Comunicati Stampa

16.04.12 / CULTURA

Parma celebra la Festa della Liberazione: un mese di eventi, fino al 24 maggio

Una giornata lunga un mese. Si snoderanno, infatti, da giovedì 19 aprile a giovedì 24 maggio gli eventi per commemorare l’anniversario della Liberazione organizzati da Comune e Provincia di Parma e Comitato per le celebrazioni del 67° anniversario del 25 aprile.


Una giornata lunga un mese. Si snoderanno, infatti, da giovedì 19 aprile a giovedì 24 maggio gli eventi per commemorare l’anniversario della Liberazione organizzati da Comune e Provincia di Parma e Comitato per le celebrazioni del 67° anniversario del 25 aprile.

Iniziative e appuntamenti che spazieranno dalla proiezione di film alle conferenze-dibattito, dalle letture in musica agli spettacoli di burattini, dai concerti alle rappresentazioni teatrali, alle mostre a altro ancora. Tutti, con un unico comune denominatore: ricordare agli adulti e insegnare ai più giovani che nei valori della Resistenza stanno le radici della Costituzione e il futuro della democrazia.

Diversi i momenti dedicati agli studenti, dei quali, anzi, i ragazzi e le ragazze saranno i diretti protagonisti, come le mostre che raccontano il viaggio di alcune classi di istituti superiori cittadini nei campi di concentramento di Dachau.

 

Come già lo scorso anno, all’interno del ricco calendario proposto, la città si fermerà per ricordare Laura Polizzi, l’indimenticabile partigiana “Mirka”, scomparsa nel gennaio del 2011, con la consegna del riconoscimento “Parma ringrazia”, targa alla memoria che verrà consegnata al figlio di “Mirka”.

 

E come tutti gli anni, uno dei momenti più significativi delle celebrazioni sarà la deposizione delle corone nei luoghi simbolo della Resistenza, il 24 aprile, e la staffetta della pace, il 25 aprile, con manifestazione conclusiva in piazza Garibaldi e saluto delle autorità cittadine.

 

Diversificati gli appuntamenti musicali nella giornata del 25 aprile.

Alle 17, nella Sala dei Concerti della Casa della Musica, verrà proposto il concerto “Musica per pensare”. L’histoire du soldat di Igor Stravinskij; Ciaccona, Intermezzo e Adagio per violoncello solo di Luigi Dallapiccola e Quatuor pour la findu temps di Olivier Messiaen. Esecuzione a cura di Ensemble Prometeo.

Nell Cortile della Biblioteca Civica alle 18 si esibiranno i gruppi selezionati dalla Consulta studentesca di Parma con il concerto “Fucina musicale per la Liberazione” Questi i gruppi: The Roofs, Last Men Standing, The Fate, Heartist e Bust.

Sempre la piazza centrale sarà il cuore degli eventi nella serata del 25, con l’atteso “Concerto della Liberazione”, con l’artista Caparezza e la sua band.

 

I numerosi eventi in programma sono stati organizzati grazie alla stretta collaborazione di Istituzioni pubbliche e varie realtà dell’associazionismo cittadine, che hanno ancora una volta confermato la loro disponibilità e il loro impegno nel dar vita a iniziative che possano incontrare il gradimento di pubblici eterogenei e continuare a tener viva, in questo modo, una delle pagine più importanti della storia del Paese.

Fanno parte del comitato per le celebrazioni del 25 aprile, oltre che il Comune e la Provincia di Parma: Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – Sezione Parma, Associazione Liberi Partigiani d’Italia, Associazione Nazionale Partigiani Cristiani, Associazione Nazionale ex-Deportati, Associazione Vittime Civili di Guerra, Associazione Nazionale Superstiti, Reduci e Famiglie Caduti – Divisione Acqui, Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea, Istituzione Biblioteche, Istituzione Casa della Musica, Provveditorato - Ufficio Scolastico Provinciale, Parmainfanzia – Centro Studi e Ricerche per l’Infanzia e l’Adolescenza.

 

Dichiarazioni

Sergio Pomponio, sub commissario alla Cultura Comune di Parma

“In questo periodo di lavoro per preparare le celebrazioni del 25 aprile ho potuto constatare con piacere che a Parma è una ricorrenza molto sentita. Abbiamo cercato di proporre un programma che coinvolgesse più soggetti possibili, le istituzioni e la cittadinanza. Nonostante le difficoltà del momento non abbiamo rinunciato al momento di festa tradizionale, il concerto della sera in piazza. E abbiamo puntato in particolare sulle iniziative che coinvolgessero i giovani, gli studenti”.

Giuseppe Romanini, assessore alla Cultura Provincia di Parma

“L’assemblea riunita oggi qui, nella sala del Consiglio comunale, testimonia come attorno a questa data si sia stretta una rappresentanza vasta del mondo della città, come ci sia una presenza corale. Purtroppo, i testimoni diretti di quei giorni e di quegli eventi sono ormai una presenza molto rarefatta. Con queste celebrazioni, con il coinvolgimento dell’Istituto storico della Resistenza e dei ragazzi, noi vogliamo contribuire a consegnare il 25 aprile alla storia”.

Simonetta Franzoni, in rappresentanza del Ufficio scolastico provinciale di Parma

“Il Comitato per le celebrazioni ha dato vita, lavorando insieme, a una sinergia veramente appezzabile, trovando anche risorse interne per poter raggiungere gli obiettivi. Da sottolineare, tra gli altri aspetti, l’importanza della partecipazione attiva della Consulta degli Studenti”.

Marco Minardi, presidente Istituto storico della Resistenza ed Età contemporanea di Parma

“Avendo come compito quello della ricerca storia, abbiamo cercato, nella stesura del programma, di promuovere quegli eventi che valorizzassero le ricerche fatte, anche nella storia del nostro territorio, e l’impegno di chi vuole cimentarsi in questo settore”.

Gabriella Manelli, in rappresentanza delle associazioni partigiane

“Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito in modo fattivo alla costruzione del programma, che si caratterizza per un aspetto particolare. Il fatto, cioè, che siamo consapevoli che a quanti hanno lottato per la democrazia noi non dobbiamo solo corone, ma azioni positive, che portino avanti i loro sogni e le loro parole di libertà. Noi stessi continuiamo a imparare da questa data del 25 aprile. Queste memorie devono diventare lievito del nostro presente e di un pensiero per il nostro futuro”.

 

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