Asp ad personam, il consuntivo si chiude in utile. Tariffe invariate dal 2006
Il bilancio consuntivo 2010 dell’Asp ad personam chiude in utile. Grazie ad una gestione oculata delle finanze e alla cessione della gestione della farmacia San Filippo Neri di San Pancrazio, si passa da una perdita di esercizio di 282 mila euro (2009) a un utile di oltre 974 mila euro (la differenza positiva ammonta ad oltre 1 milione e 250 mila euro). La cifra è stata utilizzata per coprire le perdite dei tre esercizi precedenti senza mettere mano alle tariffe, rimaste invariate dal 2006.
Il bilancio consuntivo 2010 dell’Asp ad personam chiude in utile. Grazie ad una gestione oculata delle finanze e alla cessione della gestione della farmacia San Filippo Neri di San Pancrazio, si passa da una perdita di esercizio di 282 mila euro (2009) a un utile di oltre 974 mila euro (la differenza positiva ammonta ad oltre 1 milione e 250 mila euro). La cifra è stata utilizzata per coprire le perdite dei tre esercizi precedenti senza mettere mano alle tariffe, rimaste invariate dal 2006.
Il documento contabile, adottato dal consiglio, verrà approvato dall’assemblea nelle prossime settimane.
Posti quasi raddoppiati
Si è passati dai 454 posti del 1° gennaio 2010 agli 830 del 31 dicembre 2010 grazie all’ingresso in Asp di sette strutture gestite fino al 1° di aprile 2010 dal Comune, che hanno portato ad un sensibile aumento del fatturato, che si è attestato a 22 milioni 960 mila euro (nel 2009 ammontava a 18 milioni e 670 mila euro).
Spesi quasi 400 mila euro per manutenzioni e migliorie
Da segnalare anche l’importante spesa effettuata per manutenzioni e migliorie varie alle strutture. In particolare, sono stati spesi 80 mila euro per l’acquisto di letti elettrici contro le piaghe di decubito, nuove attrezzature per 81 mila euro, manutenzioni varie alle strutture assistenziali per 197 mila euro e 30 mila euro per lavori al centro San Leonardo.
Accantonati 55 mila euro nel fondo per rischi ed oneri
Sono stati infine accantonati 55 mila euro nel fondo per rischi ed oneri, che ora ammonta a 681 mila euro. Una cifra che permette così all’azienda di far fronte con maggiore tranquillità a eventuali contraccolpi legati al sopraggiungere di varie tipologie di imprevisti.
“Oggi presentiamo un bilancio in ordine, di un’azienda ben amministrata – ha affermato Lorenzo Lasagna, assessore al Welfare – Grazie ad una gestione oculata della finanze sono stati ripianate le perdite degli anni passati, connesse al rispetto dei dettati di una normativa regionale, senza toccare le tasche dei cittadini. Le tariffe infatti sono rimaste invariate”.
“I questionari di valutazione che abbiamo distribuito tra i famigliari degli utenti – ha proseguito – ci incoraggiano e evidenziano margini di miglioramento. Positiva infine la diminuzione dell’incidenza delle piaghe da decubito tra gli ospiti.
“Il blocco delle rette – ha aggiunto Giancarlo Cattani, presidente di Asp ad personam - ha portato un indubbio beneficio ai famigliari degli utenti, lasciando immutata la qualità del servizio. Per venire incontro alle esigenze degli ospiti abbiamo inoltre effettuato una serie di migliorie e adeguamenti alle strutture”.
“La nuova organizzazione della tecnostruttura – ha rimarcato Aldo Maggi, vicepresidente di Asp ad personam – sta dando ottimi risultati. Abbiamo inoltre stretto un accordo con i sindacati per dar vita a una collaborazione fattiva e poter intervenire tempestivamente nel caso vengano segnalate eventuali criticità”.
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