Prosegue la XIIª edizione del corso “Pensare la vita” dedicato, quest’anno, al tema dell’odio: uno degli elementi costitutivi e più primordiali della natura umana che filosofi e uomini spirituali di ogni tempo hanno visto contrastato, con maggior o minor successo, dalle forze contrarie dell’amore, della compassione e del perdono.

«La riflessione sulle forze positive e negative di cui l’umanità è costituita – spiega il direttore del corso Ferruccio Andolfi -  resta fondamentale anche in un periodo in cui la fiducia nella bontà della natura umana è fortemente scossa dagli avvenimenti tragici che stiamo vivendo. Del resto le conversioni alla solidarietà che l’esperienza della pandemia aveva fatto presagire e sperare non si sono affatto verificate. Verrebbe fatto di ammettere anzi che siano le forze dell’odio e della distruzione a prevalere. La guerra sembra esserne la quintessenza. Ma anche questo può essere un giudizio avventato. La sensibilità alla difesa dei diritti umani può essere una nuova trincea per l’evoluzione del genere homo, tanto per restare entro metafore guerresche».

La rassegna, diretta dal professor Ferruccio Andolfi, è organizzata dall'Associazione La Ginestra con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Parma, il patrocinio dell’Università di Parma - Dipartimento di Discipline umanistiche, sociali e delle imprese culturali, della Diocesi di Parma, dell’Ufficio scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna e dell’AUSL di Parma.

Il ciclo composto da otto lezioni in presenza, ad ingresso gratuito, si è aperto lunedì 10 ottobre  al Cinema Astra con la lezione inaugurale di Fulvia De Luise “La hybris degli antichi. Sopraffazione politica e negazione dell’altro”.

Ultimo appuntamento in programma all’Auditorium “Carlo Mattioli” di Palazzo del Governatore lunedì 5 dicembre, alle ore 18, con la lezione di Maria Candida Ghidini dal titolo "Il pacifismo di Tolstoj" che parlerà insieme a Giulia De Florio (Università di Parma) con Sergej Bondarenko, storico di Memorial International, associazione recentemente insignita del Premio Nobel per la Pace 2022. Sarà presente in sala anche lo storico Nikita Lomakin di Memorial International.

In Russia è diritto di ogni imputato a processo pronunciare un’ultima dichiarazione – chiamata “ultima parola” – prima che la sentenza venga emessa.  Questa lunga tradizione, inaugurata durante i terribili processi degli anni Trenta del XX secolo e diffusasi nel periodo della dissidenza degli anni Sessanta e Settanta, continua ancora oggi. Negli ultimi anni, anzi, è tornata a essere, come nella seconda metà del Novecento, il momento in cui poter dire quello che si pensa realmente, l’ultimo margine di libertà di persone che, di quella libertà, stanno per essere privati. Nel momento in cui il luogo della giustizia per antonomasia, il tribunale, è avvolto nel silenzio assordante dell’ingiustizia queste voci si levano al di sopra delle aule e si rivolgono a tutti noi, interlocutori chiamati a testimoniare l’ennesima prova di resistenza davanti all’odio.

Sergej Bondarenko è laureato in Storia e dal 2009 lavora presso Memorial Internazionale. Negli ultimi cinque anni si è dedicato allo studio dei fascicoli d’indagine degli anni Trenta conservati nei principali archivi di Mosca. Svolge attività di divulgazione e didattica della storia per studenti e insegnanti, cura le mostre allestite da Memorial e partecipa a convegni nazionali e internazionali sui temi della memoria e sull’ironia nell’opera di Varlam Šalamov. 

Nikita Lomakin è laureato in Storia all’Università statale di Mosca e dal 2013 è dottore ricerca in Storia medievale. Ha perfezionato la sua formazione presso l’università Humboldt di Berlino e l’università di Varsavia. Si occupa di ricerche sulla memoria, antropologia digitale e oral history. Lavora presso Memorial Internazionale dal 2012 dove si occupa di progetti di digitalizzazione, in particolare della base dati degli archivi dell’associazione.  

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All’interno del corso "Pensare la vita" filosofi, psicologi e sociologi affronteranno, da varie angolature, questa complessa tematica, con l’occhio rivolto anche ai fenomeni storici che sono espressione dell’odio e delle sue forze antagoniste. Il primo incontro in programma dedicato alla sopraffazione (la hybris) degli antichi vedrà protagonista la nota antichista Fulvia De Luise (10 ottobre) dell’Università di Trento; a seguire Simona Argentieri (17 ottobre), psicoanalista di Roma, che organizza ogni estate congressi a Lavarone su psicoanalisi e cultura, si soffermerà sulle varie specie di odio (primitivo, organizzato, narcisistico, inconscio) e sulla loro diversa pericolosità, alle quali si oppongono vantaggiosamente le forze dell’Eros;  Emanuele Russo (24 ottobre), presidente di Amnesty International Italia, esaminerà le espressioni dell’odio nell’età dei diritti; la compassione, che dell’odio è il principale antidoto, si può dire che abbia trovato già altre espressioni nel mondo antico? intorno a questa domanda ruoterà la relazione di un’altra prestigiosa antichista dell’Università di Padova, Linda Napolitano Valditara (7 novembre); Ferruccio Andolfi e Alberto Siclari (14 novembre), veterani del corso, si confronteranno sul ruolo che la malvagità e la compassione svolgono nell’evoluzione della natura umana; Marco Genua (21 novembre), dell’Università di Milano, che ha dedicato molti studi alle cosiddette “guerre giuste”, ricostruirà la storia dei tentativi di limitare la guerra e dei fallimenti in cui essi sono sovente incorsi; Silvano Allasia (28 novembre), dirigente scolastico di un liceo di Crema, esaminerà il fenomeno degli haters e dell’odio che si manifesta nei social. Infine Maria Candida Ghidini (5 dicembre), docente di Letteratura Russa dell’Università di Parma, dedicherà l’intervento finale alla grande utopia pacifista di Tolstoj.

L’editore Diabasis partecipa al progetto garantendo ogni anno la pubblicazione in forma di libro delle relazioni.

La frequenza del corso sarà valida ai fini dell’aggiornamento degli insegnanti. Chi vorrà potrà liberamente sostenere l’associazione La Ginestra chiedendo o rinnovando la tessera sociale.

 

Programma del corso

10 ottobre ore 18, Cinema Astra

Fulvia De Luise, modera Emanuela Giuffredi

La hybris degli antichi

Sopraffazione politica e negazione dell’altro

 

17 ottobre ore 18, Palazzo del Governatore

Simona Argentieri, modera Ferruccio Andolfi

Prima viene l’odio…

 

24 ottobre ore 18, Palazzo del Governatore

Emanuele Russo, modera Chiara Marchetti

Dall’età dei diritti all’età dell’odio

 

7 novembre ore 18, Palazzo del Governatore

Linda Napolitano Valditara, modera Donatella Gorreta

Compassione nel mondo antico?

 

14 novembre ore 18, Palazzo del Governatore

Ferruccio Andolfi e Alberto Siclari, modera Sandra Manzi Manzi

Odio, compassione e natura umana

 

21 novembre ore 18, Palazzo del Governatore

Marco Geuna, modera Mauro Simonazzi

Limitare la guerra? Una storia di tentativi e di fallimenti

 

28 novembre ore 18, Palazzo del Governatore

Silvano Allasia, modera Luca Botticchio

Usi virtuosi e viziosi dell’odio ai tempi degli haters e dei crimini d’odio

 

5 dicembre ore 18, Palazzo del Governatore

Maria Candida Ghidini, modera Fabrizio Amerini

Il pacifismo di Tolstoj