DALL AMERICA PER CONOSCERE I SERVIZI DI PARMA PER L INFANZIA
DALL'AMERICA PER CONOSCERE I SERVIZI DI PARMA PER L'INFANZIA
Il vicesindaco con delega alle Politiche per l'Infanzia e per la Scuola Paolo Buzzi ha ricevuto questa mattina la professoressa Louise Stoney. La Stoney è una consulente indipendente specializzata nel campo della cura dell’infanzia e dell’educazione. Scopo della visita della professoressa americana conoscere da vicino il "modello Parma" nei servizi educativi per l'infanzia. Erano presenti all’incontro Elisabetta Andreoli, responsabile del Servizio Nidi del Comune, Romano Botti, Giancarlo Anghinolfi e Francesca Gavazzoli, rispettivamnete presidente, vicepresidente e direttrice di ParmaInfanzia. Nel pomeriggio, la Stoney ha visitato le strutture per i più piccoli gestite da ParmaInfanzia. Co-fondatrice della “Alliance for Early Childhood Finance”, Louise Stoney è anche direttamente coinvolta nel progetto “Linking Economic Development and Child Care”. Ha lavorato in politica pubblica per più di 30 anni coprendo diversi ruoli. Attualmente lavora con governi di stato e governi locali, organizzazioni politiche nazionali, gruppi d’appoggio all’infanzia e fondazioni. La lista dei suoi “clienti” comprende amministratori, avvocati, accademici e fondazioni di 35 stati diversi, 7 città (tra cui New York, San Francisco, Miami e il distretto della Columbia) e la nazione Cherokee. Ha lavorato per più di 23 organizzazioni nazionali. Vive a Lake Worth, in Florida. Dopo il saluto di benvenuto, il vicesindaco Buzzi ha detto di ritenere “importantissimo per l’Amministrazione comunale e per gli operatori dei servizi incontrare persone esperte per uno scambio nell’ambito delle metodiche educative”. Rispondendo alla domanda della Stoney “perché i servizi all’infanzia sono una priorità per Parma?” Buzzi ha risposto “per due motivi. Il primo perché il futuro della nostra comunità inizia con la cura e l’educazione dei più piccoli. Il secondo perché realizzare le strutture per i bambini libera potenzialità dei genitori e soprattutto delle mamme, che possono così dedicarsi anche ad attività fuori casa, cosa che altrimenti non potrebbero fare”. Il vicesindaco ha poi ricordato che “oltre ai nidi e alle scuole dell’infanzia, il Comune ha avviato altri progetti, che prevedono l’accudimento dei bimbi anche al domicilio, come ad esempio avviene con il servizio delle baby sitter, e sono progetti che interfacciano non solo il campo dell’educazione in senso stretto, ma anche dell’ambiente, dello sport, dell’alimentazione, del rapporto con le generazioni più anziane”. La professoressa Stoney ha evidenziato come “molti suoi colleghi siano interessasti al lavoro che si fa in Italia nel campo dell’infanzia e, in particolare, alle partnership pubblico/privato. Negli Stati Uniti, infatti, sono le famiglie a sostenere i costi e a doversi organizzare”. Da qui, l’interesse anche per la società Parma Infanzia e per il modello che essa realizza di collaborazione con il privato. Louise Stoney attraverso il suo lavoro con Anne Mitchell nell’Alliance for Early Childhood Finance, è stata leader nella riforma “Early Childhood Finance”. Attualmente sta lavorando con la “Annie E. Casey Foundation, the David and Laura Merage Foundation and the William Penn Foundation" per sviluppare e testare nuovi modelli amministrativi e piattaforme di condivisione per l’infanzia e l’educazione ed è consulente di “BUILD Initiative”, per il progetto “Early Childhood Funders’ Collaborative”.
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