CHIUSURA CASA FAMIGLIA “AMICA”: AIUTO ALLE FAMIGLIE, NEL RISPETTO DELL’ORDINANZA
CHIUSURA CASA FAMIGLIA “AMICA”: AIUTO ALLE FAMIGLIE, NEL RISPETTO DELL’ORDINANZA
Disponibilità, ma anche fermezza nel far rispettare un’ordinanza, adottata a tutela degli anziani presenti nella struttura. E’ quanto ha ribadito l’assessore ai Servizi sociali Paolo Zoni durante l’incontro di questa mattina con i famigliari di quattro ospiti della casa famiglia chiusa la scorsa settimana dal Comune di Parma, in seguito all’ispezione dei Nas di Parma e della dirigente dei Servizi sociali del Comune di Parma. “Quando i Nas segnalano al Comune inadempienze e situazioni che possono mettere a rischio la salute degli ospiti - spiega Zoni - è mio dovere intervenire. Non posso e non voglio esimermi da questo nell’interesse degli anziani e delle loro famiglie”. Alle famiglie è stato confermato, così come la scorsa settimana, l’impegno ad aiutarle a trovare una soluzione alternativa per gli anziani ospiti della casa famiglia. In sintesi questo significa anche la possibilità di un rientro al proprio domicilio con il supporto dei servizi domiciliari, oppure valutare l’inserimento in una struttura pubblica, che però deve essere subordinata ai requisiti richiesti dal regolamento, o dare la possibilità agli anziani di consultare un elenco delle strutture private autorizzate e, inoltre, concedere alcuni giorni di tolleranza nei confronti dell’ordinanza della chiusura, per permettere a tutti gli ospiti di trovare una soluzione alternativa. “Tuttavia – sottolinea Paolo Zoni – quanto rilevato dal sopralluogo non lasciava spazio a deroghe temporali, soprattutto considerando il fatto che questa casa famiglia era già stata diffidata”. I motivi della chiusura, infatti, sono da ricondurre alla mancanza di titolo per lo svolgimento della prestazione sanitaria, alla presenza di tre anziani non autosufficienti, per i quali al momento del sopralluogo sono stati riscontrati inadeguati strumenti gestionali e strutturali al fine di un’idonea attività socio-assistenziale, e alla conduzione della struttura, potenzialmente pericolosa per la sicurezza degli ospiti. “Ai famigliari – continua l’assessore Zoni – ho ribadito che il provvedimento è stato preso puramente nell’interesse e nella tutela degli anziani ospiti e che quindi non c’è alcuna intenzione da parte del Comune di tornare indietro, in quanto è interesse di questa Amministrazione difendere i soggetti più deboli”.