ADORNI RISPONDE ALL’OVERMACH: “SÌ AL NUOVO STADIO, MA ADESSO C’È MOLETOLO”
ADORNI RISPONDE ALL’OVERMACH: “SÌ AL NUOVO STADIO, MA ADESSO C’È MOLETOLO”
L’assessore allo Sport Vittorio Adorni risponde all’Overmach e alle richieste che la società ha pubblicamente avanzato nella conferenza stampa di questa mattina: “Circa il nuovo stadio di Moletolo abbiamo già spiegato che in estate verrà montata un’ulteriore tribuna di fronte all’attuale. In questo modo lo stadio può contenere 2500 posti, più che sufficienti per tutte le iniziative di campionato e coppa dell’Overmach, se è vero che nell’ultimo derby, la partita più seguita, si sono contate 1200 – 1300 persone e che eventi come quelli di domenica scorsa, realizzati anche con la complicità economica, organizzativa e mediatica delle istituzioni locali, sono eventi eccezionali non ovviamente ripetibili almeno nel breve periodo”. Già il breve periodo perché l’assessore Adorni tiene a precisare che quello di Moletolo sarà un campo temporaneo, per i prossimi anni, e che proprio in questi giorni si stanno accavallando gli incontri, con gli esponenti della Lega, del Gran e dell’Overmach, per trovare casa al nuovo stadio da rugby, progetto per cui il Comune ha messo in bilancio sette milioni di euro in due anni. L’assessore Adorni sottolinea poi che lo stadio di Moletolo, una volta che non sarà più lo stadio del rugby, diventerà il secondo campo di calcio della città, per le squadre dilettantistiche o per le manifestazioni della Primavera e delle giovanili. Adorni spera, nella discussione sul nuovo stadio, di trovare nell’Overmach un atteggiamento diverso da quello registrato in questi mesi: “Sì, mi aspetto più collaborazione, dal momento che le società di rugby verranno chiamate ad avere un ruolo attivo nella progettazione dell’impianto”. Circa l’eventualità di rimanere per tutto il campionato al Lanfranchi, Adorni dice che ciò non è ovviamente possibile, in quanto “abbiamo già rimandato di circa due mesi i lavori per consentire la finale di rugby e il derby del 5 aprile, rischiando di subire penali dall’impresa che avvierà i lavori per la nuova sede dell’Efsa, un progetto europeo di cui tutti conosciamo il significato strategico e l’importanza per la città di Parma”.