Comunicati Stampa

25.11.09 / FAMIGLIA E PERSONA / Ufficio Stampa

IL COMUNE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

IL COMUNE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE


Il Comune contro la violenza sulle donne:servizi per la protezione delle vittime e la riconquista dell’autonomia. Due alloggi d’emergenza per donne maltrattate e una reperibilità telefonica continua. Questi gli ulteriori servizi, di prossima attivazione, che l’Amministrazione comunale metterà in campo per contrastare il fenomeno della violenza sulle donne. Sono stati presentati oggi, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, dall’assessore al Welfare Lorenzo Lasagna e dall’assessore alla Sicurezza Fabio Fecci, che hanno anche parlato di tutti gli interventi del Comune già in essere, dal progetto di contrasto alla prostituzione, alle strutture di pronta e media accoglienza, all’Ufficio Antidiscriminazione. Sempre nei primi mesi del 2010, verrà attivato il Comitato Pari Opportunità all’interno del Comune e adottato il “Codice di condotta contro le molestie sessuali”. Nuovi servizi (a cura dell’Assessorato al Welfare) Due alloggi destinati ad accogliere donne sole o con figli in situazione di emergenza e attivazione di una reperibilità telefonica continua Gli alloggi, attivi entro marzo 2010, accoglieranno donne maggiorenni sole o con figli, indipendentemente dalla loro provenienza, lingua, cultura, religione, che si trovino in situazione di emergenza per aver subito, o rischiare, violenza fisica, psichica, economica e sessuale. Ospiteranno inoltre donne sfruttate sessualmente, in fuga dal mondo della prostituzione. Gli alloggi potranno accogliere 4 donne sole o 2 donne con i loro figli per un periodo di circa un mese, secondo un progetto individualizzato. In questo periodo, gli operatori del Settore Welfare si attiveranno per trovare una sistemazione alloggiativa adeguata alla situazione (in seconda accoglienza, in semiautonomia, in comunità ecc.). Le strutture del Comune di Parma saranno gestite, attraverso convenzione, da un soggetto del Terzo settore con adeguate caratteristiche professionali e gestionali. Per rendere più produttivo ed efficace l’intervento, lo si completerà con l’attivazione di un servizio di reperibilità sociale continua. Tale servizio, in capo agli operatori del Comune di Parma, sarà attivo anche negli orari di chiusura degli uffici dei Servizi territoriali competenti. Questi strumenti potranno essere utilizzati dalle Forze dell’Ordine e dai Servizi sanitari e copriranno l’intera area del Distretto di Parma. “Il Settore Welfare – spiega l’assessore Lorenzo Lasagna – ha attivato e coordina servizi e opportunità a sostegno delle donne in momentanea difficoltà. E’ importante porre l’accento sul “momentanea”, in quanto tutti i percorsi di aiuto e assistenza che vengono proposti sono volti a valorizzare al massimo le risorse personali e ad accompagnare le donne verso la ricostruzione della loro piena autonomia. Fondamentale è poi la collaborazione tra tutte le forze sociali che si occupano del fenomeno, per creare una solida rete di protezione e ottenere risultati più efficaci”. In particolare, per il mondo dell’associazionismo femminile, collaborano con il Comune il Centro Antiviolenza, il Centro di Aiuto alla Vita, il Pozzo di Sicar, l’Istituto Buon Pastore, la Casa di Accoglienza Santa Chiara, la cooperativa Lunaria. Comitato Pari Opportunità Sarà attivo dai primi mesi del 2010. Costituirà un punto di riferimento per tutte le dipendenti e i dipendenti del Comune di Parma, un punto di ascolto per le esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori, un punto di riflessione sulla situazione delle/dei dipendenti e promotore di iniziative, studi, ricerche. Costituito il Comitato sarà possibile adottare il Piano di Azioni Positive, così come previsto dalla l. 125/91, che consentiranno di mettere in atto azioni e progetti al fine di assicurare la rimozione degli ostacoli che impediscono la piena realizzazione di pari opportunità di lavoro e nel lavoro tra donne e uomini. Codice di condotta contro le molestie sessuali Con l’istituzione del Comitato Pari Opportunità sarà possibile completare l’adozione del “Codice di condotta contro le molestie sessuali” con la nomina della Consigliera di Fiducia. Il Codice, infatti, è già stato approvato con delibera di Giunta del 2008. Servizio di recente attivazione (a cura dell’Assessorato alla Sicurezza) Nucleo antiviolenza della Polizia municipale Il Nucleo Anti Violenza, nato nel marzo scorso e dedicato a donne e minori è guidato dall’ispettrice Debora Veluti ed è composto da quattro agenti, Vittoria Castrogiovanni, Simona Lazzari, Diego Sillari e Solange Telloli. E’ attivo presso la sede in via del Taglio, reperibile 24 ore su 24 e risponde al numero verde 800.977937, collegato alla Centrale operativa. È un’iniziativa senza precedenti in ambito regionale. Attualmente, il nucleo antiviolenza ha all’attivo un totale di 43 pratiche. La casistica è assai varia, e spazia dai casi di molestie e violenze vere e proprie, alle problematiche di convivenza tra vicini, al maltrattamento e sinecura di minori. In particolar modo, in questi ultimi mesi, sono stati affrontati anche numerosi episodi di legati al reato di stalking. Fino ad ora le segnalanti sono donne nella fascia d’età compresa tra i 30 e i 45 anni, tutte lavorano e hanno avuto contatti con i loro molestatori o perché ex compagni o perché comunque in qualche modo facenti parte della loro cerchia di conoscenze. Presso questo Nucleo le donne hanno trovato, oltre che una consulenza di carattere normativo, un punto di accoglienza, d’ascolto empatico e di consiglio ulteriore. Tra le attività promosse in questi mesi di attività va segnalata la redazione dell’opuscolo informativo “Sicura – Mente” e la presenza alla firma del Protocollo d’intesa per la promozione di strategie finalizzate al contrasto della violenza sulle donne, iniziativa promossa dalla locale Prefettura. Nella sua attività il nucleo collabora in modo stretto con alcune associazioni di volontariato e le Forze dell’Ordine. “Il nucleo speciale della Polizia municipale - commenta l’assessore Fabio Fecci - serve a prevenire la violenza contro le donne e a intervenire se necessario. La violenza non deve mai essere taciuta o negata. Occorre denunciare, chiedere aiuto e farsi guidare per in incamminarsi su un percorso in cui nessuna donna deve mai sentirsi sola. Nel 2010 lavoreremo per realizzare altre attività, quali un corso di formazione specifico per agenti di Pm sul tema della comunicazione, del rapporto con le vittime di violenza, del ruolo delle associazioni di volontariato; svilupperemo ulteriormente la rete di assistenza sul territorio comunale, anche attraverso la messa in opera del Protocollo d’intesa provinciale, e stiamo valutando l’ipotesi di realizzare un corso di autodifesa per donne ”. Servizi già in essere (a cura dell’Assessorato al Welfare) Progetto “Di strada in strada” di contrasto alla prostituzione e di lotta alla tratta degli esseri umani Dal 1999 l’Amministrazione, in particolare l’Assessorato al Welfare, porta avanti il progetto “Di strada in strada”, all’interno del progetto regionale “Oltre la strada”, che prevede percorsi di protezione sociale per le ragazze e le donne vittime della tratta a scopo di sfruttamento sessuale. Donne che sono costrette a prostituirsi ma che vogliono liberarsi da quella che è a tutti gli effetti una vera e propria schiavitù e sottrarsi alla violenza e ai condizionamenti delle organizzazioni criminali. Le azioni specifiche vanno dal pronto intervento e dalla pronta accoglienza in strutture protette, all’accoglienza in comunità, alla piena reintegrazione sociale attuata attraverso borse lavoro, frequenza di corsi professionali, ricerca di occasioni lavorative, sostegno per l’abitazione. Dal 1999 a oggi sono state seguite circa 340 donne. E’ in atto, inoltre, la prima fase del progetto “Prostituzione invisibile”, ossia una mappatura del fenomeno presente sul territorio cittadino che permetterà di comprendere la necessità di attuare azioni mirate, e di che tipo, e la possibilità di intervenire nella direzione più complessiva della lotta alla criminalità per la sicurezza complessiva sia delle vittime sia della cittadinanza. Casa di accoglienza notturna “Le Cento Lune” E’ una casa di accoglienza notturna destinata a ospitare in via temporanea donne in situazione di difficoltà. Ha una capacità ricettiva di 13 posti letto, con la possibilità di accogliere in emergenza e per un breve periodo anche una donna in gravidanza o con bimbi/e. Finalità specifiche dell’intervento: rispondere al bisogno immediato di ospitalità notturna; realizzare percorsi di inclusione sociale strutturati e diversificati a favore di donne in condizione di grave rischio di emarginazione, assicurando il sostegno educativo, l’accompagnamento verso il lavoro, la ricerca di soluzioni abitative e il completamento delle autonomie di base, puntando al reinserimento sociale. Gestione Comunità socio-assistenziali – 4 Alloggi Con questo servizio si intende affrontare i bisogni concreti, connessi alla situazione problematica delle donne sole o con figli/e. L’obiettivo principale del progetto è quello di offrire accoglienza, in piccole strutture residenziali, a donne italiane e straniere, in situazione di difficoltà, a partire dal loro bisogno alloggiativo, ma con particolare attenzione alla loro vita sociale e lavorativa. Concretamente si tratta di quattro alloggi che possono accogliere 20 persone. La gestione delle strutture è effettuata in stretta collaborazione con l’Ufficio Coordinamento Risorse Territoriali del Servizio Minori. Ufficio Antidiscriminazione L’Ente ha aderito all’invito della Provincia di Parma e della Regione Emilia - Romagna e ha predisposto l’apertura di un Ufficio Antidiscriminazione in linea con quello già esistente presso il Dipartimento Pari Opportunità. L’Amministrazione tramite questo Ufficio, pubblico e a disposizione di tutta la cittadinanza, intende ascoltare, supportare e assistere le vittime di discriminazione, nonché sensibilizzare l’opinione pubblica sui benefici di una società che valorizza le diversità e offre le stesse opportunità a tutte le persone senza discriminazioni fondate sul genere, l’orientamento sessuale, l’origine etnica, la religione e le convinzioni personali, l’età e le condizioni di disabilità. _________________________________________________________________________________ Associazione Centro Antiviolenza L'Associazione di volontariato Centro Antiviolenza di Parma - 0521 238885 - nasce nel 1985. L'apertura del centro ha contribuito a far emergere il problema della violenza anche nella nostra città, mettendo in discussione stereotipi culturali profondamente radicati. Può rivolgersi al Centro ogni donna che abbia subito o stia subendo violenza, qualunque sia la forma in cui essa viene attuata: fisica, psicologica, economica e sessuale. Il lavoro del Centro Antiviolenza si svolge in più luoghi: • il Centro d’Accoglienza • la Casa-Rifugio a indirizzo segreto • la Casa d’Accoglienza • i punti d’ascolto “Nontiscordardite”: a Fornovo, Borgovalditaro, Collecchio, Felino, Sala Baganza, Montechiarugolo e Traversetolo. È attivo il numero verde 800-913-286. • il C.A.V.S. (Centro Assistenza Violenza Sessuale), situato all’interno dell’Ospedale Maggiore di Parma presso il padiglione Rasori (operativo da agosto 2004). E’ attivo il numero verde 800-090-258. • il Progetto Emilia – Unità di Strada a contrasto della tratta e della prostituzione, realizzato in collaborazione con il Comune di Fidenza e l’Azienda USL di Parma – Distretto di Fidenza. Il Centro rappresenta una prima e immediata risposta e offre alle donne, in difficoltà a causa delle violenze subite, un luogo sicuro, sostegno morale e materiale. Dopo l'accoglienza segue un supporto per permettere alle donne di conquistare, o riconquistare, la propria e completa autonomia, per arrivare a un definitivo recupero della fiducia e stima di sé. Nel 2009, al 31 ottobre, il centro ha seguito 171 donne, di cui 106 di nazionalità italiana. L'associazione, al fine di dare una risposta concreta ai problemi delle donne, collabora con i Servizi sociali del Comune e con il Nucleo Antiviolenza della PM.

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