu della Grande Guerra la premessa morale attraverso un reading sulla figura di Gabriele d’Annunzio, massima espressione di quel clima, nella vicenda bellica e fiumana.
DA QUARTO A FIUME: la parabola di una guerra
I discorsi di Quarto e di Roma di Gabriele d’Annunzio letti da Umberto Fabi
A seguire:
L'impresa di d'Annunzio a Fiume fra interventismo, imperialismo e autodeterminazione
Conferenza di Paolo Cavassini Letture da La Carta del Carnaro - Filmati e testimonianze
- 22 Maggio ore 17 – Oratorio Novo della Biblioteca Civica – V.lo Santa Maria
PER UN SACCO DI GRANO
Le vicende di un soldato delle retrovie, la storia di una famiglia divisa, una nonna ormai stanca e malata e una nipote bambina, curiosa di quella curiosità che non ha dolore, per cui tutto è un gioco ancora.
Un libro costruito sulle lettere di due cuori separati, una storia salvata tra le tante piccole storie con cui la Grande Guerra è entrata nelle famiglie italiane presentato dall’autrice con la collaborazione di Laura Corsini, lettura di brani scelti e filmati
- 24 Maggio ore 18,30 - Casa della Musica – P.le S. Francesco
FIGLIO MIO BELLO ADDIO -Donne in guerra
CON MASCIA FOSCHI E, AL PIANOFORTE, ENRICO PADOVANI
Cento anni fa, il 24 maggio 1915 l'Italia dichiarava guerra all'Austria entrando così nel conflitto della Prima Guerra Mondiale. L’Assessorato alla cultura del Comune di Parma promuove un recital che vedrà protagonisti Mascia Foschi ed Enrico Padovani immaginandoli in ufficio postale di un piccolo paese, dove il rumore dei mortai che risuonano in trincea non arriva, ma si sente un altro suono. Quello della carta da lettere stropicciata per essere aperta e letta e quella della punta di china che inchiostra in bella grafia parole di affetto e conforto per gli uomini lontani da casa.
Figlio mio bello addio racconta con musica e parola e immagini (tutto rigorosamente originale) un lavoro di tessitura sociale che consentì di salvare i fondamenti della vita.
Il CENTRO STUDI MUSICA E GRANDE GUERRA dedica alle donne questo progetto che apre una finestra significativa sulla tragedia della Grande Guerra