Comunicati Stampa

15.12.09 / GIOVANI E CREATIVITÀ / Ufficio Stampa

COSTITUITO L’ALBO COMUNALE DELLE BABY SITTER

COSTITUITO L’ALBO COMUNALE DELLE BABY SITTER


COSTITUITO L’ALBO COMUNALE DELLE BABY SITTER Personale adeguatamente formato sarà a disposizione delle famiglie L’assessorato alle Politiche per l’Infanzia e per la Scuola del Comune di Parma, e in particolare la Struttura operativa Nidi d'Infanzia, ha avviato, con l’inizio del 2009, il progetto sperimentale di un percorso formativo per la costituzione di un Albo comunale delle Baby Sitter. Oggi, questo percorso è arrivato a compimento con la costituzione dell’Albo: 94 Baby Sitter adeguatamente formate saranno a disposizione delle famiglie. 199 le richieste di servizio di Baby Sitter pervenute a oggi dalle famiglie via mail o tramite telefono. Nel mese di gennaio 2009 è stato aperto il bando per reperire figure adulte da impiegare in servizi complementari di sostegno alle famiglie. Le persone che hanno fatto richiesta sono state complessivamente 240; di queste, 112 hanno iniziato il percorso formativo. Il tirocinio si è svolto nei mesi da aprile a novembre 2009 nei nidi di infanzia comunali. Alla fine del tirocinio a 94 partecipanti è stata riconosciuta l’idoneità per l’Albo; la partecipazione ai corsi di formazione successivi sarà condizione indispensabile per mantenere l’iscrizione allo stesso. “Il progetto sperimentale della costituzione di un Albo comunale delle Baby Sitter a cui possono attingere le singole famiglie e i servizi interessati – spiega il vicesindaco con delega alle Politiche per l’Infanzia e per la Scuola Paolo Buzzi - nasce come ulteriore, nuova risposta ai bisogni delle famiglie con bambini piccoli. La nostra realtà comunale è già ricca di servizi educativi di qualità, che hanno contribuito a sviluppare una vera e propria cultura dell’infanzia, ma che ancora non riescono a dare una piena risposta a tutte le esigenze espresse. Con questo servizio alternativo offriamo alle nostre famiglie un’opportunità in più”. Nell’Albo è inserito il nominativo, la disponibilità oraria e l’eventuale conoscenza di altre lingue, di ogni Baby Sitter. L’Albo è disponibile presso: • Punto Accoglienza del D.U.C. • Strutture di Nido d’Infanzia comunali e di ParmaInfanzia • Sito del Comune di Parma www@comune.parma.it. Per contattare le Baby Sitter le famiglie interessate possono telefonare al numero 0521.218538, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 10 o scrivere una mail all’indirizzo coordinamentonidi@comune.parma.it. Lo scenario Nella formulazione di questo progetto siamo partiti da alcune considerazioni relative alle difficoltà a cui si trovano a fare fronte oggi i giovani genitori nel saper conciliare gli impegni organizzativi richiesti dalla cura di un figlio: • lo scollamento delle nuove famiglie da quelle di origine: i nonni spesso non sono più materialmente vicini e quindi non disponibili o sono ancora impegnati nell’attività lavorativa; • è scomparsa quella rete di vicinato, di amicizie e relazioni sociali che in passato garantivano una forma di “sorveglianza dei bambini” socialmente diffusa; • la necessità di fare fronte ai vari accadimenti non prevedibili nell’organizzazione familiare, che richiedono di trovare un aiuto saltuario o continuativo per il bambino anche là dove il bambino frequenta i servizi del territorio; • le liste d’attesa dei servizi per la prima infanzia per cui anche la famiglia che sarebbe orientata verso il nido ha necessità di trovare soluzioni diverse. In mancanza di una rete parentale di sostegno, la soluzione più a portata di mano per la coppia che necessita di un aiuto per l’accudimento del bambino è il ricorso alla Baby Sitter. Chi è la Baby Sitter La presenza di una figura sostitutiva materna può essere ricercata molto indietro nel tempo, si pensi al ruolo della nutrice, della balia, della governante, ma all’interno dello scenario sopra delineato come si colloca la figura della tata/Baby Sitter? Questa figura sembra oggi essere caratterizzata da tratti di improvvisazione e saltuarietà. Il ricorso a giovani parenti, alle figlie di amici o donne adulte variamente raccomandate attraverso il passa parola, l’utilizzo della colf o della badante come figure capaci di fare tutto, fanno emergere un quadro poco rassicurante in cui la professionalità può essere riassunta nella frase “le piacciono tanto i bambini”. Quale profilo è possibile delineare allora per la figura della Baby Sitter? Parafrasando Winnicott crediamo che alle “tate” oggi si possa richiedere di essere “sufficientemente buone”, cioè delle professioniste con un adeguato bagaglio teorico-pratico capaci di stabilire autonome e significative relazioni con il bambino e la sua famiglia sapendo utilizzare la rete di risorse educative presenti sul territorio. Obiettivi del corso formativo Il corso di formazione ha avuto come obiettivo quello di fornire una adeguata preparazione teorico-pratica a chi intende svolgere un’assistenza diretta ai bambini nel loro domicilio, realizzando la propria attività in modo autonomo ed in rapporto diretto con la famiglia. La realizzazione di un percorso formativo per la costruzione di una figura professionale, adeguata alle richieste delle famiglie e capace di rispondere ai bisogni dei bambini, richiede innanzitutto che la “tata” sia vissuta non come una specie di colf “tuttofare”, ma come esperta a pieno titolo dell’educazione, con una credibilità avallata dall’autorevolezza dell’ente pubblico che si fa garante dei requisiti di qualità. Come ritrovare la ricchezza del sapere sull’infanzia costruito dall’esperienza del personale educativo del nido, nel lavoro della Baby Sitter? Alcuni presupposti: • Il bambino del nido è un bambino “sociale” capace di relazionarsi con i pari in una dimensione attenta alle dinamiche del gruppo di coetanei, mentre il bambino della “tata” è un bambino “solo” con un unico adulto di riferimento. • Il genitore del nido è il “cliente” del servizio ma non è il datore di lavoro delle educatrici, mentre la famiglia che ingaggia la Baby Sitter rappresenta il suo riferimento anche dal punto di vista contrattuale. Questo status influisce non solo sul diverso potere contrattuale ma può rischiare di indebolire l’autorevolezza della Baby Sitter nel suo proporsi come patner della famiglia nell’educazione del bambino. • L’educatrice del nido è un’educatrice “sociale” che lavora in un gruppo e che si confronta in modo sistematico con gli altri, che ha spazi e tempi garantiti per incontri di scambio, confronto, di aggiornamento, di formazione in servizio seguita da esperti, mentre la Baby Sitter lavora da sola senza opportunità di incontro e confronto in merito al proprio lavoro. E’ da queste riflessioni che diventa importante proporre una organizzazione del percorso formativo con i seguenti obiettivi: 1. Conferire dignità ad una professione che è spesso vissuta come unica alternativa alla mancanza di lavoro 2. Rafforzare le competenze in campo pedagogico-didattico 3. Offrire alle famiglie la possibilità di ricorrere a personale qualificato 4. Ampliare l’ambito di intervento della Pubblica Amministrazione nei confronti della prima infanzia 5. Valorizzare il sapere e le capacità professionali del personale educativo che opera nei servizi alla prima infanzia Contenuti del corso I contenuti del corso sono stati affrontati con una serie di incontri centrati sia su aspetti di contenuto che organizzativi, essendo gli uni strettamente connessi agli altri, e hanno visto la collaborazione tecnico-scientifica del Coordinamento Pedagogico e degli educatori dei servizi per l’infanzia comunali, attraverso una formazione pratica e teorica così suddivisa: • Formazione pratica all’interno delle strutture di Nido d’Infanzia Comunali con una funzione di tutoraggio del personale educatore del servizio. • Incontri di formazione durante il tirocinio su momenti specifici relativi alla cura dei bambini: 1) la gestione delle routine (alimentazione, cambio, sonno) 2) tecniche ludiche e di animazione • Formazione teorica organizzata attraverso incontri assembleari su temi specifici Metodologia Il percorso formativo si è articolato attraverso momenti diversificati di incontri sia assembleari che in piccolo gruppo con la collaborazione tecnico-professionale degli educatori e dei coordinatori pedagogici dei servizi. • Organizzazione dei tirocini all’interno dei Nidi d’Infanzia comunali con un educatore tutor in affiancamento • Durante il mese di tirocinio si sono svolti: 1) partecipazione alla giornata educativa all’interno di una sezione di nido 2) partecipazione agli incontri di formazione in servizio del personale educatore con la supervisione del Coordinatore Pedagogico del plesso. • Partecipazione al percorso di aggiornamento del personale educativo dei nidi d’infanzia comunali. Percorso formativo Baby Sitter anno scolastico 2009/10 1° Incontro “L’incontro con una famiglia con un figlio/a disabile” Progetto “A Casa con sostegno” Giovedì10 dicembre 2009 10.00 – 12.00 DUC Sala Conferenze L.go Torello de Strada 2° Incontro “Il ruolo evolutivo del gioco infantile: perché e come promuoverlo” Giovedì 14 gennaio 2010 16.30 – 18.30 Auditorium Centro Congressi Cariparma Via La Spezia 138/A 3° Incontro “Crescere altrove. Pratiche e strategie di cura tra le madri africane e maghrebine immigrate” 5 Febbraio 2010 16.30 – 18.30 Auditorium Centro Congressi Cariparma Via La Spezia 138/A

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