BUONO PER TUTTI. IN DUE MESI RIDISTRIBUITI A PARMA 5.000 CHILI DI ALIMENTARI.
BUONO PER TUTTI. IN DUE MESI RIDISTRIBUITI A PARMA 5.000 CHILI DI ALIMENTARI.
Prosegue l’impegno congiunto di Comune di Parma, Banco Alimentare Emilia-Romagna e Federdistribuzione per la raccolta e la distribuzione di eccedenze alimentari invendute. Parma, 21 dicembre 2009. Quando il cibo invenduto è ancora buono. Buono da mangiare, buono perché fa bene alle persone in difficoltà, evita sprechi e crea comunità attraverso il valore sociale delle donazioni. Con questo spirito, nell’aprile 2009, Comune di Parma, Banco Alimentare Emilia - Romagna e Federdistribuzione hanno siglato un accordo il cui obiettivo era quello di organizzare la raccolta di eccedenze alimentari, perfettamente commestibili ma rimaste invendute nei punti vendita della grande distribuzione, pertanto destinate alla distruzione, da distribuire a persone in difficoltà. Prodotti distribuiti gratuitamente da enti e associazioni caritative convenzionati che operano sul territorio. Essenziale, a tal fine, è una stretta collaborazione e uno spirito di squadra tra le aziende del settore distributivo alimentare e gli enti assistenziali, in raccordo con l’assessorato al Commercio del Comune di Parma. Nei mesi scorsi Federdistribuzione ha raccolto le adesioni dei supermercati di Parma loro associati, mentre Banco Alimentare ha organizzato il numero e la giornata dei ritiri nei predetti supermercati da parte delle strutture proprie accreditate. Numerose sono oggi le aziende commerciali che partecipano: Esselunga di via Emilia Est e strada Traversetolo, U2 Discount di strada Baganzola, Unes di via Emilia Est e Barilla center, Gruppo Pam/Panorama, Standa-Billa, GS-DiperDì di vicolo S.Alessandro e via Costituente, LD Market di via Zanardelli, Penny Market di via Venezia. Altrettanto numerose sono le strutture accreditate da Banco Alimentare: Mulino delle Assi, S.Lucia Corcagnano, Istituto Maria Ausiliatrice, ACISJF, Ciechi Cristiani, Missionari Saveriani, S.Pellegrino, S.Evasio, S.Marco, Monastero S.Giovanni, Spirito Santo, Cristo Risorto.
Per ogni supermercato vengono svolti da un minimo di 1 ad un massimo di 4 ritiri alla settimana e da settembre alla fine di novembre sono stati complessivamente raccolti e ridistribuiti oltre 5.000 chilogrammi di alimenti, tra il fresco e il secco.
“L’Amministrazione Comunale - dice l’assessore al Commercio Paolo Zoni - ha già attivato misure per affrontare la crisi economica, ma si impegna anche per fare in modo che si aiutino persone di quelle fasce strutturalmente deboli della nostra società. L’accordo con Banco Alimentare e Federdistribuzione coniuga creatività e solidarietà, con evidenti benefici di natura sociale, ambientale ed economica, e per questo lo sosteniamo con convinzione”. L’iniziativa ha anche un forte valore ambientale, riducendo all’origine sia i costi sia le emissioni da smaltimento rifiuti. “E’ importante sottolineare – rimarca l’assessore al Welfare Lorenzo Lasagna – che grazie a questa iniziativa si innesca un circuito virtuoso: le strutture caritatevoli ricevono aiuto e possono così risparmiare sull’acquisto di cibo e liberare risorse da dedicare ad altre attività benefiche; le aziende commerciali contengono i costi di smaltimento rifiuti”. “In questo modo le insegne distributive che operano sul territorio di Parma, appartenenti alla federazione – dice Stefano Crippa Direttore Relazioni Esterne e Ricerche di Federdistribuzione – concretizzano il proprio contributo per andare incontro a chi, anche a causa della crisi, si trova in difficoltà.” “Ci affidiamo al buon cuore delle aziende di distribuzione di Parma” - dice Gianluca Benini, Direttore di Banco Alimentare Emilia-Romagna Onlus, ricordando che da settembre alla fine di novembre sono stati raccolti oltre 5.000 chilogrammi di alimenti freschi che ogni giorno andrebbero sprecati nei supermercati.
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