LAVORI PUBBLICI / 02.04.16

Alluvione 2014: istituzioni e cittadini a confronto

Incontro pubblico, venerdì 1 aprile, al Centro Giovani Montanara, per la verifica dell'attuazione degli interventi sul Baganza. Lavori sul torrente per 2 milioni e mezzo. Da giugno in biciletta sull'argine dal ponte dei Carrettieri a via Navetta

incontro pubblico alluvione

E' trascorso più di un anno e mezzo, ma le ferite dell'alluvione dell'ottobre 2104 sono ancora vive nei cittadini del quartiere Montanara.

Da quei giorni il tempo non è passato invano, e anche le istituzioni, ciascuna per quanto di competenza, si sono rimboccate le maniche e sono intervenute per evitare che accada di nuovo, pur con la consapevolezza, mai celata, che lavorando sull'asta del torrente si può far fronte ad un evento atteso una volta in cento anni, ma che con una piena come quella del 2014 (la statistica ne prevede una ogni due secoli) solo la cassa di espansione metterà al riparo la popolazione di Montanara e Molinetto.

Tuttavia, l'attenzione è alta e le istituzioni hanno deciso di rendere conto del loro operato in un affollatissimo incontro , concordato con il comitato degli alluvionati, che si è tenuto venerdì primo aprile al centro giovani Montanara, uno dei luoghi simbolo colpiti dall'alluvione.All'incontro con i cittadini sono intervenuti il sindaco Federico Pizzarotti, l'assessore ai lavori pubblici Michele Alinovi, l'assessore regionale alla sicurezza territoriale Paola Gazzolo, Francesco Puma segretario generale Autorità di Bacino del Po, Francesco Capuano, responsabile Servizio Tecnico di Bacino, e i parlamentari di Parma Giuseppe Romanini, Patrizia Maestri e Giorgio Pagliari, oltre a Pierluigi Saldina, rappresentante del Comitato degli Alluvionati.

"Abbiamo aderito volentieri alla richiesta del Comitato di convocare questo incontro per fornire tutte le informazioni necessarie sulle cose fatte e sulle attività in corso d'opera - ha esordito il sindaco Federico Pizzarotti -  e ringrazio le istituzioni che si sono rese disponibili, a cominciare dall'assessore regionale Paola Gazzolo".

E proprio dalla Gazzolo sono arrivate le prime risposte su questioni che stanno a cuore ai cittadini: "Sugli interventi di prevenzione stiamo rispettando la tabella di marcia - ha detto l'assessore regionale - solo a Parma sono stati investiti 8.600.000 euro, in buona parte per la sicurezza idraulica. Quanto alla cassa di espansione, vera soluzione del problema, AIPO sta seguendo i tempi prefissati per arrivare ad aprire il cantiere nel 2017.

Per il risarcimento danni ai privati - ha annunciato la Gazzolo - i fondi sono stanziati, si attende il decreto governativo per i criteri di erogazione, ma puntiamo ad avere già a giugno l'ordinanza che dia il via al rimborso dei danni".

E' toccato a Francesco Capuano illustrare i lavori effettuati e di imminente attuazione, che comportano una spesa di oltre  2 milioni e mezzo di euro solo per opere di difesa idraulica sul torrente: sono stati praticamente ultimati gli interventi strutturali, è stato ampliato il letto del fiume, si sono consolidati e alzati gli argini garantendone la continuità, sono state aperte le 5 luci del ponte dei Carrettieri, che aveva fatto da tappo in occasione dell'alluvione, e ora sono in corso i lavori del quarto stralcio, mentre il quinto e ultimo lotto verrà realizzato nell'estate prossima.

Inoltre sono stati  collocati due nuovi pluviometri e si è in grado di prevedere l'emergenza con 4 ore di anticipo.Ma non tutti i tasselli sono al loro posto: lo ha sottolineato il comitato e lo ha ammesso, senza giri di parole lo stesso ingegnere  Francesco Capuano: restano due punti di criticità per gli argini, in corrispondenza con due insediamenti produttivi, l'azienda Pinazzi, che si trova dentro l'argine storico sul versante est e l'azienda FBR, entro l'argine sul lato del quartiere Molinetto.I tecnici hanno individuato soluzioni per entrambi i casi, ma le proposte non convincono né i residenti né gli insediamenti produttivi.

E anche il Comune - come hanno sottolineato sia il sindaco che l'assessore Alinovi - è determinato ad approfondire il problema per valutare se le proposte avanzate siano efficaci o migliorabili.Così si è deciso di promuovere entro breve sopralluoghi sul posto con gli interessati per valutare insieme quali soluzioni adottare per tranquillizzare la popolazione anche su questi ultimi due punti di criticità rimasti.

Ci vorrà invece più tempo per dare libero accesso ai cittadini sugli argini che insistono in aree private, delimitate da cancellate che interrompono il percorso sulla sommità arginaleDopo le verifiche sugli argini e quando ci saranno novità dal punto di vista del rimborso dei danni ai privati si farà un nuovo incontro con i cittadini.

E intanto - la notizia è arrivata da Alinovi - da giungo si potrà percorrere in bicicletta l'argine dal ponte dei Carrettieri a via Navetta, in attesa che venga ricostruito il ponte pedonale e ciclabile spazzato via dalla piena.