Sant’Ilario occasione per fare Comunità
La cerimonia dedicata al Santo patrono è un’occasione per riflettere sulla città, sui suoi problemi, sulle cose da fare insieme, per “fare comunità”, oltre che per conferire un riconoscimento ad associazioni, istituzioni e cittadini che in questa comunità hanno lasciato un segno positivo.
Di questo si parla a parte, ma già la cronaca della giornata ci dice che Clelia Buratti è arrivata all’ultima ora perché era impegnata a far dare alla luce un bambino, la stessa ragione per cui le è stato conferito il premio (e l’annuncio è stato accolto fra gli applausi). Ed era questo, quello della coesione e della concretezza, lo spirito che ha ispirato il sindaco per il suo discorso alla città.
Dopo il saluto del presidente del Consiglio Marco Vagnozzi, Federico Pizzarotti ha aperto ricordando che abbiamo vissuto un anno difficile, ma con risultati positivi, quali la riduzione del debito, che ci consentono di guardare al futuro con maggiore serenità.
E ha voluto citare subito Lucia Annibali e la violenza sulle donne: “Il luogo degli affetti, la famiglia – ha detto - si vede sempre più spesso teatro di drammi”. Quindi ha ricordato come la povertà e il disagio si trasformino in rabbia e frustrazione: “Ogni possibilità di investimento – ha affermato – deve servire per arginare il dramma della crisi”. Quindi il primo cittadino ha citato il problema della casa (“irrinunciabile rifugio”) che può essere risolto solo con il contributo di tutti.
Il sindaco ha poi voluto rivendicare quello che Parma sta facendo: risparmio sui costi della politica e della struttura amministrativa, destinazione di metà del bilancio comunale al welfare, di cui un terzo delle risorse destinate alla scuola; in sostanza si è scelto di “utilizzare ogni euro spendibile per chi non è in grado di arrivare a fine mese” e si opera per ricollocare almeno temporaneamente nel mercato del lavoro chi ne è stato espulso.
Pizzarotti – che è anche nell’esecutivo dell’Anci – ha affermato che “Parma la sua spending review l’ha già fatta. A Roma Governo e Parlamento facciano altrettanto”.
Autonomia, responsabilità e coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni di spesa e di investimento devono essere i temi principali dell’agenda politica.
Tornando su Parma, il sindaco ha sottolineato il valore della cultura, ha definito “una vittoria” il Festival Verdi del Bicentenario, rivendicando anche il risultato del pareggio di bilancio del Teatro Regio. Ha quindi ricordato i progetti in corso sulla cultura (biblioteche, sale civiche, centri culturali) e quelli per la riqualificazione di edifici storici ((Ospedale Vecchio e Ponte Romano) e per dare nuova vita a comparti di città (abbassamento di via Romagnosi).
“La cultura non è un lusso – ha affermato – la cultura è la nostra difesa, va coltivata e promossa”. Anche sulle infrastrutture il Sindaco guarda in positivo: “La stazione medio-padana, considerata uno scippo dei cugini reggiani, è una risorsa che anche Parma deve saper sfruttare, e il nostro aeroporto “Giuseppe Verdi”, su cui oggi è stata posta un’attenzione nazionale, è un’infrastruttura che sarà a disposizione di un più vasto ambito”.
Il sindaco ha quindi citato i problemi ambientali, ha rivendicato il ruolo propulsivo svolto da Parma per la raccolta differenziata dei rifiuti, ricordando che l’obiettivo è quello di spegnere progressivamente gli inceneritori, ed ha avuto un cenno critico verso la Regione Emilia Romagna, che affronta la questione “in termini conservativi”.
Pizzarotti ha concluso il suo discorso ricordando che famiglia e scuola “devono essere i principali punti di riferimento per i nostri ragazzi”, ha richiamato l’importanza della partecipazione, citando la Giornata della Democrazia, ha ricordato la visita di Aung San Suu Kyi e la sua lezione di vita, ed ha richiamato la comunità a prendersi la responsabilità delle scelte pensando al bene di tutti.
La cerimonia si è quindi conclusa con il conferimento delle civiche benemerenze, le cui motivazioni sono state lette dal presidente del Consiglio Marco Vagnozzi, accolte da applausi a dimostrazione del consenso dell’intera città.
In particolare una vera e propria ovazione è stata tributata alla medaglia d'oro Clelia Buratti. La lettura di una poesia di Renzo Pezzani, dedicata a Padre Lino, ha concluso la cerimonia.