NOTIZIE / 11.09.12 / BENESSERE E STILI DI VITA

Convegno: “Cremazione e ambiente: quali nuovi sviluppi in Europa”

Si è svolto oggi alla Casa della Musica il convegno promosso dalla European Crematoria Network – Ecn (rete europea dei crematori), dal titolo: “Cremazione e ambiente: quali nuovi sviluppi in Europa”, con il patrocino del Comune di Parma, che vi ha partecipato in quanto associato a Sefit, l’associazione dei servizi funerari italiani tra enti pubblici e imprese pubbliche nonché private che fa capo a Federutility.
ecn

In apertura è intervenuto l’assessore alla cultura Laura Maria Ferraris, con delega ai servizi cimiteriali, che ha portato il saluto dell’Amministrazione.

“Ai partecipanti va il mio benvenuto a nome della Città di Parma – ha precisato l’assessore – cui aggiungo la mia personale soddisfazione nell’aprire questo evento incentrato su argomenti importanti legati alle tendenze della cremazione in rapporto anche con il mondo produttivo e le nuove tecnologie. Un tema assai complesso che include anche rilevanti risvolti legati alle norme sulle emissioni ed alle politiche ambientali. Un settore in piena evoluzione che è anche legato a vere e proprie rivoluzioni culturali e sociali presenti e future, dove il confronto internazionale, come in questo caso, diviene contributo prezioso”.

L’assessore si è congedata augurando buon lavoro ai partecipanti. Durante tutta la giornata si sono succeduti diversi relatori, fra questi, Gabriele Righi dirigente delle attività economiche e dei servizi cimiteriale del Comune di Parma e Gabriele Bonamini esperto in tecnologia del legno. Sono, poi, intervenuti i maggiori esperti di crematori a livello europeo che si sono soffermati, in particolare, sulle emissioni in atmosfera dei crematori a distanza di quattro anni dalla condivisione di un libro bianco sul tema presentato nel 2008 a Bruxelles al Parlamento Europeo.

Un altro tema è stato quello legato all’aggiornamento dello standard di qualità dei servizi funerari UNI EN 15017 del 2006 che è in corso di modifiche per incorporare anche la standardizzazione delle bare per la cremazione, la tumulazione e l’inumazione: tema anche questo con implicazioni ambientali. I partecipanti hanno anche effettuato visite tecniche agli impianti di cremazione di Valera e, data la vicinanza, a quello di Mantova, dotata di un crematorio da fine ‘800.

In programma anche una tappa alle fonderie d’arte Caggiati di Colorno, sponsor del meeting assieme con GEM-Matthews di Udine, la principale azienda italiana costruttrice di crematori. La pratica della cremazione ha registrato negli ultimi anni un forte incremento in Europa, ma anche in Italia. In Italia nel 2011 la percentuale di cremazione è stata del 14,24%, nel 2001 era il 6,34%; quindi nell’arco di un decennio è più che raddoppiata. Le differenze territoriali sono molto accentuate: nel 2011 nel Nord Ovest era il 24, 28 %, nel Nord Est il 21,08%, nel Centro il 16,24%, nel Sud lo 0,49%, nelle Isole lo 0,96 %. A livello europeo la percentuale media è superiore al 40%. Nei paesi nordici la cremazione è da diverso tempo la principale pratica funebre. A Parma nel 2011 la percentuale è del 30,79%; nel 2001 era del 6,71%, prima dell’apertura del Tempio di Cremazione, nel 2008, era pari al 19,78%.

 


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