Comunicati Stampa

09.09.09 / CULTURA / Ufficio Stampa

DOPO 26 ANNI AZNAVOUR TORNA IN ITALIA:PARMA PRIMA TAPPA DEL SUO TOUR

DOPO 26 ANNI AZNAVOUR TORNA IN ITALIA:PARMA PRIMA TAPPA DEL SUO TOUR


Cresce l'attesa per il grande cantautore francese Dopo 26 anni Aznavour torna in Italia:Parma prima tappa del suo tour Dopo ben 26 anni, Charles Aznavour torna in Italia. La sua nuova tournée nel nostro Paese, organizzata dalla società Concerti e Produzioni di Ettore Caretta, comincerà proprio da Parma. L'appuntamento è per il 30 ottobre: per l’occasione sarà il suggestivo scenario del Teatro Regio ad accogliere il grande artista francese. Promotori e organizzatori della tappa parmigiana sono Alessandro Albertini e Désirée Lombardi, con la collaborazione del Comune di Parma e della Fondazione Teatro Regio. "Dopo diversi altri appuntamenti di spessore internazionale, - osserva l’assessore comunale alla cultura Luca Sommi - siamo orgogliosi di offrire alla città questa straordinaria anteprima della tournée italiana di Aznavour: un appuntamento che richiamerà appassionati da tutta Italia, a giudicare dalle richieste che sono arrivate in questi giorni. Voglio perciò ringraziare per l'impegno e per la tenacia Alessandro Albertini". PROGRAMMA E INFO - L’artista ripercorrerà le tappe più importanti del suo repertorio. I biglietti sono già acquistabili su www.vivaticket.it (call center: 899.666.805), in tutti i punti vendita Vivaticket (l'elenco di questi è consultabile sul sito stesso) e alla biglietteria del Teatro Regio (tel. 0521.039399 - email: ticket@teatroregioparma.org). Per informazioni: www.concertieproduzioni.it e www.aznavour.it. CHARLES AZNAVOUR BIOGRAFIA Il 22 maggio 1924 nasce a Parigi Charles Aznavourian, destinato a diventare famoso con il nome di Charles Aznavour. Il lieto evento avviene per caso sul territorio francese, dove i suoi genitori - profughi armeni fuggiti alla persecuzione turca e al genocidio - stanno aspettando un visto per trasferirsi negli Stati Uniti. Suo padre è il baritono Mischa Aznavourian, figlio di un cuoco dello zar Nicola II, mentre sua madre Knar Bagdassarian proviene da una famiglia di commercianti armeni stabilitisi in Turchia. Il tempo passa e il visto per gli Stati Uniti non arriva. Il vecchio Mischa decide allora di aprire un piccolo ristorante armeno dove gli avventori possono trovare cibo e musica. Il locale (Restaurant Caucase), situato in Rue de la Huchette, in pieno Quartiere Latino, diventa una luogo di ritrovo di artisti, in particolare musicisti e attori di teatro. Il piccolo Charles respira fin dai primi anni di vita questa atmosfera e ne resta affascinato. Nel 1933, quando ha solo nove anni, entra nel “Théâtre du Petit Monde”. Il ragazzo ha stoffa e ben presto inizia ritagliarsi piccoli ruoli in molte produzioni teatrali. Nel 1939 però, mentre il mondo si prepara a una nuova follia bellica, il padre Mischa si arruola volontario nell’Armée e il quindicenne Charles Aznavourian è costretto a lasciare il teatro: per guadagnarsi il pane va a vendere i giornali per strada. La situazione comincia a migliorare quando entra in un gruppo di artisti e riduce il suo nome a Aznavour, diventando la principale attrazione del Club de la Chanson. Lì conosce Pierre Roche, pianista e compositore con cui collabora per quasi un decennio. Nasce il duo Aznavour-Roche destinato a diventare popolarissimo nei locali di Parigi. Registrano quattro dischi 78 giri, che, programmati alla radio pubblica, giungono alle orecchie di Charles Trenet - eterno idolo di Aznavour - e di Edith Piaf, la maggiore star del periodo, che incontra nel 1946. L’incontro lascia il segno in entrambi. Lui le regalerà alcune bellissime canzoni e lei gli apre le porte degli Stati Uniti. Alla fine degli anni Quaranta il duo Aznavour-Roche parte per una lunga tournée nordamericana dalla quale il buon Charles ritorna solo. Roche è rimasto oltreoceano per amore. Aznavour, pur essendo uno dei più apprezzati autori dell’epoca fatica ad affermarsi come interprete. Scrive canzoni per la Piaf, Mistinguett, Patachou, Juliette Gréco e un’infinità di protagonisti della scena musicale parigina ma fatica a farsi apprezzare in proprio. La svolta avviene nel 1957 quando, dopo una fortunata tournée nell’Africa del Nord, ottiene un sorprendente successo all’Alhambra che prelude a un vero e proprio trionfo nel tempio della musica parigina: l’Olympia. Tra la fine degli anni Cinquanta e i primi Sessanta la sua popolarità cresce a dismisura in tutto il mondo con brani come Sur ma vie, Parce que, Après l’amour e La mamma. I suoi dischi arrivano al vertice delle classifiche di moltissimi paesi e i teatri più prestigiosi ospitano i suoi concerti. Anche il cinema lo vede protagonista di successo sia come interprete che come autore di colonne sonore e di brani indimenticabili. In qualità di attore, collabora con importanti registi, quali, tra gli altri, François Truffaut (Tirate sul pianista), Jean Cocteau (Il testamento di Orfeo), Renè Clair (il secondo episodio, I due piccioni, del film Le quattro verità) e Claude Chabrol (I fantasmi del cappellaio). Nel 1971 vince il Leone d’Oro al Festival di Venezia per la canzone Morire d’amore, tema principale della colonna sonora dell’omonimo film di André Cayatte. Il passare del tempo non lascia tracce su Charles Aznavour che negli anni Ottanta colleziona trionfi dal vivo, successi discografici e buone frequentazioni cinematografiche. Nel 1988, quando un terribile terremoto scuote l’Armenia mietendo oltre cinquantamila vittime, crea la fondazione “Aznavour pour l’Armenie” e, insieme a Henri Verneuil, chiama a raccolta novanta protagonisti dello spettacolo francese per registrare la canzone Pour toi Armenie. Il disco vende un milione di copie e il ricavato va interamente al popolo armeno. L’iniziativa gli vale la nomina a Rappresentante Permanente dell’Armenia presso le Nazioni Unite. L’impegno sociale non cancella quello artistico costellato da dischi straordinari e concerti memorabili come quello tenuto nel 1990 al Palais des Congrès di Parigi con la sua amica Liza Minnelli, quello di Montreux del 1997 per festeggiare i suoi cinquant’anni di carriera e quello svoltosi sempre al Palais des Congrès di Parigi del 2004 per festeggiare il proprio ottantesimo compleanno. Nel frattempo è diventato padrone dei suoi diritti visto che nel 1992 ha acquistato l’intero catalogo della società d’edizioni fonografiche Raoul Breton, che oltre ai suoi brani comprende gran parte delle opere di Gilbert Bécaud, Edith Piaf e Charles Trenet. Dal 1996 è nella Songwriters Hall of Fame. Nel 1997 è premiato dall'Académie des Arts et Techniques du Cinéma col César d'honneur (premio alla carriera). La sua popolarità non ha confini generazionali visto che nel 1999 i frequentatori dei siti Internet della CNN e di Time lo indicano, insieme a Elvis Presley e Bob Dylan come uno dei cantanti simbolo del ventesimo secolo. La Francia non ha voluto essere da meno. L’8 ottobre 2001 in una cerimonia ufficiale svoltasi all’Eliseo il Presidente Jacques Chirac l’ha decorato per i suoi meriti artistici Commandeur dans l'Ordre National du Mérite e nel 2004 lo ha nominato Commandeur de la Legion d'Honneur. Come ha avuto più volte occasione di ripetere, i riconoscimenti ufficiali gli fanno piacere ma non lo cambiano. Il nuovo millennio lo vede nuovamente sulla breccia con dischi, concerti e qualche gesto eclatante, come nell’aprile del 2002 quando canta la Marsigliese durante la mobilitazione contro il leader dell’estrema destra xenofoba Jean-Marie Le Pen ammesso al secondo turno delle elezioni presidenziali francesi. Decorato nel 2008 col titolo onorifico di Ufficiale dell’Ordine del Canada, è Ambasciatore dell'Armenia in Svizzera dal 12 febbraio 2009. A fine 2008 esce in tutto il mondo Duos, album che raccoglie i maggiori successi di Aznavour, interpretati in duetto con i più grandi nomi della musica internazionale: Céline Dion, Placido Domingo, Bryan Ferry, Johnny Hallyday, Julio Iglesias, Elton John, Carole King, Liza Minelli e Sting. Il 19 gennaio 2009, al Midem di Cannes, ha ricevuto il "Lifetime Achievement Award". Il 13 maggio ha aperto il Festival di Cannes 2009, tagliando sulla Croisette il nastro della 62ª edizione. Nel corso della sua fortunatissima carriera ha scritto più di 1000 canzoni e venduto più di 100 milioni di dischi in tutto il mondo.

ALLEGATI |
Usiamo i cookie
Questo sito utilizza i cookie tecnici di navigazione e di sessione per garantire un miglior servizio di navigazione del sito, e cookie analitici per raccogliere informazioni sull'uso del sito da parte degli utenti. Utilizza anche cookie di profilazione dell'utente per fini statistici. Per i cookie di profilazione puoi decidere se abilitarli o meno cliccando sul pulsante 'Impostazioni'. Per saperne di più, su come disabilitare i cookie oppure abilitarne solo alcuni, consulta la nostra Cookie Policy.
Il sito utilizza cookie tecnici per analizzare il traffico da e verso il sito. I cookie tecnici consento anche di fornire un migliore servizio di navigazione sul sito, e raccolgono informazioni di navigazione a questo scopo.
I cookie di Web Analytics Italia sono usati per analizzare la navigazione sul sito al fine di migliorarla e fornire all'utente un'esperienza di navigazione migliore possibile.
I cookie di Matomo sono usati per analizzare la navigazione sul sito al fine di migliorarla e fornire all'utente un'esperienza di navigazione migliore possibile.
I cookie di Google Re-Captcha sono usati per analizzare la navigazione sul sito al fine di migliorarla e fornire all'utente un'esperienza di navigazione migliore possibile.
Il sito utilizza cookie di profilazione per analizzare il comportamento e le scelte degli utenti al fine di proporre contenuti mirati corrispondenti al profilo dell'utente
I cookie di profilazione di Youtube permettono di mostrarti le pubblicità che potrebbero interessarti di più, fare analisi di accesso alla pagina e sul comportamento dell'utente, facilitare l'accesso ai servizi di Google.
I cookie di profilazione di Google permettono di fare analisi di accesso alla pagina e sul comportamento dell'utente, e di mostrarti le pubblicità che potrebbero interessarti di più.