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01.07.10 / CULTURA / Ufficio Stampa

RIAPRE AL PUBBLICO LA CORTE DEL GUAZZATOIO DELLA PILOTTA

RIAPRE AL PUBBLICO LA CORTE DEL GUAZZATOIO DELLA PILOTTA


Riapre stabilmente al pubblico dopo circa mezzo secolo la Corte del Guazzatoio della Pilotta. Nei giorni scorsi è stato firmato un protocollo di intesa tra il Comune di Parma e la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Emilia Romagna, d’accordo con la Soprintendenza per i Beni Storico Artistici ed Etnoantropologici di Parma e Piacenza, che ne disciplina l’apertura. Il fine è quello di valorizzare questo spazio storico di notevole bellezza e di grande interesse culturale, dopo che i restauri terminati nel settembre del 2007, l’hanno restituito alla città nella sua originaria bellezza. I lavori di restauro sono stati finanziati dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed hanno comportato una spesa di € 1.652.662. Lo scorso anno, era avvenuta una prima riapertura episodica, legata a singoli eventi. D’ora in avanti il cortile del Guazzatoio sarà visitabile ogni giorno, durante tutto l’anno. Gli orari di apertura al pubblico L’apertura al pubblico avverrà tutti i giorni, seguendo questo calendario: dal 15 maggio al 30 settembre dalle 10 alle 21,30; dal 1° ottobre al 28 febbraio dalle 10 alle 18; dal 1° marzo al 30 aprile dalle 10 alle 20. Gli orari di apertura potranno subire variazioni in occasione di eventi speciali, in accordo con il Comune, la Soprintendenza per i Beni Storico Artistici ed Etnoantropologici di Parma e Piacenza e la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Emilia Romagna. Contenitore di eventi culturali Il cortile del Guazzatoio non solo riaprirà le porte ai parmigiani, ma ospiterà degli eventi culturali e musicali di varia natura, che saranno stabiliti di comune accordo dall’Amministrazione comunale e dalla Soprintendenza. Accesso esclusivamente pedonale Al cortile potranno accedere esclusivamente i pedoni dal cancello della Soprintendenza e da quello di piazzale della Pace. Non sono ammessi né biciclette né motorini. Presenti due addetti alla sorveglianza Il Comune di Parma si è impegnato a mettere a disposizione due addetti alla sorveglianza di comprovata affidabilità, che vigileranno costantemente sul cortile, in modo da evitare intrusioni o usi impropri della struttura da parte del pubblico. L’Amministrazione comunale inoltre, assicurerà un particolare controllo da parte della Polizia Municipale e opererà con speciale attenzione al momento della chiusura serale. Sia l’onere derivante dal pagamento del personale addetto alla vigilanza della struttura che la manutenzione del cortile, sarà a carico del Comune di Parma. La storia La storia della grande Corte del Guazzatoio si intreccia con quella del complesso monumentale del Palazzo della Pilotta, la cui costruzione ha inizio nell’ultimo scorcio del XVI secolo e si concretizza con Ranuccio I Farnese agli inizi del secolo successivo. All’incirca delle stesse dimensioni del piazzale principale, la Corte del Guazzatoio, per la sua collocazione, è rimasta appartata con un uso storico di tipo militare fino agli anni sessanta del Novecento, quando fu dismessa dal reparto Celere che l’aveva occupata ad uso caserma invalicabile. L’area fu poi assicurata al Ministero Beni e Attività Culturali (prima Pubblica Istruzione) grazie alla tenacia di Augusta Ghidiglia e destinata ad uso museografico per gli ampliamenti indispensabili della Galleria Nazionale. Dagli anni settanta, infatti, ebbe inizio una profonda ristrutturazione del complesso in uso alla Soprintendenza Patrimonio storico-artistico che comprendeva le ali sud, nord e ovest e il Teatro Farnese. Lavori che furono portati avanti a stralci, fino al loro completamento avvenuto nel 1991 con la riapertura complessiva del lungo itinerario della Galleria Nazionale. Si sono recentemente conclusi (settembre 2007) anche i restauri della grande Corte del Guazzatoio. Il Cortile del Guazzatoio torna così nella disponibilità della cittadinanza e dei visitatori di Parma, restituito alla sua natura di opera d’arte urbana. Da spazio di corte, passato per le parentesi dell’adattamento a funzioni non conseguenti con la sua originaria destinazione monumentale, ora è nuovamente vivibile nei modi richiesti dalla sua configurazione artistica: opera d’architettura e luogo pubblico. Alcuni accorgimenti e limiti, nei modi e nei tempi della fruizione, sono il punto di equilibrio che consenta al pubblico di animare con una propria presenza responsabile e compatibile con l’eccezionale pregio del Cortile, questa splendida scena architettonica.

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