Comunicati Stampa

12.10.10 / CULTURA / Ufficio Stampa

TEATRO DELLE BRICIOLE SOLARES FONDAZIONE DELLE ARTI STAGIONE TEATRALE 2010/11

TEATRO DELLE BRICIOLE SOLARES FONDAZIONE DELLE ARTI STAGIONE TEATRALE 2010/11


Un teatro sempre più concepito come realtà produttiva attenta alle impetuose trasformazioni del presente (che toccano con forza anche l’infanzia come campo dell’esperienza umana), alla funzione attiva dello spettatore nella ‘relazione’ che si costruisce qui e ora sulla scena, ai mille segnali di cambiamento che arrivano dalle nuove individualità creative che stanno rinnovando la ‘sintassi’ teatrale in Italia e in Europa. L’identità culturale del Teatro delle Briciole esce confermata, in questa direzione, dalle linee artistiche della stagione teatrale 2010/11. Un’identità che si declina in una decisa volontà di captare le turbolenze della contemporaneità e i ‘fenomeni’ che la segnano e la inquietano, e tuttavia sempre consapevole della natura ‘doppia’ dell’arte teatrale, della sua oscillazione vitale tra verità e finzione, che riguarda in primo luogo proprio il ruolo ‘attivo’ dello spettatore. Non diversamente avviene in quei particolari effetti visivi la cui fonte è nell’occhio stesso di chi guarda: la scienza medica li chiama ‘Entoptic Phenomena’ (fenomeni endoculari) e sono al centro dell’originale opera fotografica dell’artista texano William Hundley, scelta non casualmente come immagine rappresentativa della Stagione. NUOVE PRODUZIONI – Una vera e propria rifondazione del vocabolario teatrale, realizzata da una formazione attorale composta da bambini che si rivolgono a una platea di adulti, è quella messa in campo dal progetto della Compagnia dei Bambini diretta da Letizia Quintavalla, che dopo il debutto la scorsa Stagione presenta in prima nazionale la sua Seconda Azione Teatrale intrecciando al primo capitolo, Bambini, Animali e Altre Divinità, un nuovo lavoro intitolato Nostre tane, nostre parole (cura della parola, versi e voce sono della poetessa Mariangela Gualtieri). L’anno scorso il Teatro delle Briciole aveva affidato un progetto a Babilonia Teatri. Ne era nato ‘Baby don’t cry’, spettacolo che indagava con un linguaggio ‘pop-rock’ senso, modalità, effetti del pianto nei bambini. Persuaso della importanza strategica di un confronto con esperienze ‘altre’ rispetto all’universo tradizionalmente definito come teatro-ragazzi, il Teatro delle Briciole ribadisce con forza quella linea artistica affidando ora una nuova produzione al Teatro Sotterraneo, altro gruppo di spicco della nuova ondata teatrale. Il progetto in cantiere, intitolato La Repubblica dei bambini sperimenterà con il pubblico infantile i principi-guida del collettivo fiorentino: il coinvolgimento diretto dello spettatore e la dimensione ludica dell’interazione teatrale, intorno al tema della fondazione, condivisa da attori e spettatori, di un micro-stato, di una nuova polis. Sotto il segno di un rinnovamento forte del linguaggio teatrale con cui rivolgersi al pubblico dei bambini si colloca anche la Compagnia Rodisio, di cui il Teatro delle Briciole coproduce il nuovo lavoro La festa. Chi prenderà la pistola?, realizzato in residenza negli spazi del Teatro al Parco. Lo spettacolo conclude il progetto di ricerca Sta per succedere qualcosa, che ha coinvolto più di 500 bambini tra i 6 e gli 11 anni in Italia, Francia, Inghilterra, Irlanda e Giappone. C’è un artista di rilievo europeo, il belga Alain Moreau, anima della Compagnia Tof Théâtre, che ha saputo catturare in diverse occasioni il pubblico italiano con il suo teatro di figura abitato da pupazzi folli e sapienti, ironici e candidi. Teatro delle Briciole e Tof Théâtre uniscono ora le forze in una produzione, Piccoli sentimenti, che verrà interamente realizzata a Parma e qui debutterà, in cui la concezione e la regia di Moreau hanno preso le mosse dal mondo creativo di un altro artista-artigiano che sentiamp prossimo e che lavora sul confine con le arti visive, Antonio Catalano. TOURNÉE - Francia, Portogallo, Spagna, Canada: le produzioni del Teatro delle Briciole saranno rappresentati anche quest’anno, spesso con versioni tradotte ad hoc nelle lingue dei paesi ospitanti e con nuovi cast, in importanti teatri internazionali, e in kermesse di prestigio indiscusso, come il Festival La Bâtie a Ginevra, tra i più importanti in Europa. L’inizio delle stagioni del Teatro delle Briciole è scandito quest’anno da Zona Franca (il programma è già stato presentato alla stampa nei giorni scorsi), non più evento a sé stante ma intrecciato organicamente con Serata al Parco (rassegna di teatro contemporaneo), Weekend al Parco (rassegna di teatro per adulti e bambini insieme), e Un posto per i ragazzi (rassegna per le scuole). ELIO GERMANO E LA SCRITTURA DI WILL ENO - Dopo il trionfo al Festival del Cinema di Cannes come miglior attore, Elio Germano veste a teatro i panni di Thom Pain, antieroe solitario, amante tormentato e canaglia. Un flusso di coscienza dentro la vita di un uomo che ha il merito di rivelare al pubblico italiano un grande drammaturgo contemporaneo, l’americano Will Eno, e la forza di una scrittura che scuote nel profondo. FABRIZIO GIFUNI: DA GADDA A PASOLINI - A Fabrizio Gifuni e a Giuseppe Bertolucci, al loro viaggio nella coscienza dell’Italia condotto attraverso le idee di due grandi scrittori del Novecento, Gadda e Pasolini, il Teatro delle Briciole dedica uno spazio speciale. Parma, insieme a Roma e a Milano, è l’unica città italiana in cui si comporrà il dittico prezioso che comprende ‘Na specie de cadavere lunghissimo, una produzione molto fortunata nata a Parma sei anni fa, e L’ingegner Gadda va alla guerra, nuovo lavoro che vede la collaborazione del Teatro delle Briciole anche sul versante produttivo. Dopo due tournée nei maggiori teatri italiani, la forza della parola di Pasolini torna dunque a scuotere le coscienze intorno a nodi ancora irrisolti della nostra identità: la violenza omologante della civiltà dei consumi, il ruolo ambiguo della tv, lo sviluppo come falso progresso. Assieme a Pasolini, Gadda, con la scrittura inimitabile dei Diari di guerra e di prigionia e di Eros e Priapo: il racconto-denuncia della prima guerra mondiale vista con i propri occhi si intreccia con l’esilarante referto della psicopatologia erotica del Ventennio, per capire più a fondo il presente di un popolo mai cresciuto. MAPPE DELL’AVANGUARDIA – Se Germano e Gifuni rappresentano due idee di teatro dove la nuda forza espressiva dell’attore e del suo talento si unisce alla potenza della scrittura, il programma di Serata al Parco prosegue disegnando una sorta di piccola mappa concentrata dell’avanguardia teatrale, vista in una prospettiva già in certo senso storicizzata. Ecco allora Albero senza ombra, il nuovo lavoro di César Brie, che dopo le tante creazioni con cui ha emozionato raccontando vite celate all’occhio della parte ricca del mondo, porta in scena, da solo, in uno spazio dominato da pochi oggetti di forte carica evocativa, un'altra storia che senza di lui non avremmo conosciuto, la rivolta dei contadini boliviani contro i latifondisti soffocata nel sangue l’11 settembre 2008. Ecco i due contest, visibili nella stessa sera, del nuovo progetto Syrma Antigones dei Motus, che incarna il rapporto/conflitto tra generazioni attraversando le vicende di Antigone con una rete di parole che vanno alla radice delle nostre stesse azioni (e omissioni), senza veli, e in cui lo spettatore è posto al centro, fisico e simbolico, della scena. Babilonia Teatri e Teatro Sotterraneo sono invece due gruppi-guida della nuova ondata, quella degli anni Dieci del nuovo secolo, entrambi vincitori lo scorso anno del Premio Spaciale UBU. Fin dalle sue prime apparizioni Babilonia Teatri ha sorpreso tutti inventando un teatro “pop-rock”, qualcosa che metteva in soffitta l’attore e il testo teatrale sostituendolo con un ‘blob’ visivo e sonoro con cui riusciva a scattare un’istantanea impressionante dell’Italia barbarica di oggi. Nel nuovo spettacolo, The end, il ‘campo’ della loro caustica fotografia del presente mira ambiziosamente a catturare il tema dei temi: quello della fine. Teatro Sotterraneo, di cui gli spettatori di Serata al Parco hanno già potuto apprezzare l’intelligenza beffarda e la capacità di prendersi gioco dei linguaggi e delle contraddizioni della contemporaneità, racconta a modo suo, nel nuovo spettacolo darwiniano intitolato L’origine delle specie, la storia dell’umanità, dal brodo primordiale alla futura sparizione degli esseri viventi. Infine anche quest’anno la sezione ‘Osservazione nuovi talenti’ offre l’opportunità di monitorare le nuove tendenze e i talenti dell’ultimissima generazione teatrale. È il caso del Gruppo Nanou e della loro drammaturgia fisica, di immagini e movimenti studiati al millimetro che compongo l’interno borghese con solitudini di Motel, e di Office for a Human Theatre che in Bios Unlimited mette in scena il racconto come veicolo di memoria collettiva in assenza di un cantastorie contemporaneo. Fuori programma verrà invece presentato il nuovo capitolo del progetto danza del III Millennio di Monica Casadei, Arigato! Giappone, una non stop di danza, video, degustazioni dedicata al paese del Sol Levante. INCONTRI CON GLI ARTISTI - Serata al Parco prevede quest’anno alcuni momenti di conoscenza e confronto con gli artisti, che approfondiscono l’esperienza dello spettatore. Dopo gli spettacoli di Babilonia Teatri, Teatro Sotterraneo, Gruppo Nanou e Office for a Human Theatre, gli artisti incontreranno il pubblico. L’appuntamento sarà accompagnato da una degustazione di vini del territorio offerta da Cantine e Vigneti Dall’Asta. LE PROPOSTE PER LA SCUOLA E PER ADULTI E BAMBINI INSIEME - La politica come l’arte del saper diventare cittadini veri, consapevoli dei diritti e dei doveri che comporta il vivere in comunità; la capacità di classici come l’Iliade e l’Odissea di parlare al cuore e alla mente dei bambini e dei ragazzi di oggi; la mitologia greca e la sua forza simbolica nel raccontare, attraverso la vicenda di Core, la storia della ricerca di una figlia da parte della madre; il fascino dell’ingegno umano, del movimento, degli ingranaggi e della meccanica nell’arte dello scultore americano Alexander Calder; la scoperta della meraviglia sonora nella musica di Mozart, realizzata nell’intreccio tra musica dal vivo e burattini; la bellezza tattile e visiva di una biblioteca che raccoglie nodi, corde e manoscritti non pubblicati; i classici della fiaba, da Pollicino a Hansel e Gretel; la possibilità di vivere l’esperienza teatrale anche la sera, nella sezione curata in collaborazione con Ikeafamily. Sono solo alcuni dei molti percorsi e approcci possibili al teatro proposti nella programmazione della Stagione 2010.11 per le scuole (Un posto per i ragazzi) e per adulti e bambini insieme (Weekend al Parco). Due calendari di proposte che ribadiscono la ‘missione’ pubblica di iniziazione e di insostituibile educazione al teatro propria di un cartellone storico, che non cede di un millimetro, in qualità e quantità delle proposte, malgrado la forte riduzione dell’investimento pubblico in cultura finisca per colpire con particolare veemenza proprio il binomio scuolaeamp;teatro. La Stagione 2010.11 del Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti è realizzata con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Parma e di Ministero dei Beni Culturali, Regione Emilia Romagna, Provincia di Parma, in collaborazione con Fondazione Monte di Parma.

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