Comunicati Stampa

13.04.11 / FAMIGLIA E PERSONA

Arti marziali per la disabilità

Nelle giornate del 16 e 17 aprile presso il Pala Enza di S. Ilario, patrocinato dal Comune di Parma e dal Comune di Sant’Ilario, avrà luogo lo stage internazionale di Aikido diretto dal maestro Gaku Homma Kancho. L'evento è organizzato dal Gruppo Aikido Insieme di Parma della Fesik (Federazione educativa sportiva italiana Karate e Discipline associate), direttore tecnico nazionale maestro Michel Nehme.


Nelle giornate del 16 e 17 aprile presso il Pala Enza di S. Ilario, patrocinato dal Comune di Parma e dal Comune di Sant’Ilario, avrà luogo lo stage internazionale di Aikido diretto dal maestro Gaku Homma Kancho.
L'evento è organizzato dal Gruppo Aikido Insieme di Parma della Fesik (Federazione educativa sportiva italiana Karate e Discipline associate), direttore tecnico nazionale maestro Michel Nehme.

L’intero incasso dello stage sarà devoluto in beneficenza al Comune di Parma Agenzia Politiche a Favore dei Disabili per finanziare in parte il progetto “Un fratello per amico”, rivolto ad adolescenti con fratelli e sorelle con disabilità, che prenderà avvio nell’autunno prossimo.

Per due giorni il Pala Enza sarà al centro dell'attenzione di tutti i praticanti di Aikido in Italia. Il movimento dei praticanti di Aikido è in rapido aumento e le varie scuole si stanno sempre più qualificando, offrendo livelli di insegnamento altamente professionali. La manifestazione del 16 e 17 aprile (sabato dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19, domenica dalle 9 alle 12) sarà senza dubbio un'occasione importante per dare visibilità all'Aikido, alla bellezza e all’armonia dei gesti atletici, ma anche alla cultura e alle filosofie millenarie sottese. L’ingresso per il pubblico è gratuito.

Referenti dell'associazione Aikido Insieme per l'evento:
Michel Nehme, Maestro VII Dan, telefono 338-2970160, Massimiliano Furlanetto, Maestro VI Dan, telefono 335-6326134, Flavio Pellicelli, Maestro VI Dan, telefono 347-1043857.

Aikido, che letteralmente significa "via o metodo(do) dell'armonizzazione (ai) dell'energia vitale o dello spirito (ki)”, è una moderna arte marziale di origini giapponesi praticata a mano nuda e con armi tradizionali (bastone, spada, pugnale). I praticanti vengono chiamati aikidoka. È stata sviluppata da Morihei Ueshiba (anche chiamato dagli aikidoka Osensei "Grande maestro") a cominciare dagli anni trenta del '900. Il fondatore ha continuato a insegnare la sua arte sino a poche settimane dalla morte.

La Fesik è un’associazione dilettantistica affiliata a livello mondiale alla Wuko, World Union of Karate - do Organizations, prima organizzazione mondiale fondata nel 1970.
La Fesik viene costituita a Firenze nel 1993 e nel 2001 nasce come "settore sportivo karate". A fine 2007 sono ben 448 le associazioni sportive dilettantistiche aderenti. Fondatore è stato Carlo Henke, giornalista, VIII° Dan - il più alto grado riconosciuto a livello nazionale - che debuttò nel karate nel lontano 1946 e fu per vent’anni tecnico e dirigente nell'ambito delle federazioni di arti marziali che si sono alternate nell'ambito del Coni. Dopo il mancato riconoscimento del karate da parte del Cio quale disciplina olimpica, il maestro Carlo Henke fonda la Fesik raccogliendo intorno a sé molti dei migliori tecnici italiani. Oggi la Fesik, assieme alla Fijlkam aderente al Coni, è una delle due principali federazioni operanti in Italia. Va ricordato che Carlo Henke, nel 2006 a Fortaleza in Brasile, è stato nominato Presidente Onorario della Wuko per meriti sportivi.

PROGETTO “UN FRATELLO PER AMICO”
Gruppo di psicodramma per adolescenti, fratelli e sorelle di soggetti con disabilità.

Il progetto nasce dall’ascolto delle esigenze dei genitori rispetto alle problematiche dei figli, fratelli di soggetti con disabilità, maturato attraverso l’esperienza di dodici anni di lavoro con le famiglie del progetto “A casa con sostegno” del Comune di Parma.
Alla normale complessità dell’adolescenza, quando in famiglia è presente una disabilità, si associano altri aspetti che possono incidere nello sviluppo dell’identità. In particolare, gli studi su queste tematiche evidenziano come possano presentarsi, in fratelli e sorelle di ragazzi disabili, una serie di problematiche, conseguenti agli squilibri nelle dinamiche relazionali. Questa particolare complessità può evolvere in situazioni personali particolarmente difficili, espressione di un disagio esistenziale più o meno gravoso.
L’intervento che si propone non è teso a una normalizzazione di anomalie, ma al sostegno di uno sviluppo con particolari esigenze, con valore preventivo nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità.

Obiettivi del progetto
Il gruppo di psicodramma si propone di offrire, attraverso modalità adeguate all’età dei ragazzi, la possibilità di confrontarsi, di scambiarsi esperienze, di condividere le difficoltà, l’accoglimento degli aspetti problematici peculiari della specifica condizione in cui i partecipanti si trovano, la valorizzazione degli aspetti positivi dell’esperienza quotidiana, solitamente sommersi da quelli più problematici, il recupero e il sostegno della soggettività di ognuno, e complessivamente una maggiore integrazione della dinamiche relazionali presenti nel rapporto famigliare.
Inoltre, gli obiettivi possono essere correlati alla riduzione dei sentimenti di alienazione e stigmatizzazione derivati dell’avere fratelli con particolari difficoltà, a una maggiore elaborazione dei sentimenti relativi a deficit, malattia e morte nel caso questa possa accadere, al raggiungere una maggiore capacità di esprimere le proprie emozioni e condividerle con gli altri, a migliorare le proprie relazioni con la famiglia, a vivere nel modo migliore il rapporto con i fratelli disabili.
Poter usufruire di uno spazio, quello del gruppo, che attraverso l’espressione delle dinamiche interne tese al confronto e allo scambio emotivo permette di sperimentare modalità di relazioni nuove e più congrue rispetto alle necessità, consente di ridurre i blocchi emotivi nella comunicazione e nella non comunicazione e, di conseguenza, favorisce un miglioramento consistente nella espressività comunicativa e nelle relazioni, aiutando nella prevenzione.
Il gruppo
Si tratta di un gruppo semiaperto: rivolto a una utenza definita, a ragazzi e ragazze adolescenti con fratelli e sorelle disabili, con la possibilità di inserimenti di nuovi partecipanti durante l’arco di tempo previsto, previo rispetto delle procedure di inserimento.
Modalità
Lo psicodramma classico è una modalità attiva, che considera la persona nella sua globalità comunicativa, utilizzando anche l’espressione corporea; favorisce l’incontro e la socializzazione. Per le sue caratteristiche si può considerare come una modalità privilegiata nell’approccio al sostegno psicologico e alla prevenzione in adolescenza.
Titolare
Il gruppo verrà condotto dalla dottoressa Maddalena La Valle, psicologa della cooperativa Le Mani Parlanti. Dal 1995 collabora con il Comune di Parma in attività di consulenza, formazione e sostegno psicologico a genitori con figli con disabilità.

Le dichiarazioni
“Questa iniziativa rappresenta un bell’esempio di sussidiarietà, che nasce dall’ascolto delle famiglie per offrire un sollievo concreto”, spiega Giovanni Paolo Bernini, assessore all’Agenzia Disabili.

“E’ nostra intenzione tradurre nella vita sociale i principi alla base dell’arte marziale dell’Aikido”, aggiunge Michel Nehme, direttore tecnico del Gruppo Aikido Insieme.
“Grazie al progetto ‘Un fratello per amico’ intendiamo ridurre il senso di isolamento, i blocchi emotivi ed aiutare i ragazzi a costruire un nuovo pensiero di formazione di vita”, sottolinea Fabio Groppi, presidente dell’associazione Le Mani Parlanti.

ALLEGATI |

>> foto aikido (1,85 MiB)

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