Federico Buffa chiude Bar Sport domenica al Paganini
Lo spettacolo sarà ad ingresso libero. Anteprima con "La luna di traverso" e chiusura con il film sulla vita di Steve Mc Queen all'Edison.
Per la sua ultima giornata, domenica 25 ottobre la rassegna la rassegna a ingresso gratuito promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Parma, “BAR SPORT – Racconti di vite e di gioco” si sposta all’Auditorium Paganini.
Ad aprire la giornata alle ore 18.00 sarà la presentazione del numero 35 della rivista La Luna di Traverso, a cura dell’Associazione Culturale A.P.S Lunatici, dal titolo “FUORICAMPO”, edito da Nuova Berti Editrice di Parma. Racconti, fotografie, illustrazioni di tanti autori emergenti si affiancheranno a contributi d’Autore, tra cui un racconto inedito di Max Collini (Offlaga Disco Pax), le fotografie di Uliano Lucas, Gianni Pezzani, Pierre Javelle & Akiko Ida - MINIMIAM, Paolo Simonazzi, e una bellissima illustrazione di Guido Scarabottolo.
A chiudere, alle ore 21, la prima edizione di Bar Sport sarà Federico Buffa, commentatore di Sky Sport ma soprattutto narratore, che affronta adesso una nuova sfida portando in tournée in numerose città italiane lo spettacolo LE OLIMPIADI DEL 1936. Buffa interpreterà la parte di Wolgang Furstner, comandante del villaggio olimpico. Con lui i musicisti Alessandro Nidi, Nadio Marenco e la giovane cantante Cecilia Gragnani, che lo affiancheranno nel racconto di quelle Olimpiadi che dovevano essere, nel 1936 a Berlino, secondo Hitler e Goebbels, l’apoteosi della razza ariana e del “nuovo corso”. Quelle Olimpiadi costruirono invece uno dei simboli più luminosi dell’uguaglianza.
L’ultimo appuntamento, per gli appassionati di cinema, è infine la proiezione, in anteprima nazionale a pagamento, di STEVE MC QUEEN: UNA VITA SPERICOLATA di Gabriel Clarke e John McKenna, che si terrà presso il Cinema Edison d’Essai domenica 25 ottobre alle ore 21.15.
Steve McQueen aveva un sogno: girare il film definitivo sulle corse automobilistiche, il più realistico, il più coinvolgente. Ma la lavorazione de Le 24 ore di Le Mans gli costò tanto, in termini artistici, economici e umani. Tra divergenze con la troupe, problemi con la sceneggiatura, incidenti e tradimenti, i registi Gabriel Clarke e John McKenna costruiscono – sul filo delle testimonianze di Chad McQueen, figlio di Steve, e degli altri protagonisti di quella storica avventura cinematografica – un film nel film sul circuito dove l’icona della vita spericolata sfrecciò confondendo la finzione con la realtà dell’autodromo. E compongono il ritratto di un uomo lanciato a tutta velocità nell’esistenza e nell’arte.