Comunicati Stampa

06.03.08 / FAMIGLIA E PERSONA / Ufficio Stampa

CASA FAMIGLIA, IL SINDACO DECIDE PIÙ CONTROLLI

CASA FAMIGLIA, IL SINDACO DECIDE PIÙ CONTROLLI


Un progetto speciale per un controllo straordinario delle case famiglia collocate nel Comune di Parma, in modo da verificare il loro stato, la loro condizione e il rispetto dei criteri di tutela di soggetti fragili, quali gli anziani. E’ quanto ha deciso ieri la Giunta, su richiesta del sindaco Pietro Vignali, alla luce anche dei fatti riscontrati dai Nas lo scorso ottobre che hanno portato, l’8 gennaio, alla chiusura di una casa famiglia da parte del Comune di Parma e all’arresto, in questi giorni, di un responsabile di quella struttura. Già per regolamento interno, adottato in Consiglio, il Comune controlla due volte all’anno queste strutture, la cui apertura è parametrata da una delibera regionale. Proprio il documento interno approvato nel 2006 ha cercato di porre rimedio a quelle lacune che l’atto della Regione Emilia Romagna riscontra. Sulla base di quel regolamento è partita una serie di controlli e di incontri tra il Comune e gli operatori delle case famiglia, attraverso momenti formativi, per tutelare gli anziani e per incentivare il personale alla competenza e alla professionalità nella cura verso l’anziano. Ora il sindaco chiede di intensificare questi controlli prevedendo, attraverso magari i poli territoriali, una calendarizzazione della verifica dello stato di ospitalità degli anziani all’interno delle strutture. Da qui il mandato alla Segreteria generale del Comune di Parma di redigere un progetto, in accordo con i Servizi sociali, grazie al quale poter incentivare attività di vigilanza, ripetute e straordinarie, in accordo con gli altri enti preposti al controllo, cioè l’Azienda Usl e i Nas. Il sindaco Pietro Vignali, dopo il colloquio della scorsa settimana con i Nas di Parma, ha infatti chiesto in Giunta “un attento e straordinario monitoraggio delle case famiglia per valutare e incrementare l’azione di tutela che un Comune deve necessariamente adottare, anche su strutture private, nei confronti di soggetti potenzialmente fragili”. Il sindaco, dunque, chiede di verificare con ancora più sistematicità rispetto al passato che “le situazioni di ospitalità siano adeguate rispetto alla condizione del soggetto”. Le case famiglie a Parma sono circa 20 e sono regolamentate da una legge regionale, che individua la dichiarazione di inizio attività come vincolo autorizzatorio all’apertura. enbsp

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