Comunicati Stampa

01.03.11 / CULTURA

BURATTINI IN CATTEDRA", UNO STIMOLANTE CICLO DI INCONTRI SUL TEATRO DI ANIMAZIONE NEL CINQUANTESIMO ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI ITALO FERRARI

L'Assessorato alla Cultura del Comune di Parma, attraverso il Castello dei Burattini – Museo ‘Giordano Ferrari’, organizza l’iniziativa BURATTINI IN CATTEDRA, una speciale serie di incontri sul teatro di animazione in occasione del 50° anniversario della morte di Italo Ferrari. La discussione e l'approfondimento saranno uniti a brevi ma significativi momenti di spettacolo.


L'Assessorato alla Cultura del Comune di Parma, attraverso il Castello dei Burattini – Museo ‘Giordano Ferrari’,  organizza l’iniziativa BURATTINI IN CATTEDRA,  una speciale serie di incontri sul teatro di animazione in  occasione del 50° anniversario della morte di Italo Ferrari. La discussione e l'approfondimento saranno uniti a brevi ma significativi momenti di spettacolo.
I TEMI - Gli incontri (il primo in programma al Castello dei Burattini, gli altri alla Casa della Musica: inizio sempre alle 17) tratteranno, con l'intervento di relatori qualificati, sia le forme tradizionali del teatro dei burattini e delle marionette, sia le più recenti tipologie di animazione, cinematografiche e digitali, dedicando particolare attenzione all’analisi degli aspetti drammaturgici, musicali, coreografici e recitativi. L’analisi storica dei fenomeni sarà intervallata da momenti di spettacolo e da dimostrazioni tecniche, così come dalla presa di visione diretta dei materiali storici e dei documenti del Castello dei Burattini: copioni, burattini e marionette, locandine, audiovisivi. Gli incontri tratteranno delle principali compagnie parmigiane, dei rapporti tra teatro e cinema d’animazione e tra attori e pupazzi da spettacolo. In particolare, nell'ultimo appuntamento, la compagnia ‘I burattini dei Ferrari’ metterà in scena  un brano dello spettacolo ‘Sandrone reduce dai bagni di Salsomaggiore’,utilizzando i personaggi di Sandrone, Polonia e Zucchetto di Italo Ferrari, oggi conservati al Castello dei Burattini. La rappresentazione si avvarrà della voce originale di Italo, sopravvissuta grazie a una registrazione effettuata negli anni cinquanta del secolo scorso, messa oggi a disposizione dalla compagnia Ferrari. Il Castello dei Burattini ne ha da tempo curato il trasferimento digitale e il restauro della traccia sonora, pubblicata sul DVD ‘I Burattini dei Ferrari. Documenti e Testimonianze’. Sarà pertanto l’occasione per rievocare i primordi della celebre famiglia Ferrari, attraverso i racconti e i primi materiali della compagnia.
INFO E ALTRI DATI - Info: tel. 05221031631; 0521/218877. La partecipazione è libera.
DICHIARAZIONE ASSESSORE SOMMI: “Continua l’impegno dell’Assessorato alla Cultura nel promuovere iniziative dedicate ai burattini, autentici eroi dell’arte sopravvissuti alle mode e alla modernità. Questa iniziativa, che vuole onorare la memoria di Italo Ferrari, costituisce un’interessante occasione di approfondimento e, insieme, un momento utile a lanciare il prossimo festival internazionale dei burattini, che si terrà in estate”.
CALENDARIO INCONTRI
Sabato 5 marzo ore 17
“Eccellenza, si trova in Parma un altro forastiere che pianta una specie di teatro nella Pubblica Piazza…”
Marionette e burattini a Parma dalla fine del Settecento alla seconda metà dell’Ottocento
A cura di Cesare Bertozzi
Castello dei Burattini - Museo ‘Giordano Ferrari’
Sabato 12 marzo ore 17
I diversi linguaggi dello spettacolo dal vivo: dall’attore alla danza al teatro delle figure animate
A cura di Remo Melloni
Casa della Musica - Auditorium
Venerdì 18 marzo ore 17
Teatro e cinema d’animazione: immagine, musica e parole
A cura di Paolo Parmiggiani
Supporti video e interventi dei burattinai Patrizio Dall’Argine e Giordano Ferrari
Casa della Musica - Sala dei Concerti
Sabato 26 marzo ore 17
Onora il cirmolo Proiezione del documentario di Andrea Rossi
a seguire Come produrre uno spettacolo in una struttura museale - incontro con il burattinaio Patrizio Dall’Argine
Casa della Musica - Sala dei Concerti
Sabato 2 aprile ore 17
Italo Ferrari, il nuovo burattinaio del Novecento
A cura di Remo Melloni - Interventi di Maura Ferrari e della compagnia I burattini dei Ferrari
Casa della Musica - Sala dei Concerti
Italo Ferrari (1877-1961)
Affascinato fin da ragazzino dagli spettacoli di burattini, cominciò a coltivare il desiderio di allestire uno spettacolo. La prima recita si svolse nella stalla di Roncopascolo, che poteva ospitare quaranta capi di bestiame e un numero imprecisato di contadini. La commedia era La foresta perigliosa, che Italo aveva visto solo una volta eseguita dal burattinaio Arturo Campogalliani. Era una sera d’inverno del 1892. Dopo alcuni tentativi privi di successo, la svolta arrivò con Arturo Campogalliani, che lo assunse come aiutante. E il giovane Italo capì che per fare il burattinaio occorrevano studio, abnegazione e cultura. Nel 1905 si sposò con Ebe Avanzini, che gli insegnò a leggere, a scrivere, pronunciare le parole in modo corretto, soprattutto, comprenderne il significato. Ebe gli fece da maestra, costumista, attrice molto valida e… mamma, in quanto generò Giordano nel 1905, Emilio nel 1910, Ermelinda nel 1916 e Maura nel 1928.  Italo, nel frattempo, mieteva successi su successi nei maggiori teatri italiani: Regio di Parma, Petruzzelli di Bari, Fenice di Venezia, Lirico di Milano, Bibbiena di Mantova… e poi le “stagioni” a Salsomaggiore, sei mesi all’anno durante i quali veniva acclamato da nomi come Ettore Petrolini, Tatiana Pulova, Ebe Stignai, Matilde Favero, Ermete Zacconi, Fosco Giachetti, Italo Balbo, Gabriele d’Annunzio. Addirittura Petrolini coniò per lui la frase: “Nella baracca dei burattini canta l’anima del popolo”. Nel 1936 scrisse, in collaborazione con Francesca Castellino, il libro Baracca e burattini. Fu uno dei primi ospiti della Radio Televisione Italiana e partecipò in qualità di esperto alla trasmissione Lascia o raddoppia?. Diventò letterato, profondo conoscitore dei testi antichi e moderni e, in particolare, poeta, tanto da essere tra i primi a scrivere con vero lirismo in vernacolo. Nel 1914 Italo creò il carattere di Wladimiro Falesi, detto “Bargnocla” in ricordo del suo vecchio datore di lavoro – un calzolaio – che aveva una grossa natta sulla fronte e soleva chiamarla “il bernoccolo dell’intelligenza”. Italo improvvisò questo carattere che incontrò subito il favore del pubblico. Ma la guerra stroncò sul nascere il personaggio che venne ripreso nel 1921 dal primogenito Giordano. Italo continuò a recitare fino a poco prima della sua morte.

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