Realizzazione complanare, secondo il Tar era “urgente”
La realizzazione di ogni opera pubblica, specie quando siano stati reperiti i finanziamenti, è di per sé particolarmente urgente perché si tratta di soddisfare interessi pubblici”. Con queste parole il Tar di Parma ha respinto il ricorso di un proprietario “sfrattato” per la realizzazione della complanare.
“La realizzazione di ogni opera pubblica, specie quando siano stati reperiti i finanziamenti, è di per sé particolarmente urgente perché si tratta di soddisfare interessi pubblici”. Con queste parole il Tar di Parma ha respinto il ricorso di un proprietario “sfrattato” per la realizzazione della complanare, un proprietario che aveva deciso un ricorso contro Sviluppi Immobiliari Parmensi spa e Comune di Parma.
Il ricorrente puntava la sua azione soprattutto su tre punti: l’opportunità di uno “spostamento verso nord della rotatoria di svincolo all’incrocio con Strada Baganzola”, il quale “determinerebbe un minore impatto della stessa complanare consentendo di ridurre notevolmente l’area occupata dall’opera”; la non urgenza dei lavori e, infine, l’incompetenza del provvedimento di urgenza di occupazione delle aree da parte del dirigente del Comune.
Come affermato a più riprese dal Consiglio di Stato, sostiene il Tar, “la realizzazione di ogni opera pubblica, specie quando siano stati reperiti i finanziamenti, è di per sé particolarmente urgente perché si tratta di soddisfare interessi pubblici. L’Amministrazione ben può immettersi senz’altro nel possesso dell’area in esecuzione dell’ordinanza di occupazione d’urgenza, per realizzare le opere per le quali c’è stata l’approvazione del progetto e lo stanziamento delle risorse in bilancio”.
Sia sulla competenza del dirigente comunale che ha adottato gli atti che sul tracciato il ricorso è infondato, secondo il Tar: “Dalle controdeduzioni alle osservazioni del Settore Lavori Pubblici, si evince infatti, che ‘la posizione della rotatoria è, come discusso in sede di conferenza dei servizi provinciale, governata da un importante rinvenimento archeologico’ e che ‘per quanto riguarda l’aumento del parallelismo con l’autostrada, occorre ricordare che questo è stato ridotto al minimo indispensabile per limitare i fenomeni di abbagliamento’.