Giornata Mondiale del Rifugiato. Nel Comune di Parma l’accoglienza va al di là dell’emergenza
In tutto il mondo si celebra la Giornata del Rifugiato, istituita nel 2000 come occasione per ricordare la condizione di milioni di persone in tutti i continenti costrette a fuggire dai loro Paesi e dalle loro case a causa di persecuzioni, torture, violazioni di diritti umani, conflitti.
In tutto il mondo si celebra la Giornata del Rifugiato, istituita nel 2000 come occasione per ricordare la condizione di milioni di persone in tutti i continenti costrette a fuggire dai loro Paesi e dalle loro case a causa di persecuzioni, torture, violazioni di diritti umani, conflitti.
“Questi momenti – ha sottolineato il vicesindaco Nicoletta Paci – sono importanti per incontrarsi e riflettere su una tematica attuale e delicata come quella dell’accoglienza. Obiettivo dell’Amministrazione Comunale è supportare il più possibile queste persone in evidente stato di difficoltà, cercando soprattutto di integrarle al meglio sul territorio”.
A Parma il progetto territoriale di accoglienza è attivo dal 2001 ed è realizzato dal Comune di Parma, insieme (dall’anno 2011) alla Cooperativa Sociale Caleidos, mettendo a disposizione dei rifugiati 26 posti con un ampliamento, a partire dalla fine dell’anno 2012, che ha portato l’accoglienza a 34 posti, destinati a uomini singoli.
Nel corso degli anni 2011 e 2012 è stata garantita accoglienza a 90 persone; nel primo semestre del 2013 (con 34 posti disponibili) sono state accolte 43 persone con servizi di orientamento, informazione e accompagnamento verso la riconquista di un’autonomia perduta e con l’obiettivo di rinforzare le opportunità di integrazione.
Per la ricorrenza della Giornata Mondiale del Rifugiato a Parma si è svolto un incontro nella sala civica di via Bizzozero 19, durante il quale è stato proiettato il video “Parma sono anch’io”, realizzato con la collaborazione del Centro Video del Comune di Parma che, attraverso la voce dei rifugiati politici racconta l’esperienza della migrazione forzata.