Comunicati Stampa

20.12.08 / CULTURA / Ufficio Stampa

LA CASA DEL SUONO, UN CENTRO DI RICERCA, DIDATTICA E DIVULGAZIONE

LA CASA DEL SUONO, UN CENTRO DI RICERCA, DIDATTICA E DIVULGAZIONE


Apre oggi la Casa del Suono nel suggestivo spazio dell’ex chiesa di Santa Elisabetta in Piazzale Salvo D’Acquisto a Parma. La Casa del Suono è la nuova realtà che l’Istituzione Casa della Musica dedica al suono nella sua dimensione tecnologica, allo scopo di riflettere sul nostro modo di ascoltare e intendere la musica. La musica di cui si occupa la Casa del Suono è, infatti, la musica riprodotta e trasmessa attraverso i sistemi tecnologici: vale a dire la maggior parte della musica che oggi si produce e si ascolta. La situazione attuale, tuttavia, affonda le radici in oltre un secolo di storia: nel 1878 veniva inventato il fonografo e dieci anni dopo il grammofono; negli anni ’20 del Novecento si affermava la radio, negli anni ’60 nasceva la stereofonia. Una continua evoluzione fino ai sistemi odierni che si avvalgono della tecnologia digitale: il CD, il formato mp3 e l’ipod. La Casa del Suono - che non è un museo, anche se una sua parte significativa è dedicata all’esposizione di apparecchi dalla fine dell’ ‘800 ad oggi – è un centro di ricerca, di didattica e di divulgazione di valenza internazionale. Un punto di riferimento a livello europeo, sia per quanto riguarda la struttura che il progetto scientifico-culturale ad essa collegato, per tutto quanto concerne la ricerca e la sperimentazione sul suono prodotto e riprodotto tecnologicamente: la divulgazione degli esiti conseguiti, lo studio e il dibattito sulle implicazioni musicali, artistiche e sociali di quella che oggi possiamo definire la “cultura del suono tecnologico” sono elementi chiave della programmazione della Casa del Suono. Marco Capra, presidente e responsabile scientifico dell’Istituzione Casa della Musica (realtà a cui spettano sia la direzione che la gestione della Casa del Suono), spiega: “La Casa del Suono completa il trittico delle strutture che la Casa della Musica dedica ad aspetti significativi della cultura musicale. Dopo il museo dedicato alla storia dell’opera in musica e dopo quello riallestito nella casa natale di Arturo Toscanini, l’ultimo arrivato è un centro in cui le caratteristiche delle altre due strutture vengono meglio precisate. Nella Casa del Suono, infatti, l’esposizione di oggetti, che costituisce l’aspetto più consueto delle strutture museali, si integra in modo ancora più stretto con le attività di ricerca, di didattica e di divulgazione. Ma, soprattutto, si fissa su un oggetto inusuale qual è il suono. Inusuale quale oggetto di esposizione, ma anche quale tema da approfondire e divulgare. Eppure il suono è l’elemento primario dell’esperienza musicale e il requisito imprescindibile di varie forme di comunicazione; e la sua diffusione attraverso la tecnologia è oggi la più diffusa e radicata. Con queste premesse, il progetto del quale la Casa del Suono è l’espressione deve essere inteso sia come invito a riflettere sul modo con il quale oggi ascoltiamo la musica e su come la comunicazione sonora si è trasformata nel tempo; sia come esplorazione vera e propria, con l’orecchio teso alle prospettive scientifiche e culturali che la situazione futura lascia intravedere”. Cristina Trombella, direttore dell’Istituzione Casa della Musica, aggiunge: “Non esistono in Italia altre strutture dedicate alla musica simili al polo ‘Casa della Musica-Casa del Suono’. Con questa nuova realtà insediata nell’ex chiesa di Santa Elisabetta si completa a Parma un’articolazione di luoghi tra loro strettamente connessi: il Museo dell’Opera, allestito all’interno della Casa della Musica, che documenta l’evoluzione del teatro in musica dalle origini del melodramma ad oggi; il Museo ‘Casa natale Arturo Toscanini’, un avvincente viaggio multimediale alla scoperta della carriera artistica del grande direttore d’orchestra parmigiano che tanto ha creduto nei ‘media’ tecnologici come i dischi e la radio; infine la Casa del Suono, i cui progetti di ricerca, didattica e divulgazione sono tesi ad approfondire i diversi fattori che stanno alla base dei fenomeni sonori nel mondo contemporaneo”. La Casa del Suono è nata grazie all’impegno di una rete di istituzioni: Casa della Musica, Comune di Parma, Università degli Studi di Parma (Sezione di Musicologia e Dipartimento di Ingegneria Industriale), Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni (CNIT). Suggestivo e di notevole impatto tecnologico l’allestimento della Casa del Suono che, ideato e realizzato dalla Casa della Musica con il determinante contributo della Fondazione Cariparma, permette di prendere visione della Collezione Patanè concessa dal CNIT (una preziosa raccolta di strumenti storici per la riproduzione sonora che la Casa della Musica ha integrato con l’acquisizione delle più moderne tecnologie) e di sperimentare la sensazione della spazializzazione del suono prodotta dal cosiddetto ‘lampadario sonoro’ (un’ installazione a metà tra un sistema di riproduzione audio e uno strumento musicale) progettato dal Gruppo di Acustica della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Parma. Una modernissima sala multifunzionale, dotata di tecnologie di assoluta avanguardia, sarà dedicata alle attività di ricerca e di divulgazione. Note storiche sulla Chiesa di Santa Elisabetta La Chiesa di S. Elisabetta faceva parte del complesso conventuale delle monache francescane, completamente demolito nel secondo dopoguerra. L’edificio è particolarmente interessante per l’unicità delle soluzioni compositive e stilistiche che si differenziano dal panorama dell’architettura parmense nel XVII secolo: infatti la pianta a croce greca è all’incirca la stessa, in proporzioni ridotte, della cinquecentesca chiesa della Steccata e dell’Oratorio della Concezione, anch’esso a pianta centrale. Da tale paragone si può supporre che in Santa Elisabetta il linguaggio barocco non sia stato assimilato o persino volutamente rifiutato. Pare quasi che in questa architettura ci sia come un ritorno nostalgico al momento più felice del Rinascimento parmense, quello dello Zaccagni, autore dell’Oratorio della Concezione iniziato nel 1521 insieme alla Steccata. Costi del restauro, della ristrutturazione e dell’allestimento I costi per il restauro, la ristrutturazione, l’allestimento espositivo e la componente tecnologica della ex chiesa di Santa Elisabetta ammontano complessivamente a euro 3.171.000, di cui 950.000 erogati dalla Fondazione Cariparma, 580.000 provenienti dallo Stato (fondi 8 per mille) e 1.641.000 finanziati dal Comune di Parma. Orari di apertura La Casa del Suono sarà visitabile con biglietto omaggio fino al 30 dicembre secondo i seguenti orari: 21 dicembre ore 14 -18; 22 e 23 dicembre ore 9-18; 26 dicembre ore 9-13/15-18; 28 dicembre ore 14-18; 29 e 30 dicembre ore 9-18. Presentando il biglietto omaggio della Casa del Suono sarà anche possibile visitare gratuitamente il Museo dell’Opera (Casa della Musica, Piazzale San Francesco 1, Parma) e il Museo ‘Casa natale Arturo Toscanini’ (Borgo Rodolfo Tanzi 13, Parma). Dal 2 gennaio 2009 entrerà in vigore l’orario definitivo: da giovedì a sabato ore 9-18; domenica ore 14-18; martedì e mercoledì visite su prenotazione per gruppi e scolaresche. Lunedì chiuso. Biglietti: euro 2, ridotto euro 1. Per informazioni: Casa del Suono (Piazzale Salvo D’Acquisto, Parma) Tel. 0521 031103; fax 0521 031106 Email: info.cds@casadelsuono.it - Sito web: www.casadelsuono.it

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