Comunicati Stampa

17.12.10 / FAMIGLIA E PERSONA

Emergenza freddo: moduli abitativi per 24 posti letto in più.Prevista anche l’accoglienza diurna.

Con una nuova struttura trasportabile e modulabile per complessivi 24 posti letto e uno spazio diurno in zona Cornocchio si amplia l’offerta del Comune di Parma per far fronte all’emergenza freddo per i senza fissa dimora. La realizzazione, che viene inaugurata oggi, ha un costo di 150 mila euro per la struttura e 57 mila per i servizi, al quale ha contribuito la Fondazione Cariparma.


Con una nuova struttura trasportabile e modulabile per complessivi 24 posti letto e uno spazio diurno in zona Cornocchio si amplia l’offerta del Comune di Parma per far fronte all’emergenza freddo per i senza fissa dimora. La realizzazione, che viene inaugurata oggi, ha un costo di 150 mila euro per la struttura e 57 mila per i servizi, al quale ha contribuito la Fondazione Cariparma.
Il Comune di Parma - Assessorato Welfare e Inclusione, negli ultimi tre anni ha attivato alcune misure integrative e straordinarie, rispetto a quelle già esistenti, per far fronte alle esigenze di accoglienza e protezione a favore delle persone senza fissa dimora, esposte, nei mesi più freddi dell’anno, al rischio di gravissimi disagi a causa della loro condizione.
La struttura del Cornocchio rappresenta un ulteriore tassello nella costruzione di un welfare sussidiario, andando a potenziare e sostenere la rete di raccordo territoriale promossa negli anni più recenti su iniziativa e con il coordinamento dell’Assessorato e che ha visto la stretta collaborazione tra istituzioni e associazioni (tra cui Caritas Diocesana Parmense, Croce Rossa Italiana, Assistenza Pubblica di Parma, Protezione Civile, Polizia Municipale ecc.).
Con la nuova struttura si offre un luogo di prima accoglienza innovativo: sarà infatti a disposizione degli utenti anche durante il giorno, mettendo così al centro dell’impegno dell’Amministrazione il valore della persona, la dignità e il rispetto della condizione di ognuno, dando la possibilità di progettare un percorso di riabilitazione sociale partendo dal soddisfacimento dei bisogni primari.
Il progetto, inoltre, rispondendo a una logica di partenariato pubblico/privato si realizza grazie alla partnership tra il Comune e la Fondazione Cariparma, che lo sostiene anche finanziariamente (100 mila €).
La nuova struttura. La struttura mobile è destinata all’accoglienza notturna e diurna di uomini senza tetto, adulti, italiani e stranieri. Sono utilizzati moduli prefabbricati in materiale ignufugo ad alta coibentazione termica, adeguati all’accoglienza abitativa (abitazioni trasportabili e modulabili utilizzabili nelle situazioni di emergenza). I moduli sono attrezzati con letti, materassi e coperte per un numero di 24 posti letto. La nuova struttura è stata attrezzata in una zona di proprietà del Comune di Parma, dopo aver predisposto i necessari allacci termici, elettrici e idrici, per le forniture abitative.
La scelta della struttura è stata dettata anche dalla possibilità di ulteriore utilizzo nei mesi estivi delle abitazioni, anche per venire incontro a situazioni di emergenza, data l’estrema flessibilità delle strutture scelte.
La gestione è a cura della cooperativa Domus Parma in convenzione con il Comune di Parma.
La principale innovazione è la possibilità per gli ospiti di usufruire di uno spazio diurno, con una zona ristoro, che permette di allungare l’accoglienza negli orari giornalieri, evitando le problematiche legate all’uscita nelle ore diurne durante l’inverno, soprattutto nelle giornate con clima particolarmente rigido e con fenomeni atmosferici quali neve e pioggia.
Oltre all’accoglienza notturna, dunque, è prevista l’accoglienza diurna 8/20, la distribuzione della prima colazione per i pernottanti, la possibilità di riscaldare pasti all’interno dello spazio diurno e l’animazione diurna con operatori qualificati. La struttura sarà aperta fino a marzo 2011.
La nuova struttura sarà presidiata da operatori sociali e il trasporto degli ospiti sarà assicurato da un pulmino operativo grazie alla collaborazione fra Comune e Assistenza Pubblica. Si tratta, quest’ultimo, di un servizio attivo 3 sere alla settimana, per garantire un soccorso a chi ha bisogno (pasti e bevande calde, assistenza nei dormitori). Un servizio che il Comune ha deciso di intensificare, nell’ambito del piano emergenza freddo, per prevenire al massimo situazioni di rischio per i senza dimora. Il pulmino infatti è particolarmente presente nei luoghi dove tradizionalmente si rifugiano i senza tetto.
Nuovo servizio di accoglienza diurna presso la sede della cooperativa Lunaria per le ospiti della Casa di accoglienza notturna femminile “Cento Lune”. Oltre ai 24 nuovi posti maschili al Cornocchio, vinene introdotta, con questo inverno, l’ospitalità diurna per le donne ospiti del dormitorio “Cento Lune” presso la sede della cooperativa Lunaria in viale Barilla 26, che ha a disposizione uno spazio adatto allo scopo e che offre, oltre al semplice riparo, un sostegno relazionale, attività di orientamento al lavoro e consulenze specifiche riguardo alle singole situazioni
La struttura è operativa sino, orientativamente, al 31 marzo 2011 dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 17.
La convenzione è stata stipulata con la cooperativa Lunaria che ha la responsabilità complessiva del progetto ed è il soggetto gestore.
L’Istituto Buon Pastore collabora alla realizzazione del progetto.
I servizi già offerti per l’emergenza freddo. 24 posti disponibili presso il dormitorio comunale (Casa di accoglienza notturna temporanea) di strada S. Margherita e 24 posti attivi presso il dormitorio Caritas “Padre Lino”, quest’ultimo aperto anch’esso per il periodo inverno - primavera (da novembre ad aprile).
Le sinergie messe in campo negli ultimi anni consentono quindi poter già usufruire di 48 posti cui si aggiungono i nuovi 24 del campo del Cornocchio. I servizi di accoglienza, poi, si accompagnano a quello della mensa, in convenzione con Caritas, al servizio doccia e al servizio di pronto intervento sociale con reperibilità telefonica.
Le dichiarazioni
“Il progetto presentato oggi va nella direzione di affermare la dignità della persona, e si inserisce  in una rete che, fra gli altri, coinvolge anche la Caritas, l’Assistenza Pubblica, la Croce Rossa, la Protezione civile e le forze dell’ordine, oltre alla Fondazione Cariparma che ringrazio. Inoltre, conferma che Parma è una città sempre più accogliente, e che non può permettersi che le persone dormano per strada, soprattutto con questo freddo. I moduli abitativi  sono in grado di offrire un’accoglienza diurna, oltre che notturna, e sono anche accessibili ai disabili”, spiega il sindaco Pietro Vignali.
“Un intervento di questo tipo assume un significato particolare perché rafforza un sistema di accoglienza che si intensifica soprattutto nei giorni di maggiore freddo”, chiarisce l’assessore al Welfare Lorenzo Lasagna. “L’importante – continua – è rafforzare il sistema dell’accoglienza per rispondere ai bisogni primari delle persone”.
“In questo periodo di crisi è sempre più forte la collaborazione fra  l’assessorato alle Politiche abitative e l’assessorato alle Politiche sociali, in modo da dare una risposta concreta alle fasce deboli della popolazione”, afferma Giuseppe Pellacini, assessore alle Politiche abitative. “Una settimana fa parlavamo di interventi a favore dei nuclei monogenitoriali e delle giovani coppie – dice – mentre oggi completiamo l’altra metà del discorso, portando a compimento un progetto per i senza fissa dimora”.
“Parma ha il cuore che aiuta, e la Fondazione si è sempre dimostrata disponibile quando si è trattato di sostenere progetti dall’alto valore sociale”, spiega Enore Guerra, consigliere della Fondazione Cariparma.
“Se Parma è una città ad alto indice di benessere lo si deve alla sua capacità di mantenere con forza i valori di coesione sociale e solidarietà che l’hanno sempre contraddistinta”, sostiene il viceprefetto aggiunto Attilio Ubaldi.
“La realizzazione di questo progetto è un passo importante a favore di altre iniziative che possano mettere al centro la dignità della persona”, sottolinea Cecilia Scaffardi, direttrice della Caritas.
“Questo tipo di servizio riserva un’attenzione particolare anche a quella porzione di umanità più debole”, conclude don Luigi Valentini, in rappresentanza di monsignor Enrico Solmi.

 

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