Orario di lavoro disagiato? Per il bimbo da oggi c’è “Una casa in più”, con il contributo del Comune
Da lunedì 11 marzo sono aperti i termini per la presentazione delle domande per l'assegnazione di contributi di conciliazione dei tempi di lavoro e cura relativi al progetto"Una Casa in più".
Da lunedì 11 marzo sono aperti i termini per la presentazione delle domande per l'assegnazione di contributi di conciliazione dei tempi di lavoro e cura relativi al progetto"Una Casa in più".
Il progetto si propone di offrire spazi di accoglienza, presso il domicilio delle persone iscritte in un apposito albo pubblicato sul sito del Comune di Parma, a favore di famiglie con bambini tra i 3 e i 6 anni che abbiano esigenze di accudimento per qualche ora al giorno o per qualche giorno alla settimana o per qualche periodo limitato dell’anno.
Per fare alcuni esempi, può trattarsi di impegni legati a lavori saltuari, oppure ad orari disagevoli di lavoro (nella primissime ore del mattino prima delle ore 7,30 o la sera dopo le 18,30 oppure attività organizzate per turni), o, infine a lavoro nei giorni festivi e prefestivi.
Il progetto potrà eccezionalmente essere rivolto anche a famiglie con figli minori di 3 anni in relazione alle situazioni impossibilitate ad accedere ai servizi di asilo nido, o in caso di particolari esigenze organizzative.
Le Famiglie interessate devono rivolgersi, con propria autonoma scelta, ad uno dei fornitori tra quelli iscritti all’Albo Comunale per “Assistenti alle iniziative di conciliazione dei tempi di lavoro e cura”.
Attualmente sono 32 le persone iscritte all’Albo e che hanno aderito al progetto “Una casa in più”, mettendosi a disposizione per ospitare a casa loro i bambini per rispondere ad esigenze lavorative dei genitori.
Il Comune di Parma, inoltre, ha previsto contributi che potranno essere richiesti da parte delle famiglie dei bambini per fare fronte ai costi sostenuti per questo tipo di necessità. La loro erogazione è legata al reddito Isee (Indicatore situazione economico equivalente) dei richiedenti e prevede che possano beneficiarne le famiglie che rientrano in limiti Isee tra i 7.500 e 28.000 euro.
Il contributo di conciliazione, ha un valore pari al 70% della spesa sostenuta mensilmente per un numero massimo di 100 ore di sostegno per le famiglie con ISEE compresa tra 7.500 e 10.000 euro; il valore del contributo scende al 50% fino a 20.000 euro e al 40% per la fascia più alta ammissibile, fino ai 28.000 euro di ISSE. In ogni caso non potrà essere superiore a 300,00 € mensili e il costo orario del servizio non potrà superare i 6 euro.
Le domande potranno essere presentate fino al 28 marzo attraverso l’apposito modulo (in distribuzione al Duc o scaricabile sul sito del Comune www.comune.parma.it), a cui dovrà essere allegata o autocertificata l’attestazione della condizione economica del nucleo familiare (Attestazione ISEE) in corso di validità, rilasciata da un CAAF autorizzato e la copia del contratto o preventivo di spesa fornito da personale iscritto all’Albo degli “Assistenti alle iniziative di conciliazione dei tempi di lavoro e di cura” con l’indicazione del costo orario e del numero di ore mensili. Le domande tardive verranno prese in considerazione fino all’esaurimento dello stanziamento.