Cinema / 24.10.17

A Parma la prima regionale di "Gli Asteroidi"

Giovedì 26 ottobre al Cinema Edison il film reduce dal successo del Festival di Locarno. Sarà presente il regista Germano Maccioni.
Gli Asteroidi

Arriva nelle sale italiane Gli Asteroidi, il film opera prima di Germano Maccioni, reduce dall’ultimo Festival Internazionale di Locarno, dove ha riscosso il lungo applauso del pubblico alla sua prima mondiale lo scorso agosto. Un debutto che intreccia piani narrativi curiosi e diversi, interpreti noti al pubblico accanto a giovani esordienti, atmosfere visive e musicali di spessore. 

La proiezione in anteprima regionale si terrà al Cinema Edison venerdì 26 ottobre alle 21.00 (ingressi: intero € 7,50, ridotto € 5,50), e sarà preceduta alle 19.30 da un aperitivo aperto a tutti e da un incontro al Distretto del Cinema a cui parteciperanno il regista, il produttore Ivan Olgiati, l'Assessore alla Cultura Michele Guerra e il presidente della Film Commission Emilia Romagna Fabio Abagnato.

La storia artistica e produttiva del film, estremamente radicata sul territorio, si è avvalsa del supporto della Film Commission Emilia-Romagna per sviluppare attività inedite in fase di sviluppo dell’opera, coinvolgendo le amministrazioni pubbliche, le scuole e il tessuto imprenditoriale locale con l’obiettivo di dare vita a un film corale e partecipato.

Gli Asteroidi segna l’esordio al lungometraggio di Maccioni, regista classe 1977, dopo importanti esperienze di cortometraggi e documentari, tra cui il recente ‘Fedele alla Linea’ dedicato alla vita di Giovanni Lindo Ferretti, piccolo caso di pubblico e tenuta nelle sale. Il film porta per la prima volta sullo schermo un cast affiatato di giovani attori non-professionisti: Riccardo Frascari (nel ruolo di Pietro), Nicolas Balotti (Ivan) e Alessandro Tarabelloni (Cosmic), affiancati in ruoli chiave dal talento di Pippo Delbono e Chiara Caselli.

Un film che si avvale nel comparto tecnico di una evocativa colonna sonora che unisce la composizione originale di Lorenzo Esposito Fornasari a brani della cult band Lo Stato Sociale.

Una provincia industriale, sconfinata, alienante. La crisi che picchia duro, il futuro che sembra restringersi. E tre amici diciannovenni, in conflitto con il loro mondo. Sullo sfondo una serie di misteriosi furti nelle chiese, compiuti da un’inafferrabile ‘banda dei candelabri’ e l’incombere di un grande asteroide, monitorato dalla stazione astronomica della zona perché in procinto di passare molto, molto vicino alla Terra. E mentre la “fine del mondo” si avvicina, una notte particolarmente stellata può segnare le vite dei ragazzi in maniera decisiva, e portare il loro viaggio, come quello dei corpi celesti del titolo, a una distruzione, o a un nuovo passaggio.

«Gli asteroidi sono fatti della stessa materia dei pianeti – spiega Maccioni - si perdono per traiettorie imprevedibili, spesso rischiando collisioni violente. Questa è l’immagine con cui mi piace cominciare: due giovani che vagano per la provincia, come asteroidi attraverso un cosmo che li respinge. Volevo raccontare la storia di quei giorni cruciali che segnano il loro affrontare il mondo».

 

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