Comunicati Stampa

02.05.09 / FAMIGLIA E PERSONA / Ufficio Stampa

PACCHETTO ANTICRISI, SPESA AMICA PER DISOCCUPATI, CASSINTEGRATI E PENSIONATI

PACCHETTO ANTICRISI, SPESA AMICA PER DISOCCUPATI, CASSINTEGRATI E PENSIONATI


8mila buoni spesa, da 40 euro l’uno, da consumare negli alimentari. Si conclude con un provvedimento mirato a sostenere il consumo e il bisogno l’articolato pacchetto anticrisi presentato dal Comune di Parma. Bollette, sanità, mutui, Grande distribuzione, incentivi per l’urbanistica, voucher paga-servizi e, ora, soldi da spendere nei negozi di vicinato per acquistare pane, latte, pasta e altri generi alimentari. A beneficiare dei buoni spesa le categorie maggiormente colpite dalla crisi economica di questi mesi: disoccupati, cassintegrati e pensionati con un reddito Isee inferiore ai 7500 euro. Grazie ad Ascom e Confesercenti sono state inviate 800 lettere ai negozianti per descrivere l’iniziativa e invitare i commercianti ad accoglierla. I negozi saranno segnalati con una vetrofania e pubblicizzati in appositi elenchi. Il negoziante poi accetta i buoni spesa e recupera l’importo che, grazie all’interessamento di Comune, Confesercenti e Ascom, non comporta il pagamento di nessuna percentuale da parte del commerciante. L’intervento è stato realizzato grazie al contributo di Fondazione Cariparma, per 500mila euro, e del Comune, 470 mila euro. Il totale di 970 mila euro, oltre che per i buoni spesa, serve per finanziare anche i voucher paga-servizi. “Voglio sottolineare - dichiara il sindaco Pietro Vignali - il grande sforzo di governance portato avanti in questi mesi da tecnici e assessori comunali. Oggi parliamo di buoni spesa, di come cioè aiutare le persone coinvolte dalla crisi economica a comprare generi alimentari, ma nelle scorse settimane abbiamo presentato molti altri interventi per le persone in difficoltà: salute, mutui, bollette, spesa, educazione e sociale. In tutti questi casi – continua Vignali – si è concretizzato il ruolo di coordinatore del Comune, capace di mettere attorno ad un tavolo Fondazioni, banche, strutture sanitarie, associazioni di commercio e multiutility”. “Questo progetto – osserva l’assessore al Commercio Paolo Zoni – è in linea con le altre politiche a sostegno degli esercizi di vicinato: l’importante sinergia che abbiamo attivato si inserisce dunque in un articolato quadro di interventi che favorirà i cittadini in difficoltà a causa della crisi”. “Condividiamo pienamente l’iniziativa, – spiega il vicedirettore di Ascom Cristina Mazza – che mira ad affrontare sia le difficoltà di liquidità che in questo momento registrano le imprese, sia la riduzione della capacità d’acquisto dei consumatori. I riscontri che stiamo avendo dai nostri operatori sono positivi”. “E’ apprezzabile – sottolinea il direttore di Confesercenti Luca Vedrini - che si voglia non solo aiutare le famiglie che ne hanno necessità, ma anche sostenere le imprese agevolando i consumi”. Luigi Amore, segretario generale della Fondazione Cariparma, parla di “un ottimo esempio di concertazione di obiettivi”. 40 euro al mese per un massimo di 4 buoni a testa – 8000 voucher da distribuire in quattro rate. Ognuno potrà averne al massimo quattro, questo se continua ad essere in una delle tre categorie individuate dal provvedimento. I buoni spesa sono di 40 euro e scadono il 31 dicembre 2009. Chi ne beneficia sarà individuato attraverso un bando. Dal 3 Giugno i primi 2000 beneficiari ritirano i buoni spesa nominativi di 40 euro agli sportelli di Parma gestione entrate di viale Mentana. I negozi sono segnalati con vetrofania e pubblicizzati in appositi elenchi (web, brochure) e si convenzionano con il gestore, Accor Services, che stampa i buoni spesa nominativi e li recapita a Parma gestione entrate. Il negoziante convenzionato accetta i buoni spesa e recupera l’importo senza costi. Il gestore, infine, invia periodicamente al Comune di Parma la rendicontazione dei buoni spesa nominativi da liquidare. Le associazioni di categoria hanno inviato 800 lettere ai negozianti per informare dell’iniziativa e chiedere l’adesione. Chi ne ha diritto - Hanno diritto ad accedere al bando per buoni spesa italiani e stranieri, con Carta di soggiorno e residenti nel Comune di Parma da almeno un anno, che non siano già beneficiari di contributi economici da parte dei Servizi sociali del Comune di Parma e che si trovino in almeno una delle condizioni elencate di seguito: - Persone appartenenti a nuclei familiari con un’unica fonte di reddito oppure con Isee inferiore a 20.000 euro che, al momento della presentazione dell’istanza, risultino: - In Cassa integrazione ordinaria o straordinaria con riduzione oraria superiore al 30% (esclusa causale maltempo per operai edili), con Contratto di solidarietà con riduzione oraria superiore al 30%. - In Mobilità da non prima di ottobre 2008. - Persone appartenenti a nuclei familiari con un’unica fonte di reddito oppure con Isee inferiore a 20.000 euro che, al momento della domanda, risultino: - Disoccupati (con o senza indennità Inps) da non prima di ottobre 2008 per licenziamento a causa di chiusura di unità produttiva o cessazione/riduzione dell’attività aziendale (la lettera di licenziamento deve riportare la causale di licenziamento – non ammesse dimissioni o licenziamenti per giusta causa o altro giustificato motivo). - Titolari di un contratto a tempo determinato subordinato o assimilabile superiore ai 6 mesi e cessato dopo il 1 gennaio 2009. Per questi ultimi due casi, è necessario essere in possesso di Dichiarazioni di immediata disponibilità (Did) presentata al Centro per l’Impiego di competenza e di essere tuttora in attesa di nuova occupazione. - Pensionati con Isee inferiore a 7.500 euro. Partecipare al bando – Mentre i 302 pensionati riceveranno a casa una lettera con il diritto al provvedimento, gli altri 1700 beneficiari saranno individuati fra cassintegrati e disoccupati attraverso un bando. Il primo si apre dal 5 al 18 maggio quando, in contemporanea ad altri servizi anticrisi (modulo per grande distribuzione, bando per voucher paga-servizi), si potrà andare al Duc e compilare il modulo di adesione al bando con la documentazione necessaria (lettera di licenziamento, cassintegrazione, Did). Alla chiusura del bando si stabilisce la graduatoria su base Isee e gli aventi diritto ricevono a casa l’avviso del beneficio. Dal 3 giugno i beneficiari ritirano i Buoni spesa nominativi di 40 euro presso gli sportelli di Parma gestione entrate. Successivamente verrà aperto un secondo bando per altri 2.000 beneficiari, che anticiperà il terzo e il quarto ed ultimo, bando.

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