Fervono i preparativi per il grande concerto al Teatro Farnese
Tecnici delle soprindentenze e del Teatro Regio lavorano fianco a fianco in una gara contro il tempo per preparare la magnifica sala lignea a ospitare i 1500 spettatori.
Dai laboratori del Teatro Regio una camera acustica scenografata, realizzata appositamente per questa straordinaria serata
Ricca testimonianza dei fasti delle straordinarie celebrazioni farnesiane del 1690 è nelle incisioni conservate presso la Biblioteca Palatina di Parma, che restituiscono con ingegneristica precisione e con
Tecnici delle soprindentenze e del Teatro Regio lavorano fianco a fianco in una gara contro il tempo per preparare la magnifica sala lignea a ospitare i 1500 spettatori.
Dai laboratori del Teatro Regio una camera acustica scenografata, realizzata appositamente per questa straordinaria serata
Ricca testimonianza dei fasti delle straordinarie celebrazioni farnesiane del 1690 è nelle incisioni conservate presso la Biblioteca Palatina di Parma, che restituiscono con ingegneristica precisione e con inventiva barocca la creazione e lo stupore messo in campo da autori geniali capaci di produrre voli, crolli, tuoni e folgori, venti e turbini, apparizioni e sparizioni e ogni genere di “effetto speciale”.
Proprio da una di queste incisioni si è tratto ispirazione per la realizzazione della camera acustica scenografata, realizzata appositamente dal Teatro Regio di Parma per questa straordinaria serata.
Il dipinto, realizzato in tempi record su una tela di canapa dall’artista scenografo Rinaldo Rinaldi e montato su telai di legno costituirà il fondale scenografico di 14 metri di larghezza per 10 di altezza all’attesissimo concerto diretto dal Maestro Abbado, assolvendo al contempo l’essenziale funzione acustica, per consentire al suono di riflettersi verso gli oltre 1500 spettatori che gremiranno la sala.
La Veduta di Parma dal greto del torrente del celebre incisore Martial Desbois (1630-1700), tratto da una scena ideata da Ferdinando Galli Bibiena per uno degli spettacoli realizzati proprio al Teatro Farnese, è stata quindi riportata su quinte mobili alte circa 10 metri che si ricomporranno alle spalle dell’Orchestra Mozart diretta dal Maestro Abbado, per chiudere il boccascena del Teatro.
Furono i bolognesi Ferdinando e Francesco Galli Bibiena, gli autori geniali dei prodigi scenografici voluti nel 1690, a Parma, da Ranuccio II Farnese per sbalordire gli ospiti illustri venuti da ogni parte a celebrare le nozze del principe ereditario Odoardo e di Dorotea Sofia di Neuburg. Con loro, Domenico Mauro, veneziano, coi fratelli Gaspare e Pietro, inventori insieme a Stefano Lolli di “macchine teatrali” portentose,”.
È per la straordinaria prodigalità dei Farnese, per il loro desidero di stupire per munificenza e inventiva gli spettatori arrivati a Parma da tutte le corti d’Europa, che è possibile ammirare oggi le riproduzioni - conservate nella Biblioteca Palatina di Parma - dei fastosi fondali e sipari che rendevano così stupefacenti gli spettacoli. Quelle incisioni erano infatti commissionate per omaggiare i dignitari di corte, i nobili, gli ambasciatori, che prendevano posto sulle gradinate e assistevano anche ai tornei cavallereschi organizzati dalla camera ducale in uno spazio che fin dall’inizio apparve sontuoso e unico grazie alla sala monumentale e prolungare così il ricordo e lo stupore di quelle serate così ricche di emozioni.
Dichiarazione del sindaco Pietro Vignali, presidente del Teatro Regio di Parma:
E' una straordinaria emozione vedere questo gioiello restituito nella sua funzione più piena alla Città. Sono orgoglioso come sindaco e come cittadino innamorato della sua Parma d’aver contribuito a questo storico evento. Si respira un clima bellissimo e pieno di energia. Ancora una volta i lavoratori del Regio impegnati nel delicato allestimento - sotto le indicazioni della soprintendenza di Parma - stanno dimostrando tecnica, professionalità e passione: qualità che vengono loro riconosciute anche oltre i confini del Paese. Anche per questo sono particolarmente fiero. E’ con questo spirito che desidero nuovamente ringraziare tutti quelli che stanno rendendo possibile questo miracolo.
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