25.09.10
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A VIGOLANTE RICORDATI DUE PERSONAGGI CHE HANNO FATTO LA STORIA DELLA FOOD VALLEY
A VIGOLANTE RICORDATI DUE PERSONAGGI CHE HANNO FATTO LA STORIA DELLA FOOD VALLEY
Parma, 25 settembre 2010 - Due nuove intitolazioni a Vigolante: questa mattina, alle 11, l’assessore comunale al Decentramento, Fabio Fecci, ha tagliato il nastro di via Cultrera e via Emanuele, personaggi che hanno fatto la storia del comparto alimentare parmense e hanno contribuito a creare quella che oggi è conosciuta come la “Food valley”.
BIOGRAFIA DI ROLANDO CULTRERA Nato a Caltagirone il 7 gennaio 1906, Rolando Cultrera è stato presidente e direttore della Stazione sperimentale per l’industria delle conserve alimentari (SSICA) di Parma: laureatosi in Chimica all’ateneo ducale nel 1928 entrò l’anno dopo come sperimentatore di molo. Per la sua attività accademica e scientifica nel campo della Chimica Agraria (Messina, Palermo, Padova, Bologna e Reggio Calabria nel suo lungo periodo di attività accademica), nel 1952 viene nominato presidente della SSICA. Cultrera è stato l’autore di 146 pubblicazioni di carattere scientifico su qualificate riviste nazionali ed estere, e di 12 pubblicazioni di carattere economico, ed in particolare di 47 pubblicazioni specifiche che hanno contribuito al progresso delle industrie alimentari. A Cultrera si devono lo sviluppo e la completa trasformazione della sede di Parma, ma si deve ricordare che, consapevole della funzione di servizio alle aziende conserviere che la SSICA doveva svolgere, volle fortemente la realizzazione della sede meridionale di Angri (Salerno), fondamentale presidio per le industrie conserviere del Mezzogiorno. Rolando Cultrera morì a Parma il 30 giugno 1984.
BIOGRAFIA DI FRANCO EMANUELE Nato ad Alcamo il 21 febbraio 1896, Franco Emanuele si laureò in Ingegneria industriale chimica al Politecnico di Torino, dove studiò con Luigi Einaudi. Ottenuto il diploma di specializzazione vinse il concorso indetto dalla Stazione sperimentale delle conserve di Parma e ne divenne direttore: in quel periodo Parma aveva raggiunto la leadership in tutti e tre i segmenti dell'industria del concentrato di pomodoro (la produzione agricola, la trasformazione e l'industria meccanica connessa). L'Italia, nei primi decenni del Novecento, si qualificava come la prima esportatrice mondiale di alimenti conservati e di concentrati di pomodoro, e per questo Emanuele caldeggiò e guidò, in qualità di segretario, la creazione nel 1939 dell'Ente per la mostra delle conserve. L’Ente organizzò, nonostante lo scoppio della guerra, la Mostra autarchica per scatole e imballaggi per conserve alimentari nel giugno 1941 e la prima Mostra delle conserve alimentari nel settembre 1942, antesignana, in un’epoca segnata dalle grandi campionarie, dell’attuale Salone internazionale dell’alimentazione, ovvero Cibus. Nel 1952 il Ministro del Lavoro, Ivan Matteo Lombardo, a Parma per l'inaugurazione della Mostra delle Conserve, invitò Emanuele a mettere a servizio dell’intero Paese le sue competenze a livello di riorganizzazione industriale. Inizò cosi per Emanuele, dopo un quarto di secolo vissuto a Parma, una nuova esperienza a Roma, impegnato nel Comitato nazionale produttività per il quale organizzerà seminari di formazione e di aggiornamento manageriale. Emanuele morì ad Ardea il 10 agosto 1976.
Nella foto l'assessore Fecci insieme al direttore della Ssica Luigi Palmieri e il presidente del Quartiere San Pancrazio Luigi Ghillani
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