Commemorazione 90° anniversario Barricate
Si è tenuta questa mattina in Piazzale Rondani, con solenne e toccante cerimonia, il 90esimo anniversario del ricordo e della commemorazione delle “Barricate”, al quale hanno partecipato: il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, l’assessore alla cultura del Comune di Parma Laura Maria Ferrarsi, l’assessore della pianificazione territoriale della Provincia Ugo Danni, in sostituzione del Presidente Vincenzo Bernazzoli, i rappresentanti delle associazioni partigiane, dell’Istituto storico della res
Si è tenuta questa mattina in Piazzale Rondani, con solenne e toccante cerimonia, il 90esimo anniversario del ricordo e della commemorazione delle “Barricate”, al quale hanno partecipato: il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, l’assessore alla cultura del Comune di Parma Laura Maria Ferrarsi, l’assessore della pianificazione territoriale della Provincia Ugo Danni, in sostituzione del Presidente Vincenzo Bernazzoli, i rappresentanti delle associazioni partigiane, dell’Istituto storico della resistenza, Carlo Gabbi presidente della Fondazione Cariparma ed altri amministratori.
La cerimonia è stata aperta dalle letture dell’attore Giancarlo Ilari, accompagnato dal violino del maestro Adriano Engelbrecht. A seguire è stata deposta una corona di alloro ai piedi del Monumento dedicato alle Barricate, e oltre alle parole dell’assessore Danni e ai toccanti ricordi e memorie di Luigi Rastelli, rappresentante dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, il sindaco Federico Pizzarotti ha voluto ricordare le gloriose Barricate del 1922, le sue vittime e si suoi eroi con queste parole:
“Ci sono sentimenti, dell’animo umano, che sono in grado di plasmare le nostre esistenze, e che hanno la capacità di imprimere forza e coraggio anche al meno ardito tra gli uomini.
Uno di questi sentimenti, celato in ognuno di noi, è la convinzione di combattere per qualcosa di giusto, che noi riteniamo essere giusto, oltre ogni ragionevole dubbio. Il 1922, 90 anni fa, è stato l’anno in cui Parma ha disobbedito con determinazione all’indifferenza. All’indifferenza di uno Stato resosi debole di fronte al totalitarismo avanzante; ha disobbedito all’imposizione. All’imposizione di chi sfrutta la propria forza per soggiogare chi la pensa diversamente. Ma Parma, quel lontano 1922, aveva capito, prim’ancora delle grandi città italiane e dei loro intellettuali, che al diritto del più forte ci si piega per necessità e non per volontà.
Fu così che Parma scelse di non piegarsi, e anzi di combattere, di ribellarsi alla prepotenza del più forte. Dal sangue di quegli scontri, che noi oggi ricordiamo con passione, ricordando anche con umile devozione e gratitudine i piccoli grandi uomini che hanno scritto la storia di quei giorni, io penso sia spiccato in volo, come una fenice che risorge dalle ceneri, il forte senso di democrazia e di libertà che oggi ci accompagna.
Non più, oggi, deve prevalere il diritto del più forte sul più debole. Democrazia e libertà, infatti, hanno un prezzo che pagano a se’ stesse: il diritto di tutti ad esprimere la propria opinione. Giusta o sbagliata che sia. Oltre il glorioso torrente che scorre accanto alla nostra città, ricordando le Barricate, simbolo di lotta per la libertà, noi oggi siamo qui a ripeterci tutti quanti, uniti e stretti, che non è il dispotismo ciò che ci rappresenta, non è il diritto del più forte ciò che ci interessa. Ma è la democrazia, verso tutti e per tutti.
Grazie a chi ha contribuito a forgiare in noi questo prezioso sentimento ”.
ALLEGATI |