“L’OSPEDALE LO CONOSCO ANCH’IO” ALLA BIENNALINA
“L’OSPEDALE LO CONOSCO ANCH’IO” ALLA BIENNALINA
“L’ospedale lo conosco anch’io” alla Biennalina, il primo Salone nazionale dell’infanzia di Firenze Il progetto “L’ospedale lo conosco anch’io” arriva alla manifestazione “Biennalina”, il primo Salone nazionale dell’infanzia che si è tenuto a Firenze dal 12 al 15 novembre. Il progetto, condotto nelle scuole dell’infanzia comunali e attualmente in atto presso le scuole paritarie Fism, è stato promosso dall’assessorato alle Politiche per l’infanzia e la scuola del Comune di Parma in collaborazione con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, l’associazione Noi per loro, la Scuola in Ospedale ed è stato finanziato da Noi per loro e dalla Fondazione Cariparma. Dato il rilievo a livello nazionale dell’evento di Firenze, i soggetti promotori hanno partecipato con l’allestimento di uno stand informativo sull’esperienza e l’organizzazione di due workshop. Alla tavola rotonda sui servizi dell’infanzia in Emilia – Romagna ha partecipato l’assessore Giampaolo Lavagetto, insieme ad altri assessori dei Comuni della nostra regione, che ha illustrato l’esperienza di Parma e l’evoluzione che i servizi stanno vivendo per rispondere in modo sempre più adeguato alle esigenze delle famiglie. Si è svolto, poi, un secondo workshop incentrato sul progetto, al quale hanno preso parte Giancarlo Izzi, direttore del reparto di Oncoematologia pediatrica dell’Ospedale, Nella Capretti, dell’associazione Noi per loro, Rossana Allegri, responsabile del Servizio scuole dell’infanzia comunali, insegnanti delle scuole e della Scuola in Ospedale. “L’Ospedale lo conosco anch’io” ha tracciato le linee di un intervento di sensibilizzazione realizzato, attraverso il gioco, presso le scuole dell’infanzia della città per prevenire e ridurre gli eventuali disagi che possono insorgere durante un’esperienza di ricovero ospedaliero. L’incredibile partecipazione e l’entusiasmo da parte dei bambini, la collaborazione delle famiglie, la competenza degli insegnanti nell’affrontare un tema così delicato hanno permesso a questo progetto di crescere fino a trasformarsi in un’esperienza straordinaria, esemplare anche per altre città. L’evento ricovero rappresenta per il bambino un cambiamento che apporta precarietà, insicurezza, smarrimento. Rivolgersi ai bambini e alle famiglie quando sono in una situazione di benessere fisico, psichico e sociale consente loro una riflessione serena attorno a questo argomento. In particolare, l’attuazione di percorsi gioco nel contesto scuola, da condividere con gli altri, ha permesso ai bambini e alle bambine di elaborare sentimenti, emozioni, fantasie, paure e ha aiutato a creare la giusta consapevolezza di tutto ciò che rappresenta il mondo dell’ospedale.