Comunicati Stampa

13.09.11 / FAMIGLIA E PERSONA

Nasce la Cittadella degli archivi di via Spezia. Firmata la convenzione per l’apertura della nuova sede dell’Archivio di Stato

Nasce la Cittadella degli archivi. Questa mattina è stata firmata la convenzione fra Comune, Archivio di Stato, società Parma Infrastrutture e Demanio dello Stato, che di fatto consente l’apertura (a partire da mercoledì) dell’Archivio di Stato nella nuova sede di via Spezia, (l’area degli ex magazzini comunali dove si trova da gennaio anche l’Archivio Comunale).


Nasce la Cittadella degli archivi. Questa mattina è stata firmata la convenzione fra Comune, Archivio di Stato, società Parma Infrastrutture e Demanio dello Stato, che di fatto consente l’apertura (a partire da mercoledì) dell’Archivio di Stato nella nuova sede di via Spezia, (l’area degli ex magazzini comunali dove si trova da gennaio anche l’Archivio Comunale).
Comodato d’uso gratuito per 40 anni
Il sindaco Pietro Vignali, il direttore generale del Ministero per i Beni culturali Luciano Scala e il direttore dell’Archivio di Stato Mariella Loiotile hanno firmato il comodato d’uso gratuito per 40 anni, degli spazi che contengono la documentazione dell’Archivio che si trovava nell’Ospedale Vecchio (stimata in circa 13 mila metri lineari di scaffalature), ma anche uffici e servizi per il pubblico nei magazzini di via Spezia.
Quello trasferito da via D’Azeglio è il materiale prodotto dai diversi Stati pre-unitari dall’XI al XIX secolo e l’archivio storico della comunità di Parma, donato all’Archivio di Stato nei primi del ‘900.
In via D’Azeglio ora rimane il catasto cartografico militare e geografico collocato nei sottotetti.
Mercoledì l’Archivio di Stato sarà aperto al pubblico: tutti i giovedì e venerdì fino alle 13,30 mentre tutti i mercoledì orario continuato fino alle 17,30
Che documenti contiene la Cittadella degli Archivi?
Tutti i documenti dell’Archivio di Stato che si trovavano nella Grande Crociera dell’Ospedale Vecchio e nella cosiddetta Casina, nonché tutto il materiale dell’Archivio Storico Comunale, compreso il deposito dell’Emeroteca, che erano conservati nella Crociera e nel sotto Crociera dell’Ospedale Vecchio.
Materiale trasferito in tempo di record
In 12 mesi l’Amministrazione comunale ha approvato il progetto, ha raggiunto l’accordo con lo Stato, ha ristrutturato il capannone B (per l’archivio di Stato)dei magazzini di via Spezia, ha montato 13.000 metri lineari di scaffalature ed è riuscita a trasferire tutto il materiale conservato nella Crociera, sia dell’Archivio di Stato, sia dell’Archivio Storico del Comune.
Predisposti i progetti per il secondo e terzo stralcio della Cittadella
E’ stato inoltre predisposto il progetto per il secondo stralcio già individuato nell’adiacente locale attualmente adibito agli uffici delle manutenzioni comunali il terzo stralcio è in corso di progettazione e verrà realizzato dove ora sorge l’ex falegnameria del Comune. In questi locali dovranno essere collocati gli ultimi materiali ancora depositati nell’Ospedale Vecchio.
Archivio di Stato e comunale collegati per agevolare la consultazione di documenti
Il primo stralcio della Cittadella degli Archivi è composto dai tre edifici che accolgono la nuova sede dell’Archivio comunale.
La palazzina, che ha una superficie complessiva di circa 300 metri quadrati, è dotata di servizi igienici sia per il pubblico che per i dipendenti, attrezzati per accogliere i disabili. La sala studio è stata allestita dal personale dell’Archivio comunale, in modo da ridurre i costi del trasferimento dall’Ospedale Vecchio e velocizzare le operazioni.
Dall’ingresso di questa palazzina, l’utente può accedere anche ai locali dell’Archivio di Stato, mentre le sale di consultazione dei due archivi sono dotate di un collegamento diretto per rendere più agevole lo scambio di materiale archivistico.
Dichiarazioni Pietro Vignali, sindaco di Parma
“La Cittadella degli Archivi consente ai due Archivi, di Stato e comunale, di essere fianco a fianco, garantendo così un importante servizio per i cittadini. Inoltre, ci permette di proseguire i lavori nell’Ospedale Vecchio nella crociera e nella sottocrociera, che diventeranno rispettivamente biblioteca e un passaggio pubblico che collegherà via D’Azeglio al Parco Ducale. Ma oggi, soprattutto, mi preme dire che deve iniziare una riflessione – anzi, è già iniziata – sulla destinazione della parte privata dell’Ospedale stesso. Nel project si parlava di un albergo, ma penso che questa riflessione debba individuare una funzione più adeguata. Adesso il nostro impegno e i nostri lavori nella zona proseguono, con la ristrutturazione di due palazzine che serviranno a completare la Cittadella degli Archivi”.
Luciano Scala, direttore generale del Ministero per i Beni culturali
“Quest’opera che oggi inauguriamo è la soluzione di un problema: quello dell’inadeguatezza degli spazi e dei livelli di sicurezza dell’attuale sede dell’Archivio all’Ospedale Vecchio. Una porta divide l’Archivio comunale da quello di Stato, e questa è una grande opportunità per il pubblico. Adesso, il mio augurio è che il sindaco dia corso al protocollo sottoscritto un anno fa e faccia sistemare anche gli altri due edifici di via Spezia, che serviranno a ospitare gli altri archivi”.
Giorgio Aiello, assessore ai Lavori Pubblici, ha ringraziato tutto il personale dell’Archivio di Stato, a partire da Luciano Scala e da Mariella Loiotile (direttore), tutti i dipendenti dell’Archivio comunale, a partire da Roberto Spocci (direttore) e Parmainfrastrutture perché “questa opera è stata terminata a tempo di record, non solo nella parte di cantiere ma anche in quella di trasloco e cura dei documenti, aspetto non trascurabile vista l’importanza degli stessi. Ribadisco che i lavori andranno avanti nelle altre due palazzine, permettendo di avere oltre 15 km di scaffalature e 13 mila metri quadrati. Ma, soprattutto, proseguirà un progetto, quello relativo all’Ospedale Vecchio, che oggi è un edificio con delle straordinarie potenzialità, in parte abbandonato, e che va rivitalizzato a beneficio dell’intero quartiere e della città. Adesso, infine, abbiamo un Archivio a norma e questo è importante per la sicurezza di chi vi lavora”.

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